Civismo |
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1) Guidare correttamente le cerimonie dell'Issa ed Ammaina Bandiera. | Issa Bandiera: Alla chiamata del Capo Riparto il Riparto si dispone in quadrato davanti all'antenna. La Squadriglia di servizio sfila con le bandiere all'interno del quadrato e poi davanti ai capi, in questa fase tutto il Riparto saluta le bandiere con il saluto scout (eccetto i novizi); nella Squadriglia di servizio solo il Caposquadriglia saluta. Mentre la Squadriglia fissa le bandiere alle rispettive sagole, il Capo della Squadriglia di servizio si porta al centro del quadrato e proclama la Legge Scout, dopodiché se la sua Squadriglia è pronta dice: "Capo, pronti per l'Issa". Il Capo Riparto, l'Assistente spirituale, gli Aiuto Capi che fino a questo momento erano sul lato aperto del quadrato, avendo di spalle l'antenna, avanzano di tre passi e si rivolgono all'antenna. Il Capo Riparto dà un segnale con il fischietto (due fischi brevi) e dà allora il comando: "Issa Bandiera". Gli alfieri issano lentamente e contemporaneamente le bandiere, mentre gli aiutanti le tengono nelle mani per evitare che, spiegandosi, i lembi tocchino per terra. Mentre le bandiere salgono il Riparto le segue con lo sguardo, sull'attenti e in posizione di saluto, il Capo Riparto pronuncia la Preghiera. Quando le bandiere raggiungono la sommità dell'antenna, il Capo Riparto dà un segnale con il fischietto (due fischi lunghi) per indicare che la cerimonia è terminata. Il Capo Riparto lancia il triplice "San Giorgio", a cui il Riparto risponde le prime due volte "Italia" e la terza volta "Europa". Poi si intona l'Inno Nazionale. Il Capo Riparto, l'Assistente spirituale e gli Aiuto Capi fanno tre passi avanti poi si volgono verso il Riparto, tornando così al loro posto iniziale. Tutti si tolgono il copricapo e recitano lentamente il Padre Nostro (in latino se sono presenti Riparti di paesi diversi) per l'unita del popolo cristiano.
Preghiera all'Issa Bandiera: Ammaina Bandiera: Preghiera all'Ammaina Bandiera: |
2) Riprodurre i colori, il fregio ed il motto del proprio Comune; conoscerne origini e storia. | Comune di Palermo
Aquila romana dorata, raffigurata con le ali aperte, in campo rosso, afferrante con gli artigli un cartiglio bianco con le lettere romane SPQR. Scudo di foggia sannitica sormontato da corona turrita. L'elemento decorativo è formato da due rami, a destra di quercia e a sinistra d'alloro, fra loro decussati sotto la punta dello scudo e annodati con un nastro tricolore. Palermo è il capoluogo della Sicilia e quinta città d'Italia (660.460 abitanti, ma oltre un milione considerando l'hinterland). Posta al centro del Mediterraneo, culla delle più antiche civiltà, la città è stata da sempre crocevia di culture fra Oriente e Occidente. Luogo strategico di transito, scalo privilegiato di traffici mercantili e commerciali, approdo di popoli di razze, lingue e religioni diverse, Palermo ha affascinato visitatori e stranieri per la sua felicissima posizione, la mitezza del clima e la bellezza dei luoghi. Anche per questo, innumerevoli sono state, nei secoli, le dominazioni subite. Non sono molte, nel mondo, le città che, come Palermo, hanno conservato tante testimonianze della cultura dei conquistatori: dai Romani ai Bizantini, dagli Arabi ai Normanni, dagli Svevi ai Francesi, dagli Spagnoli agli Austriaci, tutti hanno lasciato l'inconfondibile traccia della loro permanenza; e quasi sempre si tratta di testimonianze di straordinario valore, in quanto la confluenza di forme e stili, dal Nord Europa all'Africa, dal Medioevo al Barocco, ha spesso dato vita ad originalissime creazioni artistiche, architettoniche e decorative. Ed è questa l'altra particolarità di Palermo: che, nonostante la commistione di culture, la città ha conservato la sua identità. Un'identità di città capitale che in ogni tempo ha saputo coniugare il meglio delle altre genti con la propria vocazione di libertà. |
3) Conoscere i principali cartelli della segnaletica stradale. | Segnaletica Stradale |