Campismo e Vita all'Aperto

1) Saper fare e conoscere l'uso pratico dei seguenti nodi: piano, da tessitore (o della rete), da muratore (o paletto), parlato, bolina semplice (o cappio bombardiere), margherita.

«Tutti gli Scouts devono saper fare i nodi. Fare un nodo sembra una cosa molto semplice, però c'è il giusto modo di farlo, e ci sono nodi sbagliati, e gli Scouts devono conoscere la maniera giusta. Una vita può dipendere da un nodo ben fatto. Il nodo ben fatto è quello che resisterà ad ogni sforzo e che potrà venir disfatto quando lo si desidera». (BP, Scoutismo per Ragazzi)

Il nodo ben fatto è quello che resiste ad ogni sforzo e che può essere sciolto quando si vuole. Un nodo fatto male è quello che si scioglie, o che rimane serrato così stretto che non si riesce più a scioglierlo.

Per imparare i nodi non adoperate mai spago o cordicella perché in caso di necessità dovrai usare corde grosse.

(Impariamo a fare i Nodi)

2) Dimostrare di sapersi equipaggiare in modo completo e di preparare correttamente lo zaino per tutti i tipi di attività all'aperto.
Portare sempre durante le attività un taccuino, una matita e il cordino di ordinanza (10 m).

Equipaggiamento

Fa parte del nostro equipaggiamento personale in ogni attività, ed anzi ne è il punto essenziale, la nostra uniforme, completa di:
Promessa (per chi l'ha già pronunciata; per gli altri… appena sarete pronti!); camicia kaki (con tutti i distintivi appropriati); maglione; pantaloncini; cintura; calzettoni; basco; scarponi da montagna (è necessario che siano in gore-tex perché impermeabili all'acqua al 100%, ma traspiranti).

Quaderno di caccia: oltre ad essere indispensabile per segnare gli impegni e le notizie utili (a memoria non ce la potete fare!), contiene utili strumenti per le attività (segnalazione, topografia…) e tutti i vostri ricordi del Riparto; canzoniere scout.

N.B.: Ognuno deve portare il materiale necessario a svolgere egregiamente il posto d'azione di squadriglia. Ad esempio: cronista / macchina fotografica, infermiere / infermeria completa, topografo / bussola e goniometro… solo così la squadriglia sarà perfettamente efficiente e nessuno sarà sovraccarico di roba!

Uscita di un girono
Zainetto tipo scuola; quaderno di caccia (q.d.c.); vangelo; poncho; borraccia; cordino d'ordinanza (5 m, ø 8 mm); pila con ricarica; scalpo; infermeria personale.

Uscite con pernottamento
Zaino grande, di almeno 60-65 litri, a seconda della corporatura. Conviene suddividere l'equipaggiamento in sacchetti impermeabili e trasparenti:
sacco a pelo (meglio se è a mummia , per non soffrire il freddo!!!); sacchetto intimo (tuta per dormire; magliette; mutande e calze di ricambio); sacchetto cucina (gavetta con posate e bicchierino; ulteriore sacchetto con spugna; detersivo); sacchetto igiene (spazzolino e dentifricio; sapone/docciashampoo biodegradabile; pettine; asciugamano piccolo; deodorante; carta igienica); sacchetto calzatura (scarpe da ginnastica non ingombranti); sacchetto roba sporca (all'inizio del campo è vuoto, ma al termine deve essere pieno, ciò significa che durante il campo ci saremo cambiati e soprattutto… lavati); giacca a vento impermeabile, stuoino in neoprene; q.d.c; vangelo; poncho; borraccia; cordino d'ordinanza; pila con ricarica; coltellino; fiammiferi; scalpo; infermeria personale.

Campo Estivo
Data la durata del campo, si rende necessario, oltre al materiale precedentemente elencato, aumentare la quantità dei ricambi. In più:
uniforme da campo (pantaloncini e cappellino di cotone blu); sapone da bucato (è l’unico modo per potersi cambiare frequentemente senza colmare lo zaino); asciugamano grande; costume da bagno e ciabatte di gomma

Equipaggiamento per l'escursionismo

La presente trattazione è intesa a fornire suggerimenti di base per quanto riguarda l’equipaggiamento più adatto alla pratica dell’escursionismo in montagna.
Il perfezionamento dei materiali tecnici ha portato all'organizzazione dell'abbigliamento in 3 strati:
1° strato-Confort: a contatto con la pelle, ha la funzione di mantenerla asciutta per evitare il raffreddamento dovuto all’evaporazione del sudore; per far questo compie un’azione di trasferimento del sudore agli strati sovrastanti. Questi indumenti devono essere poco ingombranti ed è consigliabile, per persone fortemente traspiranti, che siano in microfibra.
2° strato-Calore: immediatamente sopra l'intimo, rappresenta il livello atto a mantenere stabile la temperatura corporea, senza però impedire troppo i movimenti; molto funzionale la presenza di tasche. Sono molto valide magliette a maniche lunghe di pile.
3° strato-Protezione: è il livello più esterno che ha il compito di proteggere gli strati sottostanti dagli agenti esterni (vento, pioggia…). Per la parte alta una giacca a vento con membrana e senza imbottiture; molto importante è il cappuccio che dovrà essere dotato di coulisse restringibile attorno al volto e visiera un po’ rigida. È da tenere sempre nello zaino (anche d'estate) e per questo è molto importante il peso e l'ingombro. Per la parte bassa un sovrapantalone indossabile senza togliere gli scarponi, dello stesso materiale della giacca (ottimo il gore-tex). Si può optare, con costi molto inferiori, su soluzioni quali il poncho di nylon (preferibile il PVC) o il K-way (ricordarsi che è pochissimo impermeabile e non è traspirante, valido solo contro il vento).

Accessori per l'abbigliamento
Sono disponibili sul mercato numerosi accessori molto utili; nella protezione termica del corpo è infatti particolarmente importante agire sulle estremità (testa, mani, piedi). Berretto (in lana o pile); cappello estivo (cotone); sciarpa; guanti; calzettoni (molto validi quelli a spessore differenziato, più imbottiti nel
tallone, in punta e sul collo del piede); ghette (indispensabili su neve alta, si rivelano particolarmente utili anche in caso di pioggia o abbondante rugiada per evitare l'entrata dell'acqua nello scarpone, tanto da poter essere tenuti sempre nello zaino, in particolare se si adottano pantaloni corti.

Zaino
Si caratterizza innanzitutto per la capacità; si può tracciare il seguente schema: fino a 40 litri escursioni giornaliere; oltre i 50 /60 litri trekking impegnativi di più giorni.
La forma deve essere tale da mantenere il carico il più vicino possibile al corpo dell'escursionista.
Indispensabile la presenza di un telaio rigido situato internamente alla struttura, col compito di mantenere inalterata la sagoma e la distribuzione dei carichi.
Presenza di ampi canali di passaggio dell'aria sul dorso per ridurre la sudorazione.
Spallacci e cinturone devono essere sagomati ed imbottiti.
Presenza di un sistema di regolazione della lunghezza dello schienale.
Tutti gli zaini sono costituiti in nylon, o meglio in cordura, più resistente agli sfregamenti e maggiormente impermeabile, anche se più pesante.

Scarponi
Sicuramente gli scarponi costituiscono l'attrezzo più importante per l'escursionista e meritano un altrettanto importante investimento. Li esaminiamo scomponendoli nelle due parti essenziali: suola e tomaia.
Suola: comprende una parte in gomma scolpita sovrastata da un materiale più morbido ammortizzante. Un parametro molto importante è la rigidità, sia a flessione che a torsione. Nell'uso tipico del trekking estivo non deve essere troppo accentuata, ma non deve però mai scendere al di sotto di un certo livello, come si riscontra abitualmente nelle realizzazioni più economiche, questo per non sottoporre il piede ad eccessive sollecitazioni, col rischio di distorsioni. Sono sconsigliate suole prive di tacco; all'interno della suola deve essere presente un plantare per distribuire uniformemente la pressione del piede.
Tomaia: è la parte alta dello scarpone, atta a racchiudere il piede; in genere è di pelle, ma può anche essere in tessuto sintetico ; è diffuso l'impiego delle membrane semipermeabili (impermeabili all'acqua, ma non al vapore) quali il gore-tex, indispensabili sulle tomaie in tessuto. È importante la scelta della misura dello scarpone, che dovrà avvenire indossando calze pesanti e verificando che, una volta allacciato, non si abbiano punti di pressione ma neanche si possa muovere troppo rispetto al piede.

Sacco a pelo
I vari modelli si differenziano per:
Il tipo di taglio: a mummia, il più in uso, favorisce la tenuta termica col minimo peso; a coperta, permette maggiori movimenti alle gambe.
Il tipo di imbottitura: in piuma, per maggiore tenuta termica e minore volume; in fibra sintetica, per un minor costo e uso in ambienti umidi (speleologia).
La tenuta termica dipende anche da come sono disposte le camere che contengono l'imbottitura, dall'assenza o meno di cuciture passanti, dalla protezione della cerniera laterale. La fodera esterna è sempre in sintetico per garantire una certa impermeabilità; quella interna può anche essere di cotone.
Ricordare, specialmente se l'imbottitura è in piuma, di estrarre il sacco a pelo dal proprio contenitore e di tenerlo appeso una volta rientrati dall'escursione.
È importante usare un isolante da porre sotto il sacco a pelo: ottime le stuoie di espanso; sono invece sconsigliati i materassini gonfiabili per un inefficace isolamento dall'umidità.

3) Conoscere le regole d'igiene e del dormire in tenda. Alcune regole:
1. La tenda deve essere sempre in ordine e pulita;
2. Non si entra mai in tenda con le scarpe;
3. Non si mangia in tenda;
4. Non si accende nessun tipo di fiamma in tenda;
5. Isolare il sacco a pelo dal suolo con l'uso di stuoino (neoprene) o materassino;
6. Cambiarsi completamente prima di andare a letto;
7. Al mattino svuotare completamente la tenda;
8. Tenere la tenda aperta per far cambiare l'aria.
4) Saper accendere un fuoco e mantenerlo acceso.
Cuocervi sopra almeno un uovo.
Farne sparire le tracce.
Come accendere un fuoco
5) Avere partecipato a due uscite ed un pernottamento. xxx