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Miglioramento delle condizioni di vita nei paesi in via di sviluppo
Il vertice ONU 1995 sullo sviluppo Sociale ha impegnato i Capi di Governo a “promuovere l’accesso per tutti ad un’istruzione di qualità e alle cure sanitarie di base”.
I bambini sono i primi destinatari di questo impegno.
Ma nei Paesi in via di sviluppo le risorse locali non sono sufficienti a garantire questa promozione umana, che va sostenuta grazie all’azione di organizzazioni il cui scopo è quello di migliorare le condizioni di vita locale.
I progetti di adozione/sostegno a distanza perseguono il bene del bambino attraverso programmi di prevenzione dell’abbandono, mettendo in condizione la famiglia di provvedere al mantenimento dei propri figli; così il minore non solo ha un’adeguata alimentazione, viene inserito in programmi educativi, riceve cure sanitarie, ma per giunta cresce a contatto con le proprie radici familiari e culturali
Sostegno a distanza
Per esprimere la differenza con l’istituto dell’adozione e dell’adozione internazionale, si tende a denominare l’adesione ai progetti proposti dalle suddette organizzazioni come “SOSTEGNO” a distanza, in quanto non ha nulla di vincolante e di giuridico, non dà diritti e non richiede particolari doveri nei confronti del minore; né tanto meno configura l’appartenenza a tale organizzazione.
Tuttavia, se persino Giovanni Paolo II, nell’Enciclica “Evangelium vitae” al par. 93, dice: “Tra le forme di adozione merita di essere proposta anche l’adozione a distanza, da preferire nei casi in cui l’abbandono ha come unico motivo le condizioni di grave povertà della famiglia”, è bello pensare ad un vincolo di affetto e di attenzione che va al di là di un impegno giuridico, e quindi in qualche modo più puro e “spirituale”
invio annuale di un contributo in denaro
la cifra non è spropositata (336 €/anno ). Si richiede un invio annuale e continuativo, almeno per il periodo della crescita del minore. In ogni caso, viene richiesta una comunicazione sia per aderire al progetto, sia per desistere.
deducibilità e detraibilità
le offerte sono deducibili dal reddito dichiarato fino al 2% oppure sono detraibili dall’IRPEF fino ad un massimo di 2065,83 €, a seconda della scelta del dichiarante.
Conviene, di solito, la prima soluzione, tranne che per offerte molto elevate a fronte di redditi imponibili bassi
“famiglie insieme” si affida a:
Associazione AZIONE PER FAMIGLIE NUOVE – ONLUS
Nel 2001, il gruppo famiglie di Piedigrotta, attualmente denominato “Famiglie Insieme”, decise di avviare un progetto di adozione/sostegno a distanza, reso possibile dal libero contributo economico versato ad ogni incontro dai partecipanti; ci siamo rivolti a questa associazione, all’epoca AMU (Azione Mondo Unito) - ONLUS
Caratterizzano l’Associazione “AZIONE PER FAMIGLIE NUOVE”:
· Un’équipe che agisce nel luogo dove vive il piccolo designato (i “referenti”)
· Non si tratta di interventi isolati: si inseriscono all’interno di più vasti programmi socio-educativi e di sviluppo economico attuati nelle aree interessate
· La reciprocità e lo scambio di informazione: i tre “poli” coinvolti (Il bambino con la sua famiglia, il donatore e il referente) comunicano frequentemente: si scopre che i destinatari non sono solo portatori di bisogni, ma persone in grado di “dare”: la ricchezza della cultura, la forte umanità
· Progetto di formare “uomini nuovi”: i bambini non solo migliorano la qualità di vita e di sviluppo, ma acquisiscono loro stessi il valore della solidarietà.
Associazione AZIONE PER FAMIGLIE NUOVE
Via Isonzo, 42 - 00046 Grottaferrata (RM) - Tel. 0694546412 - 069411565
Fax 0694548863 - http://www.famiglienuove.org/it/sostegnoadistanza.php - e_mail: sodist@famiglienuove.org
Nel sito dell'associazione potete trovare informazioni e modalità
per dare il vostro contributo per il sostegno a distanza.
· Quanto costa?
336 €/anno (92 c./dì: meno di un biglietto ANM)
· Quanto dura?
Quanto si vuole; sarebbe augurabile assicurare l’impegno finchè il bambino non sia cresciuto, capace di provvedere al proprio sostentamento. Ma non è un obbligo: si può cessare in qualsiasi momento il versamento, basta comunicarlo
· Si può andare a visitare il bambino “adottato” o può essere ospitato in casa del donatore?
È possibile, ma non è consigliabile, per alcune incomprensioni che potrebbero nascere con la famiglia di origine (timore di un qualche “esproprio”) e per il disagio creato da un brusco impatto al rientro del piccolo nella dura realtà del luogo d’origine
· Quanti sono i bambini aiutati da “Azione per Famiglie Nuove”?
Sono oltre 19.000, organizzati in 99 progetti, in 53 paesi di 4 Continenti.
Ma (che bello!) è un numero in continua crescita: pensate che nel 2001, quando il Gruppo Famiglie Piedigrotta ha aderito al primo progetto, i numeri erano: 12.000 bimbi, 80 progetti, 41 paesi