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S.Giuseppe - ROMA | S. Vittore - ROMA | La Missione Brasiliana |
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In
un vecchio articolo dell'abate D. Giovenale Pascucci sopra le origini della
Chiesa e Parrocchia di S. Giuseppe in Via Nomentana, risulta che essa fu
costruita e adibita alle necessità pastorali per dare una succursale alla
basilica parrocchiale di S. Agnese sulla stessa strada, " la cui
popolazione aumentava di giorno in giorno".
Infatti, sin dal 1897, il Parroco di S. Agnese D. Giacomo Veccia, già
manifestava la necessità di avere una succursale per l'enorme sviluppo della
zona specialmente verso Porta Pia.
Egli ebbe l'idea di affittare un locale terreno con mezzanino per mettervi una
cappella sulla via Nomentana ma si dovette abbandonarla per la malattia del
Parroco.
Il successore D. Pio Arcangeli riprese l'idea di una nuova chiesa, benedetta da
Papa Leone XIII nel 1898; si formò una commissione per la raccolta delle
offerte e per l'acquisto di un terreno: detta commissione si riunii più volte
dal 1887 al 1901.
Mentre si raccoglievano le
offerte, si vagliarono le varie proposte di terreni offerti nella zona, finché
il marchese Francesco Patrizi acconsenti a vendere a prezzo favorevole, parte
del terreno della sua villa sulla via Nomentana ove sorgeva un sua cappella
dedicata alla Natività di Maria costruita nel 1742 e che, finché non fu
demolita per l'allargamento della strada, il che avvenne nel giugno del 1902,
servì da succursale per le esigenze parrocchiali della zona.
La commissione aveva raccolte solo L. 14.000; intervenne allora l'abate generale
D. Luigi Santini che prese in prestito la somma di L. 16.000 quanto mancava
all'intera somma occorrente per l'acquisto del terreno; L. 10.000 furono prese
dalla cassa della Primaria delle Figlie di Maria ed il resto da quella della
Curia Generalizia.
Il 21 luglio 1899 venne firmato il contratto di acquisto dal marchese Patrizi,
dal parroco di S. Agnese D. Pio Arcangeli, dal viceparroco D. Arcangelo Minelli
e dal canonico D. Beniamino Baguenard.
Si acquistò pure un villino di recente costruzione nel fondo Parboni che servi
come prima "parrocchietta" ed abitazione dei canonici.
Intanto nell'anno 1904, essendo cessato ogni afflusso di offerte, la commissione
diede le dimissioni e rimise tutte le iniziative nelle mani dell'abate Santini.
Questi che nel 1897 aveva benedetta l'opera e l'aveva approvata ufficialmente
nel 1899, prese a cuore l'impresa; nel suo diario lasciò scritto come da sempre
avesse avuto il sogno di erigere a S. Giuseppe, da poco proclamato Patrono della
Chiesa universale, un tempio votivo che mancava in Roma; questo sarebbe stato il
centro spirituale della Congregazione Lateranense con il costruirvi accanto in
un secondo tempo la Curia Generalizia ed il professorio dei chierici.
La prima pietra fu da lui stesso benedetta e collocata il 23 marzo 1904.
L'abate Santini affidò la costruzione della chiesa all'architetto Carlo Busiri
Vici con nuovo progetto più ridotto e più economico di quello che l'architetto
Monti Luigi aveva proposto in un primo tempo, assai grandioso e dispendioso. Il
costruttore Gianbattista Rinaldi iniziò subito la costruzione. Per reperire il
denaro necessario, il Santini vendette alla Santa Sede il 15 dicembre 1904 la
canonica e la chiesa della S. Famiglia al Macao per la somma di L. 300.000;
demolita infatti la vecchia cappella del marchese Patrizi urgeva un locale
sussidiario per il culto.
La chiesa fu terminata nel 1905 e subito aperta al pubblico senza campanile e
rifiniture, essendo morto di tifo, dopo 15 giorni di malattia, l'abate generale
Santini il 4 aprile di quello stesso anno. Il 12 ottobre il cardinal vicario
Pietro Respighi la consacrava; superiore della comunità che vi si installò e
primo Parroco fu il Can. D. Arcangelo Minelli che tanto aveva lavorato nella
commissione e nella costruzione. Egli prese possesso come parroco il 22 marzo e
la nomina ufficiale gli venne il 15 aprile del 1906, mentre era superiore fin
dal 17 ottobre dell'anno prima.
La parrocchia di S. Giuseppe fu eretta con bolla di Papa Pio X il 6 gennaio 1906
ed inaugurata 2 10 giugno dello stesso
anno dal Vicegerente di Roma Mons. Ceppetelli; contava circa 11.500 anime ed
aveva questi confini: da Porta Pia circondava il viale del Policlinico, viale
Villa Torlonia fino a via Nomentana, tagliando la quale rientrava a viale della
Fontana fino a via Ancona, piazza Principe di Napoli per tornare a Porta Pia.
Successivamente sotto la solerte cura del Minelli, la chiesa si abbellì
dell'organo, della balaustra, in metallo, del baldacchino sull'altar maggiore e
del pulpito.
Il tempio fu costruito in stile neo-romanico con reminiscenze bizantine: "a
tre navate con portico, baldacchino sull'altare maggiore, con abside e
matronei".
La statua di S. Giuseppe è dello scultore Magni, l'altare maggiore, il
tabernacolo ed il fonte battesimale sono in stile cosmatesco.
Le pitture e le decorazioni orientaleggianti sono di Eugenio Cisterna che
lavorò anche in altre chiese dell'ordine. Le pitture degli altari laterali sono
di Giuseppe Bravi che ha lasciato orma di se anche in altre chiese della
congregazione; la statua di S. Antonio ed il Crocefisso nella navata di
sinistra, in legno della Val Gardena, sono dello scultore Peristi.
Nel 1936 venne eretta a fianco della chiesa una canonica più ampia a cura
dell'abate Giovenale Pascucci, il cui scopo era quello di richiamarsi almeno in
parte, all'ideale dell'abate Santini, con l'istituirvi la sede della Curia
Generalizia e del Professorio: la guerra però troncò sul nascere questo suo
progetto. Tramontati questi ideali, la chiesa di S. Giuseppe al Nomentano si
avviò all'impegno pastorale.
Fino al 1958 nella canonica di S. Giuseppe ebbero residenza gli abati generali e
fino al 1970 la Curia Generalizia dell'istituto.
La storia dell'attività pastorale della Parrocchia di S. Giuseppe in questi
ottanta anni non è facilmente documentabile purché la storia della via della
salvezza di tante anime che al suo fonte trovano la vita, è scritta solo nel
cuore di Dio: la Sua opera e quella dei suoi umili intermediari non si scrive
con inchiostro e su carta.
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L'edificio è costruito sui ruderi delle Terme di Traiano (resti dei
muri si possono vedere nell'attuale cantina). Sembra che la casa e la chiesa (la
cui facciata è ancora conservata) chiamate di " S. Lucia" o della
" Purificazione", abbiano fatto parte del grande complesso di
proprietà della canonica di S. Pietro in Vincoli prima della soppressione del
1870.
Tale complesso abbracciava, infatti, quasi tutta la zona dell'attuale parco del
Colle Oppio e terreni adiacenti alla via delle Sette Sale.
Durante i lavori di
sistemazione del " nuovo collegio" fu trovata nel giardino davanti
alla casa una iscrizione latina di grande spessore, che ora si trova nell'atrio
della casa. Essa è dedicata a D. Alfonso Puccinelli, ex-abate generale dei
canonici regolari di San Salvatore o renani, il quale nel 1651 restaurò
l'edificio.
Questo, evidentemente, fu riacquistato, dopo la soppressione, dalla canonica di
S. Pietro in Vincoli.
D. Federico Fofi, abate generale dei canonici regolari lateranensi, destinò la
casa di " S. Lucia" o della " Purificazione" a professorio e
fece eseguire (dall'ingegnere Palozzi) vari lavori di adattamento (cucina,
refettorio, biblioteca soprastante). Ma la cosa non ebbe seguito.
D. Carlo Egger, maestro dei professi a S. Pietro in Vincoli (1942-1946) si
preoccupava anche lui del fatto che gli ambienti destinati ai professi in quella
canonica erano insufficienti: si sentiva specialmente la mancanza di uno spazio
per l'attività ricreativa.
Fatto priore di S. Pietro in Vincoli (1946), D. Carlo Egger, riprendendo - coi,
l'approvazione della superiore autorità - il progetto dell'abate generale Fofi,
si adoperò per liberare la casa affittata alle suore Minime del Suffragio, che
vi tenevano una specie di pensione per signore.
Dopo laboriose trattative si riottenne la casa e si eseguirono lavori di
ristrutturazione. Data la scarsezza dei mezzi, i lavori di adattamento
dell'edificio si dovettero limitare allo stretto necessario.
I professi di S. Pietro in Vincoli di quel tempo, con lodevole spirito di
sacrificio, rinunciarono alle proprie vacanze per lavorare come "
manovali".
Finalmente nel 1949 si potè inaugurare il nuovo professorio: il rito fu
presieduto da S.E. Mons. Luigi Traglia, allora Vicegerente di Roma.
Al nuovo collegio fu dato il nome di S. Vittore a ricordo della famosa abbazia
di S. Vittore di Parigi, dove l'ideale canonicale: vita spirituale, liturgica,
pastorale, culturale, ha avuto, in rara sintesi, la sua realizzazione più
perfetta.
Durante vari anni, oltre ai professi lateranensi, vi dimoravano anche studenti
di altre Congregazioni canonicali. Era veramente un collegio internazionale.
Nel 1953 si poterono eseguire lavori di ampliamento (un nuovo piano sopra la
biblioteca) e di ammodernamento.
Non vi è dubbio che la presenza dell'abate Giuseppe Riecciotti e di D. Angelo
Penna, tutti e due insigni studiosi, abbia dato prestigio al collegio.
La Missione Brasiliana
Sono ormai trascorsi più di 50 anni dalla nostra venuta in Brasile:
la prima Missione straniera della Provincia Italiana.
1947 .-Comincia la nostra grande avventura brasiliana in S. Lucia do Piaì, Rio
Grande del Sud. L'Arcivescovo di Porto Alegre affida la parrocchia al Can. D.
Arcangelo Sysk nel mese di luglio. In ottobre arriva il Can. D. Domenico Tonini
per consolidare la nuova fondazione. In seguito ci raggiunge il fratello laico
Giovanni Augusto Becker, D. Rocco Castellano e D. Giuseppe Losciale.
La parrocchia è vastissima. Gli abitanti, in maggior parte contadini, sono di
origine veneta. Oltre alla Chiesa parrocchiale vi sono una ventina di Cappelle e
alcune assai lontane. Il cavallo è l'unico mezzo di locomozione; lavoro duro,
ma ricco di frutti spirituali. Apriamo subito un piccolo seminario di emergenza
con 12 alunni.
1949.- Compera di un terreno di 42 ettari e visita gradita dell'Abate Ricciotti,
che aiuta a pagare la spesa e dà la benedizione alla pietra fondamentale
dell'erigendo seminario canonicale.
1953.- Chiusura del Seminario di S. Lucia per ordine dell'Abate Generale D.
Fernando Urquia. Alcuni Alunni entrarono nei seminari diocesani. Tre diventarono
sacerdoti e uno di questi, nel 1983, è stato eletto Vescovo Ausiliare di Porto
Alegre. Il seminario restò chiuso per otto anni, funzionando come scuola
agricola.
1953.- Dal piccolo terremoto nasce la fondazione di S. Paolo, dove prende
possesso, in nome della Congregazione, della parrocchia di N. Sra dos Remedios
il Can. D. Domenico Tonini insieme a D. Guerrino Ricciotti, fra Giovanni Augusto
Becker e più tardi da D. Giuseppe Losciale. D. Rocco Castellano resta a S.
Lucia come parroco e custode del seminario. Vita difficile in principio.
Parrocchia grande, ma con un certo futuro. In undici anni furono costruite sette
Chiese, fra questa la grande chiesa parrocchiale. In seguito il Cardinale Rossi
dismembrò la parrocchia creando cinque parrocchie indipendenti. Per le
necessità locali fu costruita la scuola e l'asilo infantile. Il numero degli
alunni del corso elementare e dei diversi corsi superiori ogni anno aumenta. In
questo anno (1986) gli alunni sono 4.500.
1961.- E stato riaperto, dopo otto anni, il Seminario di S. Lucia affidato a D. Alfredo Miccinilli giunto dall'Italia.
1971.- Comincia a funzionare la nuova parrocchia N. Sra Aparecida di Villa Piaul, una delle cinque nuove parrocchie, rimasta senza parroco. Primo parroco è nominato il canonico D. Domenico Tonini, che vi rimane nove anni, costruendo diverse Cappelle e la casa parrocchiale con le dipendenze. L'attuale parroco è il can. D. Adone Favrin successore di D. Pasquale Grossi. Oltre a questi due, la Missione brasiliana era stata rinforzata dall'arrivo dall'Italia di D. Mario Bar taccioli e D. Bruno Giuliani. Aiuta anche D. Paolo Novaro.
1974.- È consacrato
sacerdote il nostro primo canonico brasiliano D. Ari Antonio Camello, nipote di
italiani emigranti del Veneto.
1980.- Il 28 febbraio è stato inaugurato solennemente il nuovo seminario canonicale in Caxias do Sul per gli studenti liceali. Terreno grande e costruzione bella e funzionale. La comunità è sotto la direzione del can. D. Alfredo
Miccinilli.
1983.- L'arcivescovo di Curitiba, nello Stato del Paranà, af fida alla Congregazione la parrocchia di S. Michele Ar cangelo: luogo calmo e tranquillo, ma con in progetto la costruzione della nuova Chiesa parrocchiale. Si era resa necessaria questa fondazione per avere un punto di appoggio fra S. Paolo e Caxias do Sul, 1.092 Km. Da S. Paolo a Curitiba sono 400 Kni. Primo parroco il can. D. Domenico Tonini, che vi rimase per tre anni insieme al can. D. Giovanni Schijins. Nel 1986, avendo il parroco compiuto 75 anni, si è dimesso secondo le norme del nuovo Codice di Diritto Canonico trasferendosi a S. Paolo. È stato sostituito da D. Alfredo
Miccinilli.
1986.- È inaugurata in Curitiba, vicino al terreno della parrocchia, la prima parte del nuovo Seminario Lateranense con quattro studenti di filosofia. Il sacrificio non è stato piccolo, ma è grande la speranza di buoni frutti.
1986.- Con la morte del can. olandese D. Daniele Leeuw la Regione Brasiliana si è sentita in dovere, anche per non perdere il lavoro di tanti anni di un confratello, di assumere la responsabilità della parrocchia di S. Josè Operario in Mesquita, Diocesi di Nova Iguagù, Stato di Rio de Janeiro. Formano la nuova comunità il parroco D. Pasquale Grossi e il superiore D. Giuseppe Losciale. Terreno pastoralmente difficile e ambiente caldo materialmente e moralmente. Primo regalo ai due sacerdoti: il Venerdì Santo è sparita l'automobile in dotazione alla parrocchia. L'inizio non è stato molto confortante, ma il Signore ricompenserà con benedizioni il sacrificio dei generosi confratelli.
CAXIAS DO SUL: Seminario Lateranense Rua Joaquim Nabuco, 336 - Bairro Panazzolo 95082 - 090 Cxias do Sul -RS- Tel. 54-2221447
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SANTA LUCIA DO PIAÌ Seminario N. S. da Providencia S.ta Lucia do Piaì 95130 - 000 Caxias do Sul - RS- Tel. 54-2661052 |
CURITIBA: Parr. S. Miguel Rua P. Manoel da Nobrega, 89 (C.P.8.883) 801311 Curitiba - PR- Tel. 41-2461124 |
CURITIBA: Seminario Lateranense Rua Antonio Martins Franco, 563 Bairro Novo Mundo - 81030 -400 Curitiba - PR- Tel.-Fax 41-2482476
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NOVA MESQUITA: Conegos Reg. Lateranenses Rua Hercilia, 48 26235 - 140 Mesquita - RJ- Tel. 21-7963707 7966440
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SAO PAULO: Parroquia N. S. dos Remedios Rua S.ta Erotildes, 483 - Villa dos Remedios 06298 - 060 Osasco - SP - Tel. 11-7078761 |
SAO PAULO: Collegio N. S. dos Remedios Rua S.ta Erotildes, 483 - Villa dos Remedios 06298 - 060 Osasco - SP - Tel. 11-7068810 Fax 11-7078828 |
SAO PAULO: Casa de Acolhida Magnificat Rua Judithe Sales D'Avila, 58 - Jardin d'Avila 06280 - 110 Osasco - SP - Tel. 11-72010645
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