Lucio Dalla & Ron

PIAZZA GRANDE


Santi che pagano il mio pranzo non ce ne è
Sulle panchine in piazza grande
Ma quando ho fame di mercanti come me
qui non ce ne è.

Dormo sull'erba e ho molti amici intorno a me
gli innamorati in piazza grande;
dei loro guai , dei loro amori tutto so
sbagliati e no

A modo mio
avrei bisogno di carezze anch'io
A modo mio
avrei bisogno di sognare anch'io

Una famiglia vera e propria non ce l'ho
e la mia casa è piazza grande
a chi mi crede prendo amore e amore do
quanto ne ho

Con me di donne generose non ce ne è ,
rubo l'amore in piazza grande
e meno male che briganti come me
qui non ce ne è

A modo mio
avrei bisogno di carezze anch'io
avrei bisogno di pregare Dio ma la mia vita non la cambierò mai mai
A modo mio
quel che sono l'ho voluto io

Lenzuola bianche per coprirci non ne ho
sotto le stelle in piazza grande
e se la vita non ha sogni io li ho
e te li do

E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in piazza grande
tra i  gatti che non han padrone come me
attorno a me

 

Con grandissima dolcezza e immedesimazione Dalla e Ron ci regalano questa poesia toccante.Il protagonista è un mendicante che vive in piazza grande e che nonostante le difficoltà pratiche riesce a trovare le risorse di spirito per andare avanti.

Ed è  proprio lo spirito libero del protagonista l'elemento principale della canzone;  egli  deve creare un  mondo suo per poter vivere, ma nonostante ciò , riesce ancora a sognare , in qualche modo ad amare ma soprattutto riesce ad essere ciò che in realtà vuole , cosa per nulla facile da realizzare per chi è incanalato negli schemi della società.

Il prezzo da pagare per questa libertà è comunque alto (tanta malinconia) , ma per lui il poter vivere e morire senza alcun padrone è priorità assoluta.

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