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S. Andrea - VERCELLI S. Maria di Coronata - GENOVA S. Giovanni Evangelista - ORVIETO (Terni)

 

 

 

S. Andrea - VERCELLI

 

P.zza Roma, 35 - 13100 Vercelli

Tel. 0161255513

 

Le origini dell'abbazia vittorina di  S. Andrea in Vercelli è connessa con una pagina gloriosa della storia d'Inghilterra. Nel 1215 il cardinale Guala Bichieri di Vercelli veniva inviato da papa Innocenzo III in Francia ed in Inghilterra per occuparsi di una pericolosa questione tra il re di Francia e Giovanni Senzaterra che metteva in forse l'indipendenza dell'Inghilterra.
L'ambasciatore papale riuscì diplomaticamente a porre pace tra i due e salvando l'indipendenza inglese, dette la costituzione a quella terra dopo la pace di Stanen. Il re d'Inghilterra per riconoscenza verso il cardinale, gli donò l'abbazia di S. Andrea di Chestertown, con i cui proventi il Bichieri, ritornato a Vercelli, potè fondare un'abbazia ed ospedale intitolato all'apostolo S. Andrea nel 1219.
Allorchè il cardinale moriva nel 1227, il monastero e l'ospedale erano già costruiti e la chiesa consacrata il 7 dicembre 1224. Pare che l'architetto fosse un canonico regolare mortariense, un certo Giacomo.
Perchè il monastero divenisse un faro di cultura cristiana, il cardinale concesse chiesa e canonica ai canonici regolari di S. Vittore di Parigi, la cui scolastica era famosissima ai suoi tempi.
Primo abate di S. Andrea e capo di una scuola celebre in Italia fu Tommaso « Gallo» che nel 1223 venne in Italia con i primi cinque confratelli: S. Andrea divenne allora una scuola internazionale di dotti teologi e filosofi: anche Antonio da Padova vi fu presente per qualche anno.
Decaduti i vittorini, l'abbazia divenne commendataria, finchè il duca di Savoia, signore di Vercelli, decise di darla ai canonici regolari lateranensi fin dal 1439 ma in pratica le procedure furono cosi lunghe che solo nel 1467 i vittorini cedettero a questi il possesso dell'abbazia.
Opera dei lateranensi fu l'attuale chiostro del 1520, risultante dal materiale dell'antico chiostro duecentesco originario. Il vecchio monastero scomparve quindi sotto il nuovo che è lateranense.
Anche la chiesa risentì delle diverse epoche ma sostanzialmente riuscì a mantenere la forma e lo stile dell'origine, fino ad oggi.
Notevoli la sala capitolare e la sacrestia. In chiesa un croci fisso del '300, la tomba quattrocentesca dell'abate Gallo, i due confessionali del '500, ed il coro intarsiato del cinquecento di Ignazio Ravelli restaurato dopo il 1802.
In questo ultimo anno la eversione napoleonica degli ordini religiosi tolse ai lateranensi l'abbazia che passò dopo varie traversie in proprietà del comune di Vercelli che restaurò in modo considerevole tutto il monumento nel 1938, dopo aver richiamato alla custodia di esso nel 1929 nuovamente i canonici regolari lateranensi per custodire la tradizione antica sia vittorina che lateranense.


S. Maria di Coronata - GENOVA

P.zza Santuario, 3 - 16152 Genova

Te.-Fax 0106518244


Sul colle di Coronata o Colonnata (da colonia) sorse in antichissimo tempo il piccolo tempio di S. Michele che si vuole essere di epoca longobarda, allorché in Liguria si costruirono molte chiese in onore di S. Michele, dopo la sua apparizione al Gargano.
Presso questo tempio, per un fatto miracoloso dell'apparizione di una devota immagine di Maria, fu costruita una piccola cappella in onore di questa, in epoca non conosciuta: i primi documenti certi di questa chiesa sono due atti notarili del 25 marzo 1157 e del 25 ottobre 1187. La parrocchia vi è anch'essa antica e forse nacque con l'antica cappella della Madonna, non con la venuta dei canonici.
La chiesa di S. Maria, costruita per custodire la miracolosa immagine di Maria, ebbe varie vicende; fu rifatta all'inizio del quattrocento finché nel 1478 fu data in commenda. Innocenzo VIII con breve del 17 marzo 1485 la dette in commenda all'arcivescovo e doge Paolo Campofregoso, il quale l'anno seguente la cedette al cardinal Giuliano Della Rovere, poi Papa Giulio II.
Giuliano Della Rovere, titolare di San Pietro in Vincoli, amico dei canonici regolari del SS. Salvatore, detti Renani, il 4 giugno 1486 cedette loro la chiesa di Coronata. Venne costruita la nuova chiesa dopo il 1486 che conglobò anche il tempietto di S. Michele con ampio monastero accanto. Nel 1635 il monastero diventò abbazia e vi fu unito il monastero abbazia di S. Pietro della Costa, già benedettino. Il privilegio abbaziale fu confermato nel 1650.
La nuova chiesa costruita dai canonici nel 1487 fu aiutata dalle offerte dei fedeli e dalla generosità di Giuliano Della Rovere e del marchese Luca Spinola ivi sepolto (1490); fu consacrata nel 1520 da Mons. Domenico Valdettaro, vescovo titolare di Accia, ricca di ornamenti cinquecenteschi, poi imbarocchita nel 1720 dall'abate Don Giacomo Pittalunga che restaurò la chiesa. L'oratorio fu costruito in onore della Madonna Assunta nel 1582, anch'esso imbarocchito nel 1640.
L'antica cappella della Madonna già dal 1437 fu sotto il patrocinio dei reali di Spagna e fu conglobata nella nuova chiesa dei canonici. Anche il monastero seguì le vicende della chiesa.
Nel 1800 circa venne costruito il campanile e restaurata la chiesa che nel 1747 era divenuta casermaggio delle truppe austriache.
Nel 1740 venne incoronata l'immagine di Maria dal Capitolo vaticano. Nel 1798 il monastero dei canonici venne soppresso e vi rimase solo la parrocchia; il monastero fu ceduto nel 1805 alla curia arcivescovile che ne riservò una parte ai canonici che si unirono nel 1823 ai Lateranensi e che vi ricostruirono la comunità, dal 1825 filiale di S. Teodoro in Genova, e poi più tardi indipendente.
All'inizio del novecento si ebbero nuovi restauri ideati da Mons. Pisani per riportare la chiesa allo stile quattrocentesco. La seconda guerra mondiale purtroppo la ridusse ad un ammasso di rovine per i bombardamenti aerei del 1943. Il P. Visitatore Del Negro ricostruì interamente la chiesa ed il monastero nel 1955.



S. Giovanni Evangelista - ORVIETO (Terni)

 

Via di Tor Serancia, 14 - 05018 Orvieto (TR)

Tel. 0763342411


Presso la porta romana, entrando in Orvieto, si trova l'antica chiesa di S. Giovanni Evangelista che è detta « S. Giovanni De Plata» e che fu parrocchia fondata da Papa Giovanni X nel 915, quando Berengario era imperatore.
La chiesa in origine piccolissima sorse sui ruderi romani (tempio di Giove) della zona di Serancia. 
Subito dopo il mille si iniziarono gli ampliamenti che erano compiuti alla fine del sec. XIII.
La chiesa venne consacrata nel 1216 da Innocenzo III: ma di questa chiesa non rimane che la pila dell'acqua santa.
Era « magnifica» al dire di papa Giulio Il ed aveva nove altari.
Non si sa per quali ragioni nel 1697 venne demolita; la nuova chiesa, l'attuale, è molto più piccola.
Presso il tempio vi fu sempre un monastero di canonici regolari fin da tempi remotissimi; al tempo del vescovo Sigifredo (sec. XI) tutte le chiese orvietane erano tenute dai canonici regolari viventi la regola di S. Agostino.
Dopo il 1354 troviamo commendatario di S. Giovanni il mortariense Raffaele Zacchi di Pavia ed il priorato risulta ancora « conventuale» dei canonici regolari.
Nel 1498 papa Alessandro VI concede canonica e parrocchia ai canonici regolari renani.
Non sappiamo se il titolo di abbazia le fu concesso per i privilegi renani o per il titolo annesso all'abbazia di S. Pietro di Acquacortus che divenne filiale di S. Giovanni nel 1469, privilegio confermato da Leone X nel 1517.
Ebbe numerose altre filiali tra cui il famoso santuario di S. Maria della Fonte distrutto nella guerra di Castro. L'immagine si conserva oggi in S. Giovanni.