Hermione: “si! Però domani! Guarda l’orologio”

Ron e Harry: “è tardissimo andiamo”

Hermione: “prima di andare io e Ron dobbiamo dirti una cosa”

Ron: “sì ecco… domani è 23 dicembre e dobbiamo partire per tornare alle nostre rispettive famiglie…”

Hermione: “ci dispiace lasciarti solo però…”

Harry: “capisco…non c’e problema”

Ron: “abbiamo chiesto a Silente se potevi venire con noi, ma lui ha detto che saresti stato più utile qui”

Hermione: “sicuramente è preoccupato per te”

Ron: “speriamo che non ti metta a lavorare…”

Hermione: “Ron scherza, non ti preoccupare Harry, passiamo a salutarti domani…”

Tutti: “ciao”

E tutti e tre si diressero verso le loro rispettive stanze.

Ormai era gia mattina e Ariel era nell’ufficio di Silente…

Ariel: “scusi se la ho disturbata ma volevo parlarle”

Silente: “prego siediti, di cosa mi vuoi parlare? Problemi?”

Ariel: “no… ecco vede… ho deciso di dare le dimissioni”

Silente la guardò come un investigatore, e sempre con il sorriso sulle labbra, cominciò ad indagare “le dimissioni?”

Ariel: “esatto”

Silente: “e quando dovresti andartene?”

Ariel: “pensavo… se lei è d’accordo, di rimanere sino alla notte di capodanno”

Silente: “ma non c’è scuola in quel periodo e le vacanze cominciano oggi, domani è la vigilia di natale…”

Ariel: “se disturbo, posso andare anche ora”

Silente: “sta scherzando? Lei rimarrà sino alla notte di capodanno, come previsto, non si sa mai cambi idea e rimanga… chi la convita a restare ancora un pò?”

Ariel: “allora lo ha capito… è stato Remus”

Silente: “è sempre il solito, riesce sempre a convincere le persone a ragionare…”

Ariel: “gia… non so distinguere se è un pregio o un difetto”

Silente: “secondo me dipende dalle occasioni… in questa gli darei una medaglia… ci serve qui lei”

Ariel: “ma se non ho fatto nulla”

Silente: “questo lo dice lei…”

Ariel: “…”

Silente: “mi levi una curiosità, perché da le dimissioni?”

Ariel: “perché ambisco ad altro nella vita”

Il preside sorrise “sei sicura che sia per questo?”

Ariel: “si…”

Silente: “non c’entra Severus?”

Ariel: “no!”

Silente: “io credo di si…”

Ariel: “si ha ragione lei… ho avuto una leggera discussione con lui”

Silente: “leggera?”

Ariel: “ho capito… non era una discussione di quelle che si possono fare tutti i giorni, e in pubblico”

Silente: “ancora quella storia? Lo sapete che non dovete accusarvi a vicenda… avete fatto un errore e ne avete pagato le conseguenze, e inutile continuare a punirvi per questo”

Ariel: “non credo che possa capire”

Silente: “io capisco, essere una mangiamorte non deve essere stato semplice… ma non abbatterti, tu lo hai fatto con uno scopo ben preciso… e per quando riguarda Severus… anche lui aveva i suoi buoni propositi, e quando si accorto di essere uscito dalla sua pista, e tornato sui suoi passi, e guardalo ora, è cambiato credimi”

Ariel: “non credo… e comunque ormai ho preso la mia decisione”

Silente: “va bene… non ti ostacolerò oltre”

Remus: “salve a tutti che succede?”

Silente: “non fare il finto tonto”

Ariel: “gli ho gia detto tutto”

Remus: “ma rimani sino al 31?”

Ariel: “si…”

Silente: “così potrai convincerla a restare”

Ariel: “non ci riuscirà”

Remus: “questo lo dici tu”

Ariel guardò l’orologio e disse “devo andare…arrivederci Albus, ciao Remus” e uscì di corsa

Remus: “hanno avuto una discussione… non so cosa fare…”

Silente: “non ti preoccupare si sistemerà tutto, in un modo o nell’altro”

Remus: “e se si sistemasse nel verso sbagliato?”

Silente: “non ci puoi fare niente”

Remus: “ma…”

Silente: “niente ma! Ora vai…”

Remus: “arrivederci”

Silente salutò con la mano e si girò verso Fanny “come pensi che andrà?… come? Non ci vuoi pensare? Ma che razza di fenice sei? Vuoi un gelato? Ti va un ghiacciolo al limone?”

Fanny: “saaaaa”

Silente: “lo sapevo, tieni, è troppo buono per resistere”

Ariel era andata nella sala comune dei Grifondoro per parlare con Harry, i primi che incontrò furono Ron e Hermione, che oggi stranamente non stavano battibeccando, ma erano in atteggiamento di devozione l’uno verso l’altro

Hermione: “tieni Ron, questo è tuo”

Ron: “no tienilo tu”

Hermione: “ma tu ci tieni tanto”

Ron: “non quanto tengo a te”

Hermione: “Ron ma che dici?”

Ron: “scherzo! Non prendermi sul serio”

Poi si accorsero di Ariel e arrossirono dalla vergogna

Ariel: “vi ho interrotto?”

Hermione: “no!”

Ron: “no! Non ci hai interrotti, mi divertivo a prenderla in giro, come sempre…”

Hermione: “imbecille, questo lo prendo io”

Ron: “no restituiscimelo subito, è mio”

Hermione: “avevi detto che non importava!”

Ariel: “vi rubo qualche secondo, dove è Harry?”

Ron: “arriverà tra poco”

Ariel: “gli dite che gli voglio parlare, domani alle 23:00 nelle scale qua di fronte”

Hermione: “si! Ok! Glielo diremo!”

Poi Ron guardò Hermione che lo capì all’istante e disse “ma tu sei davvero una…” Ariel sbiancò come era possibile che sapessero? Hermione si accorse della reazione di Ariel e disse “oggi torniamo a casa” Ariel si tranquillizzo non era pronta per rispondere a quella domanda

Ariel: “allora vi saluto e vi do gli auguri per il prossimo anno scolastico”

Ron: “ma che dici? C’è né di tempo alla fine dell’anno”

Ariel: “gia hai ragione ho tutto il tempo per darvi gli auguri” rispose Ariel non voleva dirli che se ne sarebbe andata, non aveva il coraggio, e guardando i loro occhi disse “non vi scorderò mai! Buone vacanze ragazzi, ah Hermione, un tempo lo ero”

Hermione: “lo so, ma a me importa solo quello che sei adesso”

Ron: “anche a me”

Ariel: “secondo me a te importa solo quello che importa a Hermione”

Lui arrossi come un peperone mentre Hermione imbarazzata tagliò corto “ci vediamo”

Ariel: “sì ciao” e usci lasciando i due ragazzi soli

Hermione: “almeno sappiamo che è vero quello che ha detto Harry”

Ron: “perché ne dubitavi?”

Hermione: “no! Ma mi sento più tranquilla ora”

Ron: “anche io, comunque era vero quello che a detto la signorina Ben, quello che va bene per te va bene per me”

Hermione: “Ron? Sei tu?”

Harry: “che succede?”

Hermione e Ron sembravano scocciati, era gia la seconda volta che venivano interrotti…Ron sfiorò la mano di Hermione che subito disse a Harry dell’appuntamento con Ariel, Harry era preoccupato ma la voce calda di Hermione lo rassicuro facendo andare in bestia Ron, che allo sguardo dolce di lei si calmò subito, Potter non era certo di aver capito i loro discorsi stani, ma non ci fece caso se non che, dopo che li ebbe salutati e augurato le buone vacanze, loro uscirono mano nella mano… Harry non dormì quella notte, era in preda a pensieri di ogni tipo, Ron Hermione, Ariel Piton i mangiamorte, i suoi genitori, Voldemort… poi vide che Edvige aveva un messaggio nel becco lo prese e lo lesse

Caro Harry

Sono io Sirius, ho saputo da Remus che Ariel e lì con voi a Hogwarts, sono contento che la hai conosciuta, fidati di lei e non permetterle di andare via ,potrebbe costargli tanto, ti avverto ha un odio naturale per Piton (come del resto anche io) ciao stammi bene

Harry era contento di aver ricevuto una lettera dal suo padrino, poi si accorse di un altro messaggio, era di Lupin

Harry, Ariel ha dato le sue dimissioni, ti prego falle cambiare idea

Harry non voleva crederci poi collegò tutto, l’odio per Piton, il litigio, era per questo che aveva dato le sue dimissioni, aveva capito cosa volesse dire Sirius con non permetterle di andare via? Potrebbe costagli tanto? E perché odiava tanto Piton? Dalla discussione aveva capito che un tempo erano amici, Harry voleva fare qualcosa per convincerla a restare ma non sapeva cosa, e così si addormentò finalmente, ma con questi pensieri che lo facevano rigirare nel letto.

Nella camera di Ariel, Remus Lupin cercava di convincere la sua amica a restare…

Remus: “rimani, fallo per chi ti vuole bene”

Ariel: “sono pochi, quelli che mi vogliono bene per quello che sono”

Remus: “allora fallo per me”

Ariel: “per favore…non voglio ferirti”

Remus: “dal giorno della tragedia sei sparita, e non sei più tornata… e ora che sei di nuovo con me te ne vai per la seconda volta”

Ariel: “me ne vado solo dalla scuola, ma starò con te come ai vecchi tempi”

Remus: “gia come ai vecchi tempi, allora ci organizziamo per capodanno”

Ariel: “sì sulla torre sud, nella terrazza… ti ricordi? Ogni anno ci radunavamo tutti lì a festeggiare tu, Sirius, James e Lilian, Meril, io, persino Lucis una volta si era unito a noi”

Remus: “dimentichi qualcuno?”

Ariel: “Severus, ricordo che rimaneva sempre in disparte, e io lo trascinavo al centro della terrazza, per farlo smuovere un po’, ma lui puntualmente mi lanciava qualche incantesimo”

Remus: “sì ma una volta eri riuscita a farlo ballare, mi ricordo che andavate d’accordo”

Ariel: “hai ragione, eravamo inseparabili, mi ricordo che ci prendevano in giro perché nonostante appartenessimo alle due case rivali eravamo sempre insieme, e poi c’eri tu, il mio migliore amico, il mio confidente…”

Remus: “sono felice”

Ariel: “per quale motivo? Vi ho piantato in asso…”

Remus: “sei tornata, migliore di prima”

Ariel: “non è vero…”

Remus: “forse non riesci ad accorgertene, ma è così… levami una curiosità, dove eri tutto questo tempo?”

Ariel abbassò leggermente gli occhi e rispose “non credo che sia un bene che tu lo sappia”

Remus: “non hai appena detto che ero il tuo confidente? Sono il tuo migliore amico, logicamente dopo…” ma Ariel non gli fece finire la frase “ma c’è l’avete con questa storia… sì lo so, tu sei il mio migliore amico ma…” Remus Lupin si avvicinò e gli prese la mano “allora è vero? Sei stata ad…”

Ariel: “non finire la frase, te lo dico io… in tutti questi anni sono stata una spia, ho visto cose orrende, ma poi ho cambiato genere, ho aperto un negozio ma Voldemort lo ha incendiato e per poco non incendiava anche me, l’unico rimedio era trovare un posto al sicuro, e così sono diventata una guardia carceraria in questo modo ho incontrato Sirius, che mi ha aiutato ed eccomi qua, da allora i miei poteri sono aumentati notevolmente ma non abbastanza”

Remus: “non deve essere stata una cosa semplice”

Ariel: “no, specialmente quando mi sono ritrovata a piedi nella foresta del male, a causa di un mangiamorte”

Remus: Nella foresta del male? Ma nessuno è uscito vivo da lì, chi è il pazzo che ha potuto fare una cosa simile?”

Ariel lo guardò, ma appena Lupin stava per dire quel nome Ariel fu prontissima a dire “non lo so, mi dispiace, ma non lo conoscevo” Remus era sospettoso ma lasciò correre la questione “torniamo a noi” disse lui con tono calmo ma deciso “devo dirti alcune cose, la prima riguarda Severus” Ariel alzò gli occhi al cielo ma Remus alzò la voce “lui è cambiato, ha salvato la vita a Harry in varie occasioni”

Ariel: “è sempre uguale”

Remus: “ma cosa è per te uguale?”

Ariel: “uguale è uguale, diverso è non uguale…” precisò con sarcasmo

Remus: “certe volte ti guardo, e mi sembra che in te ci sia una parte della sua freddezza”

Ariel: “non sbagli… o imparato ad essere fredda, è una necessita dei mangiamorte, e anche se ora non lo sono più… quella freddezza e rimasta come linea di difesa” Remus abbasso gi occhi e disse “scusa… non dovevo rievocare il passato” ma Ariel lo prese vicino a se “alcune cose del mio passato sono brutte è vero, ma altre sono belle, guardati, tu hai fatto parte del mio passato e così tutti i miei amici, quelli sono ricordi felici, tutte le giornate passate a litigare con voi, a fare la pace, a studiare e a divertirci, non erano forse giorni felici?”

Remus: “hai ragione, ti darei un bacio”

Ariel scherzosamente gli ricordò “ma non puoi” Remus sorrise “hai ragione, ma non ricordo il perché”

Ariel: “perché siamo amici, anche se…” “Ariel per favore, non rendermi le cose più difficili” la bloccò lui

Ariel: “sei innamorato di qualcuno?”

Remus: “si…ma non ho il coraggio di dichiararmi”

“ma se ti piace tanto perché non gli chiedi se diventa la tua ragazza?” affermò lei

Remus: “è questo il punto, lei non sarà mai la mia ragazza, e innamorata di un altro”

Ariel fece le spallucce, si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla fronte, rimanendo sempre accanto a lui in silenzio, poi sentì il grande orologio di Hogwarts suonare

Remus: “sono gia le 6:00 del mattino?”

Ariel: “si, forse ci siamo addormentati”

Remus: “io vado, chissà cosa pensano se mi vedono uscire da qui”

Ariel: “ma se non ti reggi in piedi… scherzo”

Remus: “mi stai sfidando”

Ariel: “non dirlo neanche per scherzo”

Remus: “pensavo! Allora ciao! A questa sera”

Ariel: “sta sera devo parlare con Harry”

Remus: “ha si! Gli parlerai dei suoi genitori, vero?”

Ariel: “si! E dei loro migliori amici” prima che potesse essere interrotta aggiunse “tutti”

Remus: “so che farai la cosa giusta”

Ariel: “lo spero… ciao”

Remus uscì dalla porta e con la coda dell’occhio poté notare Severus che usciva da una stanza con un pacchetto in mano, Remus si chiese se era il momento di andare a parlare con lui, ma dopo aver ricevuto un ghigno di disgusto da parte del collega, ci rinunciò, sapeva che Severus Piton avrebbe pensato cose strane vedendolo uscire dalla camera di Ariel a quell’ora, si rese conto che poteva essere vittima di qualche equivoco, però tra lui e Ariel non c’era altro che una forte amicizia e purtroppo lui sapeva che non ci sarebbe mai stato altro, quindi decise che era meglio rimandare ad un altro giorno…

Ariel: “signor Silente mi ha fatto chiamare?”

Silente: “chiamami Albus, in ogni caso, sì! La ho fatta chiamare per dirle che gradirei, visto che oggi è la vigilia di natale, averla a cena nella sala grande…”

Ariel: “certo, ma devo dirle una cosa, sta notte dovrei parlare con Harry”

Silente: “ne sono gia al corrente… è per questo motivo che alle 23:00 esatte voi potrete andare a parlare, come avete deciso… ma a mezzanotte sareste pregati di tornare per i festeggiamenti…”

Ariel: “va bene, cercherò di non deluderla”

Silente: “ci conto…”

Ariel si stava alzando ma Silente evidentemente non aveva ancora finito di parlare, perché fece cenno di rimanere e disse “per quanto riguarda, le discussioni tra te e Severus… spero che non c’e ne saranno più!”

Ariel: “non so se posso accontentarla”

Silente: “Ariel, lo chiedo a te perché Severus è un po’ restio ad ascoltarmi”

Ariel: “…”

Silente: “lo prendo come un: d’accordo”

Ariel: “posso andare?”

Silente: “si, credo di aver finito per ora, arrivederci”

Ariel: “arrivederci” fece un cenno con la mano e andò via

Poco dopo nello studio del preside, entrò il professor Piton

Piton: “voleva parlarmi?”

Silente: “se sei qui evidentemente è così”

“avanti parli” disse Piton sedendosi

Silente: “sta sera sarai alla cena della vigilia di natale, e non voglio sentire storie”

Piton: “ma…”

Silente: “cosa ho appena finito di dire?”

Piton: “niente storie, ma guardi che non sono più un bambino”

Silente: “per farti entrare le cose in testa bisogna trattarti da tale”

Piton: “ci sarà anche quella cornacchia?”

Silente: “quella che tu definisci cornacchia, ha un nome, e sì ci sarà anche lei, niente discussioni, intesi?”

Piton demoralizzato: “intesi…”

Silente: “cerca di non essere così…”

Piton (alzando la voce): “così come? Gelido, acido? è la mia natura”

Silente: “va bene… ma vedi di calmarti!”

Piton: “sono calmo”

Silente: “cerca di parlarle, con calma”

Ma Severus sbraitò “cosa? Non mi abbasserò mai a parlare con lei”

Silente: “forse non lo potrai fare mai più”

Piton: “non sono affari miei”

Silente: “se fossi in te non ne sarei così sicuro”

Piton: “ma che dice?”

Silente: “il giorno di capodanno, la tua cara collega sparirà di nuovo”

Piton: “perché?”

Silente: “ha dato le dimissioni”

Piton: “ma non ha motivo”

Silente: “lei dice, che è una sua scelta ma Remus mi ha detto che sicuramente, e perché ha avuto una brutta discussione con una persona… sai chi?”

Piton sorrise “sono stato bravo… finalmente me la tolgo di mezzo”

Silente: “non dire cosi! Non ti dispiace neanche un po’? Non pensi a lei?”

Piton: “non mi dispiace affatto! E poi c’è Lupin che pensa a consolarla”

Silente: “lo sai che non è vero…”

Piton: “a no? E come spiega che...”

Lupin: “che mi hai visto uscire dalla sua camera?”

Silente si ammutolì non voleva crederci ma Lupin lo rassicurò “tra me e lei non c’è assolutamente nulla, tranne che una forte amicizia, mi stava parlando di te, di quando eravate ancora amici, e poi mi ha raccontato quello che ha fatto prima di approdare qui”

Piton: “e cosa a fatto?”

Lupin: “se t’interessa te lo racconto”

Piton: “non sprecare fiato”

Silente: “a me interessa, Severus non muoverti di lì”

E così Lupin raccontò da buon pettegolo quello che aveva sentito da Ariel, compreso l’appuntamento con Harry per parlare dei suoi genitori, Silente dimostrò d'essere contento del comportamento di Lupin ma Piton non era della stessa idea, si alzò di scatto e disse “Remus attento a quello che dici o a quello che fai… non è una minaccia! Ma solo il fatto che lei sia qua… io… non lo so…” e se ne andò lasciando il preside e Lupin stupefatti, Severus pensieroso? Ma dove si era mai visto? Forse non era pensieroso, forse tramava qualcosa… ma chi lo può sapere?

Tutti i professori e i pochi alunni rimasti a Hogwarts, erano agghindati a festa, le decorazioni della sala grande erano a dir poco stupende, Ariel appena entrò rimase stupefatta e prese posto vicino alla Mcgranitt, con la quale cominciò un lungo discorso sul modo di vestirsi dei babbani, ad Ariel non interessava molto visto che lei aveva vissuto nel mondo babbano per un periodo abbastanza lungo, ma per non offendere la collega si mise ad ascoltarla, poco dopo senti la sedia accanto alla sua muoversi, si girò era convintissima che si trattasse di Lupin, il vestito nero molto elegante e il mantello, il tutto rigorosamente potato da un uomo dalla corporatura abbastanza muscolosa le fece capire che non era lui, alzò gli occhi e vide Severus Piton, non seppe se provava disgusto o piacere a vederlo conciato in quella maniera ma un brivido la percorse quando lui disse “è occupato?”

Quasi meccanicamente lei rispose “no” ma appena ebbe finito di dirlo si pentì amaramente di quello che aveva fatto, per fortuna arrivò anche Remus, che si sedette affianco a Piton, Remus si affacciò per vederla in viso, mentre Piton tornava in dietro per permetterglielo “sei incantevole” disse Remus guardando Ariel poi continuò “invidio il tuo vestito, haio!!! Ma che fai?” Severus gli aveva appena dato una gomitata sul fianco dicendo con acidità “non ho intenzione di ascoltare i vostri discorsi… perciò mangiate!” Lupin e Piton si guardavano negli occhi, poi Remus sorrise e alzò il bicchiere, verso Ariel che ricambiò il sorriso e si mise a mangiare, dopo un ora circa Severus si decise a parlare “signorina Ben, vedo che non è cambiata per niente”

Ariel: “signor Piton, non sono in vena di discussioni”

Piton: “lo sapevo, non ha il coraggio di ammettere la verità”

Ariel: “mi illumini”

Piton: “lei è una perdente”

In quel momento scoccarono le 23:00 e Ariel si alzò e sorridendo disse a Remus “ci vediamo a mezzanotte in punto”

Lupin: “torna qui per quell’ora e sii puntuale”

Ariel: scherzosa “vorrà dire che se non sarò qui, manderai i rinforzi”

Poi se ne andò lasciando Piton senza una risposta

Lupin: “deluso?”

Piton: “no, anzi sono contento che ho vinto ancora”

Lupin: “guarda che non si è alzata per evitarti, e solo andata da Harry”

Severus al sentir pronunciare quelle parole fece cadere il calice di vino, che gli si versò su vestito, Piton si alzò furente “******”

 Lupin: “dove vai?”

Piton: “a cambiarmi,vuoi forse venire a farmi compagnia?”

Lupin: “non ci tengo, ma torni?”

Piton: “certo che torno”

E se ne andò anche lui dalla sala grande

Ariel vide Harry seduto nelle scale a testa bassa, quando la alzò le sembrò di vedere James, senza dire nulla si avvicinò e dalla tasca estrasse un album di fotografie, sulla copertina c’era scritto ricordi dal passato Harry la guardò perplesso e poi disse “che cosa è?”

“semplice” disse Ariel aprendolo “è un album di fotografie, qui ci sono ritratti i tuoi genitori e i loro migliori amici”

Ariel cominciò a sfogliare l’album

Ariel: “devi sapere che i tuoi genitori avevano la passione per i viaggi, vedi qui eravamo in vacanza alle Seicelle, un paesaggio magnifico”

Harry: “che vestiti buffi”

Ariel: “si usavano a quel tempo”

Harry: “questi due chi sono? E cosa stanno facendo?”

Ariel: “loro sono Remus Lupin e Sirius Black. Stavano preparando uno scherzo a Severus credo, a sì ecco la foto dove gli tirano le noci di cocco, e questa e dove lui li lega ad una palma, figurati che li ha lasciati 3 giorni lì sopra se non fossimo intervenuti noi sarebbero ancora lì”

Harry: “non sono cambiati per niente, lo sai si divertono ancora a fare scherzi al professor Piton e lui sembra una furia quando li scopre, anche se da la colpa a me”

Ariel: “non ti preoccupare il signor Piton è sempre stato un po’ nervoso, per quando riguarda Sirius e Lupin hanno sempre fatto di testa loro e sempre rigorosamente insieme, erano inseparabili”

Harry: “lo sono ancora” Ariel fece un sorrisetto malizioso che lasciò perplesso Harry

Harry: “perché ridi?”

Ariel “nulla stavo pensando a una cosa”

Harry: “mi sembra di capire che non me la dirai mai… ho guarda Piton come è vestito qui”

Ariel: “hahaha un vestito floreale, questa era un idea di tuo padre, lo vedi e lì in fondo che ride”

Harry: “ma anche lui è coperto di fiori e ha quel vestito ridicolo”

Ariel: “se l’era cercata…”

Harry: “e stato Piton?”

Ariel “no sono stata io lo ammetto”

Harry: “cosa ti aveva fatto”

Ariel: “lo hai visto nella foto”

Harry: “ma lì c’era Piton e basta”

Ariel: “appunto, stavamo giocando alla guerra e Severus ops… il signor Piton era nella mia squadra”

Harry: “che bella”

Ariel: “questa è tua madre il giorno del matrimonio”

Harry: “era bellissima, papà era fortunato”

Ariel: “tua madre oltre che essere bella aveva un carattere splendido”

Harry: “questa è la foto di gruppo? Loro sono sempre Lupin e Sirius, come erano giovani”

Ariel: “e molto carini”

Harry: “sono così affiatati e questi due chi sono? Non sembrano andare molto d’accordo, lei sembra molto preoccupata”
Ariel: “hai ragione, non andavamo molto d’accordo, quella sono io, e lui… lui è Lucis Malfoy, ora capisci perché ero preoccupata?”

Harry: “cosa ci faceva lui al matrimonio dei miei?”
Ariel: “era un’apparente amico”

Harry: “traditore”

Ariel: “calmati”

Harry: “hai ragione non c’è motivo di arrabbiarsi ma questo è Piton e chi è la ragazza accanto a lui”

Ariel si incupì “lei era Meril, era quasi la ragazza di Severus, ma lui le ha voltato le spalle nel momento del bisogno…e…”

Harry: “è disgustoso quello che ha fatto, ma si amavano?”

Ariel: “lei amava lui, era una Serpeverde, si erano conosciuti perché erano della stessa casa, ma lui non ricambiava il suo amore”

Harry: “perché? Cosa le è successo?”

Ariel: “è morta, durante una cerimonia del Signore oscuro”

Harry “e chi la ha uccisa?”

Ariel abbassò la voce “non ha importanza” ma Harry protestava “chi? Dimmelo”

Ariel: “è stato Severus, ma non credo che lo abbia fatto di sua spontanea volontà”

Harry: “quel*******”

Ariel: “non dire così! È stata anche colpa mia, avrei potuto fermarlo”

Harry si attaccò alla spalla di Ariel e cominciò a singhiozzare, Ariel gli mise la mano in viso e cercò di rassicurarlo, poi girò la pagina e vide i suoi genitori affianco a loro c’erano Sirius, Remus, Ariel e Severus, che teneva in braccio un bambino, e lo guardava con dolcezza, Harry non aveva mai visto il suo professore in quella posa e chiese “chi è quel bambino?”

 

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