Austria e Ungheria                              

 

Periodo :   Agosto 2000  ( 16 giorni  + 5) 

Partecipanti : 2 / 3  (Paolo,Massimo + Fabio)

Organizzazione : Fai da te

Mezzi di Trasporto :   Auto privata, Aereo.

Itinerario :  Jesolo , Salisburgo, Vienna, Graz,  Budapest, Szentendre

 

                                                       

 

Note di viaggio

Il verde dell'Austria è già una garanzia.

A Salisburgo di sicuro tra musica e bellezza 

I laghetti alpini meritano un bel pic.nic

Vienna è classica ma lo Schonbrunn è la cosa più bella

Graz tranquilla cittadina tra le alpi

Budapest : il fascino del Danubio

Una escursione a Szentendre ne vale la pena

Finite con uno stop al mare in Veneto o in Friuli

 

 

Racconto del Viaggio               

Questo racconto è un pò anomalo rispetto agli altri , in quanto il viaggio che avevamo progettato in auto attraverso Austria ed Ungheria , si è ridotto alla sola Austria ....  Però pochi mesi dopo il nostro rientro abbiamo compensato la parte dell'Ungheria con un soggiorno a Budapest la capitale che abbiamo raggiunto in aereo.  Viste le affinità anche storiche di questi due paesi , mi piaceva tenerli uniti e descritti a seguire nella stessa pagina, anche perche sono stati visitati più o meno nello stesso periodo anche se in deu stagioni climaticamente diverse.

*********************************************************

Tornano le vacanze estive, come al solito siamo indecisi sul da farsi fino all’ultimo giorno, l’ultima settimana di Luglio giro per agenzie assieme a Massimo in una città ormai deserta, ma non si trova più posto da nessuna parte.

Così decidiamo di partire con la mia auto verso nord,  i primi di Agosto  carichiamo i bagagli e percorriamo l’autostrada verso Firenze a noi molto nota.

La nostra intenzione è di raggiungere Jesolo in Veneto per rilassarci qualche giorno al mare e poi magari proseguire varcando la frontiera verso l’ungheria.

Arriviamo in serata e ci sistemiamo all’Hotel Grifone, da noi gia conosciuto poiche ci passammo un capodanno, i giorni successivi ci rilassiamo sulle larghe spiagge di sabbia fina,  molto accoglienti, il mare Adriatico non è il massimo ma non ci lamentiamo.

Da Jesolo non poteva mancare una gita alla vicina Venezia,  una città unica che non stanca mai di essere visitata, in Agosto ovviamente è più che mai piena di turisti e il caldo si fà  sentire.

In una agenzia del centro chiediamo informazioni su Budapest, e una gentile signora ci comincia a  spiegarci tutto sull’ imminente festival di musica classica che si terrà nella capitale ungherese,  noi non sapevamo dell'evento e cerchiamo solo informazioni per una sistemazione!

In hotel conosciamo dei signori ungheresi che sono in vacanza  a Jesolo per una vacanza di mare, così approfittiamo per chiedere informazioni spiegandogli le nostre intenzioni di visitare il loro paese, ma loro ci sconsigliano di andare in auto poiche quelle straniere vengono frequentemente rubate!

La cosa ci fà discutere un pò  tra noi, continuo a pensare che quando hai intenzione di fare qualcosa non devi sentire troppe persone,  agisci e tutto andrà bene !Così  decidiamo di dirigerci prima in Austria e poi si vedrà!

Al mattino del giorno lasciamo il Grifone e partiamo con la nostra auto,  rimbocchiamo l’autostrada verso Gorizia poi saliamo verso nord varcando la frontiera; sul confine ci fermiamo il un grosso Autogrill dove consumiamo un paio di panini assieme a una montagna di turisti dell’est europeo intenti a scendere in Italia visto che siamo nell’Anno Santo, e il Giubileo attira gente da tutto il mondo, noi invece non vediamo l’ora di allontanarlo da noi visto che ci ha esaurito per interi mesi a causa di lavori stradali , ristrutturazioni e quant'altro!

Cosi dopo aver fato benzina, cambiato un po’ di scellini e comperato il pass autostradale ripartiamo alla grande;   Il paesaggio  si fa davvero bello si innalzano le alpi ricoperte da boschi  e verdi prati pieni di mucche e pecore,  l’autostrada passa sotto lunghe gallerie e pian piano ci condurrà nella nota cittadina di Salisburgo.

Quando arriviamo come al solito la prima preoccupazione è quella di trovare una sistemazione:  nonostante vediamo vari cartelli con la scritta Zimmer (camere) noi ci rechiamo a un piccolo ufficio turistico e loro ci spediscono in una zona periferica e tranquilla dove ci sono antichi casolari gestiti da gente del posto, l’ambiente non è male, ci distendiamo un po’ sul letto per riposare , ma poi la curiosità di vedere Salisburgo la città dei musicisti  è tanta,  visto che ne avevamo sentito parlare sempre in maniera positiva.

Lasciamo l’auto in uno dei Parking a pagamento attorno alle mura  e a piedi penetriamo nel centro anche se oramai è notte, l’aspetto è quello di una tranquilla cittadina alpina, molto ben curata e ricca di angoli pittoreschi, negozi, terrazzi pieni di fiori e numerosi artisti (per lo più musicisti) che girano per le strade assieme ai tanti turisti.

Un’altra cosa che non dimentico sono le mucche finte colorate in vari modi che si trovano sparse nel centro (almeno quando noi l’abbiamo visitata) e le tipiche carrozze trainate da grossi cavalli dalla folta criniera.

Ma è ora di cena e di fame ne avevamo tanta, di ristoranti ce ne sono molti ma noi per questa sera andiamo sul sicuro,  una pizzeria Italiana dalla quale usciamo satolli, riprendiamo l' automobile al parking ma scopriamo che non c’è nessun custode a cui pagare, così alcuni austriaci ci consigliano di andar via senza problemi ringraziamo per il consiglio, ma figurati se noi da buoni italiani non ci avevamo gia pensato!    Così sgommiamo via  senza pagare uno scellino.

austria1.jpg (104627 byte)

 

 

austria5.jpg (110590 byte)

 

 

austria4.jpg (111950 byte)

austria2.jpg (61368 byte)

Vienna

Salisburgo

Salisburgo

Graz

Il giorno seguente torniamo nel centro per visitare i vari monumenti, la giornata è stupenda e assolata, e ci rendiamo conto anche della bellezza di questa città che si estende lungo una spettacolare vallata;   rifacciamo un giro per i vicoli del centro come avevamo fatto la sera prima, ma poi ci dirigiamo verso la rocca sulla quale spicca incontrastata  l’Hohensaltzburg, è una poderosa fortezza eretta nel 1077 dall’arcivescovo Gebhard, durante la lotta per le investiture, ma solo nei secoli XV-XVI assunse il suo attuale aspetto, è una delle più grandi costruzioni militari medievali dell’Europa ed, essendo situata  120 metri piu in alto ,  sul celebre Mönchsberg, domina l’intera città. Per raggiungere la cima ci sono due possibilità:  prendere la teleferica pagando un caro biglietto (come facevano i numerosi giapponesi presenti ) oppure andare a piedi percorrendo i vari tornanti sotto il sole ma fortunatamente con l’aria fresca, noi che siamo dei grandi galoppatori scegliamo la seconda possibilità.

Dopo una lunga sfacchinata arriviamo al castello, la prima cosa da ricordare è lo stupendo panorama sulla città e sulle alpi circostanti  che ricompensa la nostra faticata, poi visitiamo la fortezza che è molto grande e massiccia, ben conservata e ricca di particolari,  all’interno sorgono anche diversi ristoranti, bar e negozi di souvenir,  facciamo qualche foto e dopo un po’ di riposo cominciamo a riscendere, stavolta siamo veloci e in pochi minuti siamo gia di fronte alla casa di Wolfgang Amadeus Mozart nacque a Salisburgo nel 1756 da una famiglia di musicisti che, sin dall’età di quattro anni, lo avviò allo studio del cembalo e del violino, anche se il più importante non fù l'unico  musicista che visse parte della sua vita in questa capitale della musica.

 L’ aria alpina stuzzica la fame, così ci comperiamo dei panini e della frutta e ci accampiamo su una panchina di un verde giardino, la giornata è bellissima e il sole ci consente di stare a maniche corte.

Nel pomeriggio giriamo ancora tra piazzette, archi e chiese come la Franziskanerkirche dei Francescani, c’è davvero molto da vedere considerando che il centro non è grande,  la sera dopo la cena assistiamo a piccoli concertini in strada dove i simpatici e allegri austriaci si esibiscono con i loro strumenti; a proposito ogni due anni si tiene un festival musicale, noi l’abbiamo beccato anche non siamo esperti di questo genere, comunque è piacevole ascoltare un po’ di musica classica rilassante.

Il giorno dopo salutiamo la nostra affittacamere e lasciamo Salisburgo,  sicuramente è una delle città  d’Europa che a me è piaciuta di più!!

Da Salisburgo riprendiamo la superstrada che passa attraverso splendide montagne, nel primo tratto in direzione Vienna compaiono alcuni laghi  dal carattere tipicamente alpino, ci riflettono il sole mentre guidiamo, devo dire che in Austria si guida in maniera davvero piacevole, le strade principali sono scorrevoli e ben tenute.   Dopo qualche ora ci fermiamo in un Autogrill dove assaporiamo un buon panino austriaco e facciamo benzina, in Austria bisogna pagare alla cassa interna del bar e loro ti autorizzano,  in questo caso però c’è qualcosa di strano, chiedo un rifornimento di circa 30000 lire in scellini e la signora della cassa  dice Ya! Ya! ma ride senza motivo, io non capisco sembrava che mi prendesse in giro, nel momento in cui aziono la pompa mi rendo conto che la durata del rifornimento è brevissima, così con Massimo realizziamo che avevamo messo il corrispondente di 3000 lire e non di 30000 come credevamo di aver fatto, ridiamo per 5 minuti quindi sono costretto a rientrare nell’autogrill, quando la signora mi vede ride di nuovo, stavolta però non mi sbaglio e carico per il giusto.

Nel tardo pomeriggio arriviamo a Vienna, io ero molto curioso di vederla poiche è la prima volta che mi capita, per Massimo invece è la terza;  per entrare ci sono una serie di raccordi, Massimo con la cartina  aveva preparato un percorso che ci avrebbe condotto nelle vicinanze di un Hotel conosciuto, ma io entro a razzo senza curarmi delle sue indicazioni, risultato  ci perdiamo subito!!

   Vienna Schonbrunn

Vaghiamo per una mezzora alla ricerca di un alloggio, e devo dire che nella sfortuna siamo fortunati, poiche troviamo un bell’affittacamere che ci dà una bella cameretta tutta colorata e rifinita, forse era più per una coppietta in viaggio di nozze.

Non perdiamo tempo ci facciamo una doccia e via verso il centro, camminiamo un po’ tra i classici palazzi viennesi che sembrano tutti uguali, ma sicuramente molto eleganti,  dopo vari sex-shop ci fermiamo in una pizzeria gestita da arabi, poiche la fame aveva raggiunto livelli altissimi.

Il giorno seguente è un giorno memorabile, non per il sole, non per qualche lieto incontro ma per la grande sfacchinata effettuata a piede e in metrò con lo scopo di vedere il centro della capitale in un solo giorno (una cosa da pazzi!!);  Si comincia al mattino con il trasferimento al centro, abbiamo modo di provare l’efficientissima metropolitana dove si può salire anche con la bicicletta e comunque si trova sempre un posto a sedere (come nella nostra città!),  arriviamo  così nel fulcro della città di Vienna, a Piazza Santo Stefano (Stephansplatz) proseguiamo per la piazza del Graben,cuore commerciale della città, con bei negozi ed eleganti caffè vicino a  la bellissima Chiesa di S.Carlo, l'Opera, l'Hotel Sacher, costruito dal figlio dell’inventore dell’omonima torta, simbolo della pasticceria viennese, Massimo spiega tutti i monumenti esaltando in particolare quel barocco rococò che io non conoscevo molto non avendo studiato storia dell'arte,  poi sempre a piedi visitiamo il famoso palazzo delle principessa Sissy, la residenza del governo e a metà giornata ci guadagniamo un meritato pranzo in una caratteristica piazzetta piena di chioschi e birrerie all'aperto dove si possono degustare degli ottimi wustel, salcicce, hot dog accompagnati dall'immancabile birra chiara, seduti sotto gli ombrelloni che ci riparano da un discreto sole alpino.  

Dopo questa pausa di relax, riprendiamo la metro e ci dirigiamo nella zona del Belvedere, un bel palazzo con giardini residenza estiva per il principe Eugenio di Savoia dal quale si ammira anche gran parte della città, qui facciamo qualche foto e poi nonostante la stanchezza proseguiamo per l'obbligatoria visita del Prater, uno dei Luna Park più noti e antichi d'Europa . Sorge in un grande giardino pubblico nell'isola tra il Danubio e il suo canale, qui a Vienna è una vera istituzione, è pieno di famiglie, bambini e ragazzi che vengono a trascorrere qualche ora in libertà, non solo per divertirsi sulle giostre ma spesso anche solo per mangiare.  

Il Prater ha fascino perche è storico ma proprio per questo non è uno dei più moderni, i divertimenti infatti non  presentano tecnologie molto avanzate, siamo lontani dai  moderni  Dysneland, ma comunque questo parco possiede un fascino tutto suo, che và apprezzato così com'è;  noi facciamo solo un giro sulla classica ruota panoramica, per vedere il panorama sul grande Danubio che scorre e apre le porte verso l'est Europa, e poi ci fermiamo a mangiare della carne presso uno dei tanti pub-birreria dove c'è anche uno spettacolo di ballo.

Gli austriaci ridono facilmente e diventano rossi, soprattutto quando mangiano e bevono birra, sono comunque molto allegri e genuini, ma non siamo riusciti a comunicare molto.

Al mattino rifacciamo i bagagli,  un’ultimo sguardo alla bella stanza che ci ha accolti e poi in auto prima di lasciare la capitale sul Danubio  ci dirigiamo verso lo Schonbrunn, il più famoso e bello dei palazzi imperiali austriaci, residenza estiva degli Asburgo; non eravamo riusciti a vederlo durante la sfacchinata del giorno prima, e così  gli dedichiamo diverse ore della mattinata ma ne è valsa la pena, per me è stato il più bel ricordo di questa città:   parcheggiamo tra i tanti bus di turisti e facciamo il biglietto nel grande atrio di ingresso , la signorina alla cassa è molto gentile oltre a darci i biglietti ci dice qualcosa in stretto austriaco, noi diciamo di si ma non capiamo nulla e sbottiamo a ridere (non è la prima volta che ci capita).

Nel palazzo ammiriamo assieme agli immancabili giapponesi, molti quadri, oggetti e opere d'arte riguardanti il periodo d'oro dell'impero asburgico, un periodo splendido in cui Vienna irradiò un benessere unico e irripetibile attorno a se ..... e poi fù proprio qui che si svolse il mitico Congresso di Vienna , dove tutti i grandi cercarono di ricostruire la grografia dell' Europa dell'ottocento.

All'interno c'è davvero molto, ma dopo un pò di girovagare tra le eleganti stanze  non vediamo l'ora di uscire fuori  per visitare i curatissimi giardini che sono all'interno, una vera reggia piena di fontane, scalinate, animali  e tanto verde, è davvero rilassante, ma dopo un riposino e qualche foto, come da programma  usciamo dalla residenza.

Riprendiamo l'auto ed usciamo da Vienna, quella famosa idea di arrivare a Budapest sfuma velocemente ma ci promettiamo di andarci al più presto magari dopo l'estate, poiche è una città che ci incuriosisce molto.  Ora invece puntiamo verso sud verso qualche altra località austriaca, se devo essere sincero tra le varie città europee che ho visitato Vienna non mi ha entusiasmato più di tanto, troppo classica , troppo regolare, troppo austera .... ma come ho premesso quel che è scritto in queste pagine sono solo considerazioni personali e per quello vanno prese!

In autostrada tornano gli spettacolari paesaggi, verdi e spumeggianti di natura, dove l'aria fà sentire la sua purezza e le mucche regnano incontrastate,  ad un certo punto troviamo un pò di fila a causa di un incidente, ma per fortuna nulla di grave, con il passare delle ore ci chiediamo dove fare la prossima tappa; se in uno dei tipici paesini alpini ricchi di fiori, magari su un lago come  ad esempio Klagenfurt, oppure nella cittadina di Graz,  alla fine scegliamo la seconda ipotesi, quindi usciamo dall'autostrada ed entriamo nel centro della città alpina.

Graz è molto tranquilla, silenziosa e ben organizzata anche per il turismo, visto che in periferia ci sono dei centri automatizzati che guidano il turista verso gli alberghi e le Zimmer con disponibilità ricettiva.  Riusciamo così ad avere degli indirizzi dove cercare un letto, ma il problema ora è arrivarci, sembrava facile ma ci rendiamo subito conto che l'architettura stradale della città non aiuta affatto anzì veniamo sbattuti da una parte all'altra del fiume, chiediamo spesso indicazioni ai passanti che sono molto gentili, addirittura si fermano anche tre o quattro persone contemporaneamente ma del nostro inglese non gli e ne frega nulla, ci parlano in austriaco come se fossimo dei loro concittadini poi cominciano a gesticolare in tutti i modi, a quel punto io e Massimo non resistiamo più ci guardiamo in faccia e ricominciamo a ridere, e ridiamo anche dopo fino a tarda sera.

Comunque alla fine riusciamo a trovare questo albergo gestito da una coppia non giovane, ma sempre gentilissima come sembrano essere tutti gli abitanti di questa cittadina.  Nel pomeriggio usciamo a piedi per fare un giro al centro, c'è molta quiete e probabilmente molti abitanti sono fuori in vacanza;  la città è dominata da un monte sul quale sorge una rocca e un grande orologio, che domina il paesaggio, noi che siamo grandi scalatori di castelli non ci pensiamo due volte e ci arrampichiamo fino in cima, è una bella faticata ma poi si viene ricompensati dal bellissimo panorama della città che si estende tra le vicine montagne, un pò come il paese di Heidi.

Quando riscendiamo lo stomaco comincia a farsi sentire e come per magia capitiamo proprio davanti a una pizzeria, anche qui non ci pensiamo più di tanto e mangiamo con accompagnamento di birra.  Devo dire che la pizza non era gran che, ma riassumendo in Austria si mangia abbastanza bene anche se la varietà dei prodotti mi è parsa notevolmente più ristretta della nostra, le carni e i dolci credo che sono da ricordare su tutto.

Il giorno dopo si riparte e stavolta per rientrare in Italia, riscendiamo in pianura Padana e per  finire ci concediamo qualche altro giorno di relax al mare i un posto a noi già noto cioè Lignano Sabbiedoro in Friuli Venezia Giulia, troviamo posto allo Stiefel in un simpatico hotel che ci ospito nel lontano 1992 per una spensieratissima e indimenticabile vacanza marina.

Poi il rientro, con una giornata intera di pioggia ininterrotta lungo tutta l'autostrada del sole fino ad arrivare a Roma.

*******************************************************

Budapest -  Qualche mese dopo              

Durante l'inverno successivo manteniamo la nostra promessa, cioè quella di visitare Budapest, la capitale dell'Ungheria.   Lo facciamo tramite un'agenzia dove acquistiamo un pacchetto Volo+Hotel,  parto con Massimo e Fabio da Fiumicino con un volo della Malev, la compagnia Ungherese, e in perfetto orario giungiamo a destinazione.

Il tempo è nuvoloso, prima di atterrare ci godiamo il panorama della città dall'alto, la cosa che mi impressiona di più sono i grandi palazzoni squadrati e ordinati in perfetta geometria costruiti nel periodo di regime comunista, non sono di certo belli anzi sono aree piuttosto grigie e  cupe ma sono tipici di tutti i paesi dell'est, e vi abita ancor oggi gran parte della popolazione, il totale è di circa 2 milioni.

Ma che i tempi sono cambiati lo notiamo già all'uscita dall'aeroporto quando il taxista si presenta con un lussuoso mercedes di grossa cilindrata e ci accompagna nel nostro hotel della catena Corona Mercury, lungo la strada, abbiamo le prime impressioni, non gira molta gente, ci sono molti vigili del traffico ma di automobili come il nostro taxi ce ne sono ben poche, abbondano invece utilitarie e vecchi macchine di case automobilistiche orientali come skoda, landa, uaz etc.

Il nostro hotel non è niente male, anzi è forse uno dei migliori, posizionato vicino al centro e dotato di piscina, scopro che a Budapest le piscine e le terme sono una delle cose più comuni e popolari.

  Budapest 

La sera usciamo e facciamo un primo giro a piedi, ma è tardi e siccome la fame è tanta ci dirigiamo alla ricerca di un ristorante,così finiamo un pub greco dove mangiamo dell'ottima carne e beviamo birra, ed il costo non è elevato, mi ricorda molto la situazione di Praga quando abbiamo percorso il Tour Europa1  un'ottimo rapporto cibo/prezzo.  

Il giorno seguente dopo una buona colazione in hotel partiamo alla scoperta della capitale, muniti di guida, macchina fotografica, e giacconi invernali, visto il freddo:  il tempo è sempre nuvoloso ma per fortuna non piove.  Cominciamo il giro attraversando il Szadalsag Hid un grande ponte sul Danubio e qui ci possiamo rendere conto di quanto sia grande questo fiume, ma in particolare sono stato impressionato dalla sua larghezza che è veramente notevole, per andare da una riva all'altra bisogna camminare un bel pò,  inoltre cominciamo a distinguere la Buda, cioè la parte collinare  della città che conserva i più importanti monumenti storici, e la Pest che si estende sulla riva sinistra più grande e pianeggiante ma con meno attrazioni storiche.

Passiamo così sulla riva di Buda dove si innalza a 135 metri di fronte a noi la Cittadella, una ripida montagna sulla quale sorgono le mura di una fortezza, questo forte è stato utilizzato da molti popoli, le sue origini sono turche, poi austriache, poi russe e infine tedesche oggi infatti vi si trovano anche dei cannoni dell' ultima guerra mondiale, noi ci arrampichiamo come stambecchi fino in cima dove però siamo ricompensati da uno splendido belvedere.

Ci riposiamo un pò, ma siamo coscienti che è solo l'inizio di una lunghissima scarpinata, così riscendiamo sul versante opposto e ci dirigiamo verso una delle più celebri colline Uno dei punti più belli della città è il Quartiere della Fortezza. Si trova sull'incantevole collina omonima della Fortezza (Várhegy), che si alza sopra 50/60 metri dal livello del Danubio e scorre in direzione Nord-Sud per circa un chilometro e mezzo. Il Quartiere, circondato da bastoni e mura di protezione, racchiude mirabili segni del passato: è ritenuto "la vera anima della città". Il fascino del borgo rimane intatto tra le abitazioni civili e la parte meridionale occupata dal Palazzo Reale, che è stato per ben 700 anni residenza dei sovrani ungheresi. Costruito nel Medioevo, fu distrutto durante l’occupazione turca. Nel 1849, durante la guerra d’indipendenza, una parte del palazzo fu distrutta da un incendio. Alla fine del XVIII secolo il blocco di edifici ottenne il suo attuale aspetto neobarocco, forse sto eccedendo col nozionismo ma qui c'è tutta la storia dell'Ungheria.

Passiamo di fronte alla Galleria Nazionale che dà un’immagine della storia dell’arte ungherese. Espone le opere più belle dell’arte ungherese: la glittoteca medievale e rinascimentale, le statue gotiche di legno, l’arte rinascimentale e barocca, la pittura dell ‘800 e del ‘900, nonché trittici risalenti all’epoca tardo-gotica, ma noi non entriamo e ci godiamo un pò di sole tra i tanti scolari turisti e ci facciamo fare una bella foto ricordo.

ungheria1.jpg (128138 byte)

 

 

ungheria2.jpg (104734 byte)

 

 

ungheria3.jpg (103450 byte)

 

 

ungheria5.jpg (117576 byte)

 

 

ungheria4.jpg (126021 byte)

Budapest

Budapest

Budapest

Budapest

Szentendre

Continuiamo il tour con la splendida Chiesa Mattia, e poi il Bastione dei Pescatori, dove al cui   posto  nel Medioevo si trovava un mercato di pesce e il villaggio dei pescatori, da qui deriva il suo nome, anche se ci chiediamo se il Danubio poteva fornire una quantità tale di pesce da sviluppare un vero mercato. Il Bastione, costruito negli anni 1901-03, è un sistema di bastioni neoromanici e neogotici sulle mura medievali anche se non ha mai svolto scopi di difesa. Dai suoi terrazzi si presenta una vista indimenticabile sulla parte di Pest.

La fame si fà sentire così ci adagiamo in un ristorantino ungherese, e veniamo presi oltre che dal cibo anche dalla padrona che è una stupenda ragazza ungherese, credo che sia giusto ricordare che le ragazze ungheresi sono tra le più belle che ho mai visto al mondo (parlo anche a nome dei miei compagni di viaggio), oggi inoltre sono molto più curate e ben vestite di un tempo e la loro bellezza viene ancor più esaltata.

Nel pomeriggio ripassiamo sull'altra sponda con una bella  passeggiata arriviamo di fronte all' Orszaghaz , il bellissimo Parlamento, costruito nel 1902, questo imponente edificio neogotico di quasi 700 stanze, simbolo dell'indipendenza Ungherese dall'impero austriaco,  costruito internamente con pregiati materiali e tantissimo oro, eleganza e bellezza a non finire, esternamente invece  ha un punto debole nel suo rivestimento, calcare poroso assai vulnerabile dall'inquinamento, infatti anche quando noi lo eravamo lì era in ristrutturazione, peccato non averlo pututo visitare all'interno ... a volte è possibile rispettando le attività lavorative!

La giornata volge al termine, siamo un pò stanchi, dopo una doccia in hotel usciamo per andare a cena, scopriamo un bel ristorante toscano ma che serve anche piatti ungheresi, sicuramente è uno dei migliori di Budapest, infatti per entrare dobbiamo dare il nome e metterci in fila.  Mentre aspettiamo ci capita uno spiacevole episodio, un signore romeno dall'aspetto un pò trasandato , comincia a parlare con noi senza apparenti motivi , quando all'improvviso fuoriescono tre grossi uomini , tozzi e quadrati , che ci chiedono i documenti e vogliono vedere se abbiamo dei dollari nel portafoglio, si presentano solo dopo come  poliziotti in borghese ma lì per lì sembrava una vera truffa organizzata a scopo di rapina, invece dopo qualche accertamento ci lasciano andare senza altri problemi , probabilmente pensavano che stavamo acquistando qualche sostanza illegale, all'uomo romeno invece gli fanno una bella romanzina ma non riusciamo a capire quello che dicono.  Bisogna stare alla larga da certi giri nei quali si potrebbe incappare senza accorgersene , almeno questa è la mia impressione nel periodo in cui l'abbiamo frequentata .

Finalmente ci godiamo la cena, che è buonissima poi un simpatico ragazzo italo-ungherese, ci consiglia un bel locale dove poter finire la serata e noi seguiamo il suo consiglio.  Prima di arrivare sul posto, percorriamo alcuni viali lungo la strada , veniamo adescati da PR che cercano di accalappiarci come clienti nei numerosi locali a luci rosse un'altra caratteristica di Budapest, li si svolgono spettacoli, spogliarelli e volendo anche altro, la prostituzione è molto diffusa e visibile ,  ci propongono di entrare e con grande nostro stupore  udiamo che andare con le donne non è obbligatorio !!   E vorrei vedere !! Una cosa del genere non l'avevamo mai sentita prima ....    tiriamo dritti verso il locale che ci avevano consigliato all'inizio.

All'entrata è pieno di buttafuori, ma la cosa strana che ci colpisce è che posseggono anche la pistola, evidentemente da queste parti non scherzano, in effetti devo dire che in certi posti non ho avuto sensazioni di grande sicurezza, in città ci sono molti zingari e gitani (molti assolutamente tranquilli) , e la mafia comanda molti giri. Il locale comunque è bello ed elegante, non ha nulla da invidiare a uno di Roma o di Milano, anche la gente giovane che frequenta questo posto  è molto distinta, ben vestita  e appartiene ad un ceto sociale più elevato rispetto alla media che si vede in giro.

Il giorno seguente dopo la solita ricca colazione, ci rincamminiamo per un altro lungo giro, passeggiamo per le vie di Pest, la parte pianeggiante, dove si può vivere la Budapest normale tra la gente ungherese, i negozi e le bancarelle presenti in molte piazze; noi camminiamo per un bel pezzo e ci informiamo anche sulla visita della Via Pal,(dal famoso romanzo) così come ci aveva raccomandato il nostro amico Max prima di partire, ma qui sembra che sia sconosciuta evidentemente Max aveva sbagliato città!!  Poi ci arrendiamo, chiamiamo un taxi e ci facciamo portare alla Piazza degli Eroi, larga e imponente, dominata da un monolito centrale rappresentante la tomba del milite ignoto.

Da lì è d'obbligo raggiungere il Varosliget, uno dei parchi civici più belli della città, ritrovo storico ricco di giardini, fontane, laghetto e un famoso castello, il Vajadahunyad Vara costruito all'inizio del 1900, qui ci distendiamo un pò e facciamo qualche bella foto sotto un discreto sole europeo-continentale.

Di nuovo un taxi, stavolta in direzione Magret, isola Margherita, ebbene sì non siamo in Venezuela ma al centro del Danubio, qui infatti è presente una grossa isola lunga 2500 metri e larga 500 tutta verde e pedonale, un vero polmone nel centro della città, è piena di prati, stradine e animali, frequentatissima soprattutto la Domenica. 

Dopo una tappa di relax, la fame aumenta e così ci imbuchiamo in un McDonald anche qui presente e riempiamo lo stomaco; nel pomeriggio percorriamo un piacevole tratto lungo Danubio passiamo di nuovo davanti al Parlamento, qui i due simboli della città si incontrano, il monumento piu bello simbolo della città e il grande fiume che visitando Budapest rimane davvero impresso nella mente,  affascinante , storico , immenso , musicale Danubio Blu ... 3000 km  percorsi tra stati e importanti citta per finire nel Mar Nero,  ne fanno il secondo fiume del continente !!

Torniamo così verso il nostro albergo percorrendo interessanti viuzze e tipiche piazze piene di gente, il popolo ungherese ci ha fatto molta compagnia, è molto variegato, non è difficile scorgere le differenze sociali che ancora esistono, dal crollo del comunismo ad oggi, molta gente è ben curata e ben vestita, ma molti sono malandati e somigliano a barboni ; dopo la cena ci siamo nuovamente tuffati nel nostro  locale a fare quattro salti e a bere un alcolico, poi tutti a dormire.

L'ultimo giorno lo abbiamo dedicato ad una visita fuori città, a me sarebbe piaciuto fare un salto al lago di Balaton, ma era un pò troppo lontano e il periodo non era molto indicato visto che eravamo in inverno, così ci consigliano una visita al paesino turistico di  Szentendre o meglio Sant'Andrea, alle porte della capitale, a soli 20 km,  un posto incantevole:. Ci si arriva percorrendo la strada 11, oppure in treno, con la HÉV (Ferrovia rapida suburbana), ma nei mesi estivi si può impiegare anche il vaporetto. Il centro della cittadina, con le stradine tortuose, i campanili eleganti, e i vicoli stretti, ha mantenuto le caratteristiche del ‘700,  la vecchia piazza della città circondata dalle case dei mercanti serbi dell’epoca, nei negozietti è inevitabile fare un pò di shopping, così Fabio approfitta della nostra casa comune e compra delle bambolette ungheresi di legno ben colorate per tutti i suoi colleghi di lavoro, e noi solo due, che sola!

Il mattino seguente lasciamo questa grande capitale e con il volo della Malev torniamo in Italia in perfetto orario.

 

Conclusioni

L'Austria è un paese vicino di facile accesso, e presenta un paesaggio verde e rilassante, anche le città sono belle e compensano gli sfondi alpini attorno situati. Si mangia bene e i prezzi sono accessibili, almeno in questo periodo.

Budapest è sicuramente una delle capitali europee da visitare, sta diventando moderna ma conserva ancora molto dell'est europeo, anche qui ci si muove bene ed in maniera economica.

Musica: riproduzione sinfonia di Mozart

Mail :  paolomag2005@gmail.com