Ricordi dal passato.
Pairing: se ve lo dico che
guasto c’è?
censura: PT
NOTE: i personaggi sono
stati quasi tutti creati dalla Rowling.
Intanto nello studio di Silente i professori erano
radunati e discutevano dei preparativi per la cena
Silente: “ho in mente un bel
discorsetto per questa sera…”
Piton: “che noia…”
Silente: “hai detto qualcosa
Severus?”
Piton: “hm? No nulla…” ma non ha
di meglio da fare quel vecchietto che preparare discorsi? (questi erano i
pensieri di Piton in quel momento)
Tutti lo guardarono come se
volessero rimproverarlo, ma lui sbuffò e si girò a guardare fuori della
finestra infischiandosene altamente
Silente: “quest’anno ci sarà una
novità per alcuni di voi, e una piacevole sorpresa per altri…”
La Cooman era impegnata a
leggere le foglie del the, quando facendo un salto e ridendo istericamente
disse “specialmente per Severus il quale ritroverà qualcosa dal passato per lui
spiacevole, ma quella cosa sarà cambiata… anche lui sarà diverso…io…io quasi
non ti riconosco…ma…” Piton sbraitò infuriato “MA COSA? LA SMETTI DI DIRE SCIOCCHEZZE!
NON VOGLIO ASCOLTARTI!” poi abbassando la voce e continuò “non sai nulla del
mio passato, figuriamoci il futuro...” Così dicendo si rimise a guardare fuori
Cooman: “paura di conoscere?”
Mcgranitt: “BASTA!”
Silente guardo Minerva da
sopra gli occhiali, non l’aveva mai vista così, si stava accingendo a parlare
quando
Severus: “ospiti in arrivo”
Silente si affacciò alla
finestra e sorridendo disse “non è un ospite è la nuova rappresentante del
comitato di disciplina, ve la presenterò a cena…” così dicendo Albus congedò i
suoi colleghi, anche se Piton esitò un attimo perché credeva d’averla già vista
da qualche parte quella persona, ma quando si accorse di essere osservato se ne
andò altezzoso.
La cerimonia d’inizio era
cominciata, ormai lo smistamento era quasi finito, al tavolo degli insegnanti
c’era una nuova presenza ma nessuno tranne Silente sembrava essersene accorto,
come finì la cerimonia il preside cominciò a fare il suo solito discorso “sarò
breve ragazzi…ben venuti alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, come
potete vedere tutti i professori che avete avuto l’anno passato ci sono tutti,
la minaccia di Voldemort è scomparsa per il momento, il professor Piton
assicura che possiamo restare tranquilli, ma state attenti perché non si sa mai…
ah dimenticavo vi presento la nostra nuova rappresentante del comitato disciplinare
Ariel Ben” Piton si senti gelare a quel nome come poteva essere lei? La guardò
bene ma non ne era convinto sino a quando lei non si girò verso di lui e gli
lanciò un’occhiataccia malvagia, tanto malvagia da sconvolgerlo per un istante,
poi lei si rivolse agli alunni “ciao ragazzi, io, come ha appena detto il
vostro caro preside, sono la rappresentante del comitato disciplinare, ogni
giorno sarò in un’aula diversa con una classe diversa, per controllare che le lezioni
si svolgano nei modi, nei tempi e nei luoghi prestabiliti, se avete qualche
curiosità potete venirmela a chiedere direttamente nel mio studio” poi si
rivolse hai professori “alcuni di voi ho avuto il piacere di conoscerli in
altre occasioni, gli altri spero di conoscerli nel corso dell’anno scolastico”
detto questo tornò a sedersi, Silente diede l’avvio alla cena e tutti cominciarono
a mangiare.
Al tavolo dei Grifondoro
Harry: “avete visto lo sguardo di
Piton? Sembrava un baccalà!”
Ron: “secondo me alludeva a lui
quando ha detto che conosceva alcuni dei professori…”
Harry: “gia! Anche secondo me, ma
non deve scorrere buon sangue fra quei due…”
Ron: “mi sta gia simpatica…
dovremo andare nel suo ufficio a chiederle qualcosa, che ne pensi?”
Harry: “buona idea”
Hermione: “ma la finite di
spettegolare vuoi due?”
Ron: “senti chi parla…non dirmi
che non sei curiosa”
Hermione: “che ne dite di andare dopo
cena?”
Ron ed Harry si guardarono
stupiti e dissero “ok”, la cena andò avanti tra sguardi indiscreti che si
posavano su Ariel che ad ognuno di essi rispondeva con un sorriso, mentre
Severus Piton si teneva la testa fra le mani e non sapeva cosa fare, poi la
cena terminò per la gioia di Piton che se ne andò verso la sua stanza, Ariel
fece altrettanto ma durante il suo cammino incontrò, anzi si scontrò con Piton
in persona che sembrava furioso di questo, mentre stava per scatenarsi il caos
totale Harry, Ron e Hermione assistevano muti alla scena
Ariel: “imbecille stai più attento”
Piton: “io più attento? Guardare
dove metti i piedi non è mai stato il tuo forte, diciamoci la verità” disse
acido
Ariel: “devo andare, non ho tempo
da perdere con te ora”
Piton: “e dove? Dal tuo amore
segreto o dal tuo caro…”
Ariel si era girata di
scatto verso il nascondiglio dei tre Grifondoro, e Severus aveva capito che era
meglio non finire la frase, però disse “chi c’è lì dietro?”
Ariel: “nessuno! Non ti
preoccupare”
Piton: “non ti ho mai creduto,
perché dovrei farlo ora?”
Ariel: “perché è giunto il momento
di tapparti la bocca e di andare a dormire”
Piton: “continueremo il discorso in
un altro momento, lontani dai ficcanaso”
Così dicendo Severus Piton
se ne andò sbattendo i piedi, mentre Ariel si diresse verso i ‘ficcanaso’
Ariel: “salve! Cosa ci fate qui voi
tre?”
Ron arrossendo disse
“eravamo qui di passaggio…” ma Hermione come sempre si intromise “vorremo farle
alcune domande” Ariel sorrise “evviva la sincerità! Avete ascoltato molto?”
Harry: “praticamente tutto”
Ariel: “assomigli a tua madre di
carattere, e a tuo padre d’aspetto…”
Harry si irrigidì “come fa
a…” Ariel lo interruppe “ te lo detto assomigli in modo impressionante hai tuoi
genitori” Harry si incupì per un istante poi quando vide il sorriso di Ariel e
la faccia incredula che avevano assunto i suoi amici e si mise a ridere a crepa
pelle prendendo in giro Ron e Hermione, che ora la rincorrevano per il
corridoio
Ariel: “state fermi che se vi vede
‘qualcuno’ potrebbe trovare il modo di espellervi dalla scuola”
Hermione fu la prima a
fermarsi dicendo “tu sei del comitato di disciplina, perché non ci hai tolto
punti o punito in altri modi?” Ron le diede un calcio per farla star zitta ma Ariel
lo bloccò “non farle male! Ha ragione lei, potevo, posso e potrò ma non lo
faccio per il momento, siete stati sinceri, e vi meritate un pò di tregua, ora
andate a letto” Harry si era avvicinato a Ariel e gli tirava la veste per
essere ascoltato cosicché lei si girò
Harry: “mi parla dei miei genitori?
Nessuno me ne ha mai parlato… come li ha conosciuti? Me lo dica” Ariel sembrava
volesse piangere in quel momento infatti fece un respiro profondo prima di
parlare “nessuno te ne ha mai parlato? Neanche Silente?”
Harry: “solo Piton mi ha parlato di
mio padre e non lo a descritto come una brava persona”
Ariel: “quella serpe cosa? Non devi
crederlo Harry, tuo padre era la persona più brava che io conoscessi, a differenza
di chi ti ha detto quelle cattiverie, e poi lui dice sempre il contrario di
quello che pensa”
Harry sembrava essere
contento di quello che aveva detto Ariel, ma non era soddisfatto
Harry: “signora Ben…”
Ariel: “signorina Ben? Fuori dalla
classe chiamami Ariel, parlo anche con voi due”
Harry: “Ariel, vorrei sapere di
più”
Ariel: “prometto che ti racconterò
tutto, ma non ora, correte a letto, veloci!” poi guardo i tre ragazzi sorridendo
e gli fece cenno di andare, loro erano indecisi se ubbidire o meno, ma il buon
senso di Hermione prevalse e andarono a dormire, anche Ariel fece la stessa
cosa.
Ariel era in camera sua e
appena si stese nel letto si addormentò esausta, lo stesso non si direbbe per
Piton che si rigirava nel letto infuriato per il nuovo arrivo, fino a quando
non decise di prendere una pozione sonnina per addormentarsi, e finalmente ci
riuscì.
Il mattino seguente Piton si
svegliò con un mal di testa talmente insopportabile, che pensò di essere
vittima di qualche incantesimo, tuttavia, decise di parlare chiaro con Silente
Silente: “Severus calmati!”
Piton: “io la odio! La prossima
volta che mi capita fra le mani…io…”
Silente: “tu cosa? Pensi che lei non
ti odi dopo tutto quello che è successo?”
Piton ci penso un attimo
prima di rispondere ma quando lo fece, sembrava che nello studio del preside
c’era una vera e propria tempesta “tutto quello che ho fatto lo fatto e basta!
E ne vado fiero!”
Silente: “ti sei chiesto perché in
molti ti odiano e non si fidano di te?”
Severus al sentir
pronunciare quelle parole fece un passo in dietro, come se delle vecchie paure
stessero per tornare, Albus lo guardava in attesa di una risposta ma niente,
dopo qualche minuto di silenzio Piton parlo con più calma “si me lo sono
chiesto, e so anche la risposta, ma lei è come me”
Silente: “e per questo che la odi?”
Piton: “…”
Silente: “non rispondi?”
Piton: “mi dispiace averla
disturbata, ora vado! Ho lezione”
Silente lo sorrise ma in
cambio ottenne solo il solito sguardo acido del professore di pozioni.
Le giornate ad Hogwarts
passavano veloci, e ogni volta che Severus e Ariel si incontravano si
scambiavano solo sguardi pieni di odio, Harry non era ancora riuscito a parlare
con Ariel dei suoi genitori, e ogni volta che ci provava, lei prontamente
spariva o evitava abilmente l’argomento.
Ormai Ariel aveva lavorato
con tutti i professori tranne che con Piton, la sola idea di lavorare con lui
le faceva gelare il sangue, il giorno dopo sarebbe stata proprio nell’aula di pozioni,
ed era un po’ nervosa così decise di fare un giro nel castello, mentre camminava
per i corridoi bui del castello, vide un ombra muoversi nell’oscurità, il
proprietario dell’ombra quando si accorse di essere osservato disse “ciao chi
sei?”
Ariel: “non ci posso credere…sei
davvero tu? Remus?”
“si sono io, ma aspetta un
attimo…tu sei Ariel, quanto tempo” ripose Remus, Ariel era talmente entusiasta
di vederlo che gli saltò al collo abbracciandolo e dicendo “mi sei mancato…cosa
ci fai qui?” “sto facendo la ronda…” rispose lui rispondendo
all’abbraccio, ma qualcosa o meglio qualcuno li interruppe, Severus Piton era
comparso dal nulla dicendo “guarda, guarda, i due AMICI si sono ritrovati
finalmente” Ariel era sull’orlo di una crisi di nervi, ma Lupin sempre con
molta calma disse “salve Severus, facciamo una riunione tra amici?” senza farlo
a posta Ariel e Severus dissero in coro “amici?”
Lupin: “lo sapevo che lo dicevate
insieme”
Severus lo guardò “smettila
di fare i tuoi soliti giochetti, ora ho deciso che vi lascio soli” e se ne andò
con un pizzico di rammarico, Ariel aveva apprezzato il gesto di Remus e gli
aveva dato un bacio sulla guancia e poi era scappata dicendo “è tardi devo andare,
ma non fraintendere” Lupin sorrise e continuò la sua ronda.
Il mattino seguente Ariel si
svegliò contenta, ma quando uscendo dalla sua stanza vide Piton, il suo umore
cambiò, il professore di pozioni si avvicinò con cautela e poi disse “mi segua”
Ariel non entusiasta di questo ma lo fece ugualmente, arrivati sulla soglia della
classe Severus la bloccò “questa è la mia classe, e le regole le faccio io”
Ariel: “ma sei sempre così?”
Piton :“così come?”
Ariel: “lascia stare”
Una volta entrati in classe
la situazione degenerò un pochino, Severus Piton si voltò verso Harry e disse
“vede quel marmocchio Ariel?”
Ariel: “gradirei che mi chiamasse
signorina Ben” sotto lo sguardo stupito di Piton, Harry sorrise, ma purtroppo
per lui il professore se ne accorse “lo vede? SIGNORINA BEN, lui è il peggior
alunno di questa scuola e loro due…”disse Severus indicando Ron e Hermione
“loro sono i suoi due amici, il poveretto e la sapientona” Ariel non sembrava
molto contenta di quello che aveva appena sentito “e così loro sarebbero i peggiori
alunni di Hogwarts?”
Piton: “esattamente”
Ariel: “solo perché lui è il figlio
di James, ed è un Grifondoro? E perché loro sono i suoi amici?!”
Piton non rispose subito a
quella domanda provocatoria, poi però “lo è e basta” Ariel si avvicino a Draco
Malfoy “ciao piccolino, tu chi sei?” Piton intervenne prontamente “lui è Draco”
Ariel: “anche se non lo avevo
chiesto a te va bene lo stesso, sai piccolo assomigli tantissimo a un uomo
chiamato Lucis Malfoy” mentre il professore era visibilmente preoccupato da
quelle parole, Draco rispose “si lo so, è mio padre” Ariel si senti strana in
quel momento poi sorridendo disse al ragazzo “lo conosco bene, e penso che tu
sia come lui, in tutti i sensi…” Malfoy sembrava fiero di se ma…
Ariel: “non esserne fiero”
Draco: “ e perché non dovrei? Mio
padre è molto potente, e se viene a sapere di quello che hai detto…”
Piton: “ purtroppo per te Draco,
tuo padre tremerebbe solo se sentisse il nome della signorina”
Ariel: “non doveva intromettersi”
Piton: “voglio solo fare lezione”
Ariel diede un ultimo
sguardo a Draco, poi fece cenno di continuare la lezione, durante l’ora Harry
non poté fare a meno di parlare con Ron e Hermione
Harry: “Avete visto? Conosce Lucis
Malfoy”
Ron: “gia, non è una cosa bella,
però hai visto come ha trattato Draco?”
Hermione: “nello stesso modo in cui ti
tratta Piton”
Harry: “ è possibile che stesse
cercando di difendermi in qualche modo?”
Hermione: “secondo me voleva far
vedere il modo in cui Piton ti tratta, solo su Malfoy, in questa maniera ha
dato fastidio anche a Piton”
Ron: “Risparmiaci le tue teorie”
Piton: “quali teorie? Volete
mettermi al corrente?”
Ron deglutì e Piton rise di
gusto “20 punti in meno al Grifondoro perché”
Ariel: “perché cosa? Per aver
parlato? Per averti mancato di rispetto tenendoti un segreto nascosto? Perché?”
Piton: “ho capito non gli leverò i
punti, ma solo per tapparti la bocca?
Ariel: “è meglio che taci”
Piton: “se no? Mi fai la bua?”
Una leggera risata si alzò
dalla parte dei Serpeverde, ma fu breve Ariel li fulminò all’istante con uno
sguardo pari a quello di Piton quando era arrabbiato, tutti se ne accorsero
anche lo stesso Piton che continuò “mi hai fatto quasi paura”
Ariel: “preferisci essere sbattuto
fuori a calci nel sedere, o forse, visto le tue doti da serpe vuoi essere trasformato
in borsetta? Gia ti vedo…”
Piton: “mi piacerebbe farti passare
il sorriso dalle labbra”
Ariel: “ci riesci non ti
preoccupare, mi basta guardarti o pensarti perché il sorriso sparisca”
Piton rimase impassibile a
quelle parole, poi disse “facciamo i conti più tardi”
Appena stava per tornare
alla lavagna per scrivere gli ingredienti della pozione, la campanella suonò e
i ragazzi uscirono velocemente, anche Ariel fece lo stesso ma incontrò Harry
che la aspettava
Ariel: “serve qualcosa?”
Harry: “grazie per quello che hai
fatto, ora sarai in un mucchio di guai”
Ariel: “io sono nata nei guai, me
la caverò che poi tu sei anche troppo gentile, pensi che Malfoy per ogni
scenata che ti fa Piton gli dica grazie, io penso che non sia così”
Harry: “ma Piton…”
Ariel: “Piton = furia scatenata?”
Harry: “molto di più, tu non lo
sai”
Ariel: “si che lo so, ti ho detto
non preoccuparti”
Harry: “io vado, ho lezione, ciao
Ariel”
Ariel: “ciao Harry, non
dimenticarti di salutare i tuoi amici da parte mia”
Harry: “lo farò”
Harry andò via lasciando
Ariel da sola, ora doveva tornare a lavoro, per fortuna con qualcun’altro,
guardò il suo orario, doveva andare dalla Cooman,
Ariel: “divinazione, ci mancava
anche questa…da come me la ha descritta Hermione non deve essere simpatica… pazienza”
Ariel era seduta in una
sedia, e ascoltava la Cooman che spiegava come si leggesse il futuro, poi tutto
ad un tratto la professoressa disse “oravi farò vedere come si fa, mi serve un
volontario, chi viene?” ma nessuno rispose Ariel stava per mettersi a ridere
quando
Cooman: “signorina Ben non e che
potrebbe…”
Ariel: “farle da cavia?”
Una leggera risata si levò
nell’aula, ma la Cooman fermò tutto solo con il gesto di una mano, lasciando
Ariel stupita poi
Cooman: “se lei lo definisce farmi
da cavia… intendevo questo”
Ariel: “accetto volentieri”
Cooman: “bene, allora si avvicini,
così possono vedere anche loro”
Ariel: “confesso di essere un po’
preoccupata…”
Cooman: “non è necessario… allora
ragazzi guardate bene, possiamo vedere che… oh…mhmhm…”
Ariel “cosa c’è?”
Cooman: “avrà presto una
discussione, e prenderà una decisione, forse la cambierà, a causa di qualcuno
che rincontrerà, ma non sarà cosa semplice si ritroverà con un complice, in un
tranello cadrà ma lei si rialzerà, qualcuno una mano le tenderà, ma lei
all’inizio non l’accetterà, ma quando il suo ricordo si farà più vivo nella sua
mente, sarà felice di accoglierlo finalmente”
Ariel: “tutto in rima?
Interessante… peccato che non esista persona più scettica di me”
Cooman: “non si preoccupi ne ho
incontrato tante, ma quasi tutte si sono ricredute”
La lezione proseguì
tranquillamente, forse anche troppo… Ariel non aveva nulla da fare, e si stava
annoiando ma finalmente la campanella suonò e usci di corsa, non voleva stare
un attimo di più in quella classe, ora era il momento della pausa pranzo, ma
decise di non andare alla sala grande, mangiò qualcosa al volo e poi uscì a
esplorare i corridoi di Hogwarts, evidentemente anche qualcun altro aveva avuto
la stessa idea (purtroppo), mentre Severus Piton usciva da un passaggio segreto
non fece a meno di sbattere la porta in faccia a Ariel, che appena si riprese
dal colpo non era molto contenta di quello che era appena successo, intanto
Harry aveva il bisogno di parlare con Ariel e l’aveva seguita, ma quando vide
Piton si nascose per paura di dimezzare i punti ai Grifondoro, chissà quanti
gliene avrebbe levati se l’avesse scoperto in giro per i corridoi all’ora di
pranzo? Ma rimase ad ascoltare
Piton: “ben ti sta! Così impari a
stare al posto tuo…”
Ariel: “senti chi parla…tu dovevi
stare più attento, ora spostati”
Piton: “non mi sposto, devo ancora
fartela pagare per quello che è successo in classe, come ti è venuto in mente
di trattare in quel modo un Serpeverde? E per giunta il figlio di Lucis”
Ariel: “ti sta a cuore il
piccolo? Ma ti sei visto come tratti
Harry? D'altronde era il figlio di due tuoi cari amici”
Piton: “amici? Forse tanto tempo
fa, ma non credo… io li detestavo, come detesto il loro caro figlioletto”
Ariel: “è per questo che hai
aiutato Voldemort a eliminarli?”
Piton: “lo sai che non è vero, io
non c’ero il giorno”
Ariel: “però io ti ho trovato lì”
Piton: “io sono arrivato dopo,
volevo avvertirli ma non ho fatto in tempo, proprio come te”
Ariel: “ok… può anche darsi che per
James e Lily tu sia stato preso da un attacco di ragione e avevi deciso di
aiutarli, ma per Meril?”
Piton: “è stato un incidente! Non
credevo che fosse lei, era di spalle”
Ariel: “era una nostra amica… e la
hai uccisa, per giunta senza guardarla in faccio, mostro!”
Piton: “ti sbagli Voldemort l’aveva
trasfigurata, tu non c’eri per dirlo”
Ariel: “lei era in ginocchio io lo
so… potevi fermarti ma eri assetato di potere, lei ti voleva bene… assassino!”
Severus Piton ebbe un scatto
d’ira e prese il braccio della ragazza e gli alzò la manica indicando un tatuaggio
nel braccio, Harry indietreggiò riconobbe subito quel marchio nel braccio della
ragazza, era il marchio nero… come poteva essere? Anche lei una mangiamorte
come Piton?
Poi Piton rise e scotendo il
braccio di Ariel disse “allora? Io un assassino, e questo come lo spieghi? Anche
tu sei stata una seguace del signore oscuro, ambizione? Sete di potere?
Rispondi!”
Ariel: “nessuna di queste cose! E
tu lo sai!” e tirò il braccio verso di lei facendo cedere la presa di Piton”
Piton: “non trovare scuse… tu sei
come me!”
Ariel: “no ti sbagli io non sono
come te!”
Piton: “si! Odi me perché odi te
stessa, per quello che eri, per quello che sei e per quello che sarai, una mangiamorte
al servizio dell’oscurità, solo e soltanto questo”
Ariel: “no ti sbagli… non sono mai
stata al servizio dell’oscurità”
Piton: “no? Allora mi spieghi
perché una Grifondoro della peggior specie si è unita a Voldemort? Potevo
capirlo se eri una Serpeverde”
Ariel ricacciò le lacrime
che presto le sarebbero scese inevitabilmente e si accinse a dire “perché…” ma
fu interrotta da Remus Lupin che a sua volta disse “Severus davvero non te lo
ricordi?” nel frattempo Ariel era andata via in lacrime senza neanche voltarsi,
Remus si avvicinò a Piton che prontamente si girò di spalle, era visibilmente
sconvolto ma Remus non esitò a parlare “lo sai perché lo ha fatto, voleva
salvare i suoi amici, compreso te, è inutile che vi diate le colpe a vicenda
non avete potuto farci niente”
Piton: “lo so Remus, ma ormai e
troppo tardi… ogni giorno ripenso a quella scena orrenda, James, Lily e Meril è
tutta colpa mia…”
Remus: “non è vero”
Piton: “si è vero, potevo aiutarli
invece…invece non ci sono riuscito, e ho addossato tutte le colpe ad Ariel,
proprio come ho cercato di fare oggi… e lei si odia per questo…e odia anche me”
Remus: “non dire così… vedrai che
si sistemerà tutto”
Piton: “non è vero e tu lo sai… ora
va da lei, ha più bisogno di me”
Remus: “ma Severus!”
Piton: “non discutere VAI!”
Remus Lupin guardò Piton e
capì che era meglio lasciarlo solo, e si diresse nella stanza di Ariel, intanto
Harry sconvolto si lasciò cadere a terra, ma poi decise che sarebbe andato a
raccontare tutto quello che aveva sentito ai suoi amici, loro sicuramente gli
avrebbero dato qualche consiglio.
NEI SOTTERRANEI
Severus stava distruggendo
tutto ciò che gli capitava a tiro
Piton: “argh come ha potuto
parlarmi così? Come ho potuto comportarmi cosi? Che odioso che sono stato! Ma
non m’interessa! Devo pensare solo a me stesso, da bravo egoista, io sono un
Serpeverde, ha affermato che sono un mostro e da mostro mi comporterò! Ma che
dico…mi concentrerò sul lavoro, ho deciso!”
Poi si sedette alla sua
scrivania e sprofondò il viso fra le mani…
NELLA STANZA DI ARIEL
Remus: “è permesso?”
Ariel: “no!”
Ma Lupin imperterrito entrò
ugualmente, e vide Ariel nel suo letto che piangeva, lui all’inizio non disse
nulla si sedette nel letto a fianco a lei la tirò su e la abbracciò forte, lei
tra un singhiozzo e l’altro disse “ti ho detto che non era permesso, testone”
Remus la guardò negli occhi
e sorridendo disse “non hai perso il vizio di chiamarmi testone?” così facendo
strappò un sorriso alla ragazza
Remus: “ti ho visto stavi ridendo!”
Ariel: “non è vero…”
Remus: “non essere triste, lo sai
che non lo pensava veramente…”
Ariel: “chi lui? Scherzi? Lo ha
detto con cattiveria glielo ho letto negli occhi”
Remus: “un tempo eravate così
amici”
Ariel: “eravamo due mangiamorte”
Remus: “eravate amici”
Ariel: “può darsi, ma ora non lo
siamo più…”
Remus: “cosa farai ora? Andrai da
Silente e gli racconterai tutto?
Ariel: “si andrò da Silente e gli
darò le mie dimissioni dall’incarico…”
Remus: “cosa? Scherzi? Non puoi!
Non devi! Siamo appena a Dicembre!”
Ariel: “ho deciso ormai… andrò
domani stesso”
Remus: “rimani almeno sino a
capodanno dai…” disse lui facendo gli occhi dolci e sbattendo le palpebre
Ariel: “sei insopportabile, no!”
Remus: “dai… ti pregoooo…”
Ariel “uffa… e va bene, ma domani
andrò da Silente e gli dirò della mia decisione”
Remus: “e cosa gli dirai se ti
chiederà il perché?”
Ariel: “inventerò qualche scusa…”
Remus: “non ci cascherà”
Ariel: “non portare iella, ad ogni
modo sono affari miei”
Remus: “ok…ok… calmati”
Ariel: “ora puoi andare grazie…”
Remus: “mi dispiace che te
n’andrai…proprio ora che ti ho rincontrato”
Ariel: “dispiace anche a me, verrò
a trovarti”
Remus: “va bene…amici per sempre?”
Ariel: “amici!”
E si strinsero in un
abbraccio, Lupin fu invaso dalla voglia di baciare quella ragazza, ma qualcosa
negli occhi di lei lo fermò, facendolo alzare di scatto dicendo “ci vediamo più
tardi ciao” lei ignara di quello che aveva scatenato rispose con un semplice
“ciao” dopo di che Lupin chiuse la porta perdendosi nei corridoi bui.
NELLA SALA COMUNE DEI
GRIFONDORO
Ron: “è terribile! Chi lo avrebbe
immaginato?”
Hermione: “non è terribile! Hai
sentito cosa ha detto Lupin lo hanno fatto per salvare delle vite umane… Harry
devi andare da lei e chiederle spiegazioni”
Harry: “e se Piton non fosse così
terribile? Ha dimostrato di avere un ‘cuore’ in certe occasioni… E se mi
sbagliassi sul conto di Ariel?”
Hermione: “fidati Harry…”
Ron: “ha ragione Hermione, devi
parlarle, devi sapere…”
Harry: “avete ragione… io credo in
Ariel, come credo in Lupin d’altronde dovrebbe essere amica anche di Sirius, e
chi è amico di Sirius è un mio amico… andrò a parlarle”
Ron:
“buona
idea, ma sta attento”
[CONTINUA]