XXII   DINASTIA

 

 

SHESHONQ  I

OSORKON   II

TAKELOT   I

OSORKON   III

TAKELOT   II

SHESHONQ  III

 

 

 

 

SHESHONQ  I

 

Faraone Sheshonq I

Nomi

Sheshonq, Hedjkheperra-setpenra Shoshenk-meramun

Dinastia

XXII (945-730 a.C.)

Anni di regno

[945-924 a.C.]

Collocazione storica:

Terzo Periodo Intermedio 1080-665 a.C.

Le prime notizie su questo sovrano sono fornite da una lunga iscrizione scoperta ad Abido e composta quando egli non era ancora che "gran capo dei Meshwesh, principe dei principi". Era morto suo padre Nemrat, figlio di una dama di nome Mehetemwaskhe, e Sheshonq si era rivolto al sovrano allora regnante per avere il permesso di istituire ad Abido un grande culto funerario in suo onore.

Sia il re che il "grande dio" (senza dubbio Amon) avevano dato risposta favorevole. E quasi certo che il faraone in questione fosse l'ultimo degli Psusennes , essendo noto che Osorkon II , figlio e successore di Sheshonq, ne sposò la figlia, Makara. A quanto si sa, il nuovo sovrano ebbe numerosi figli, a ciascuno dei quali affidò gli incarichi più atti ad assicurare la continuità del suo regime. Secondo la stele di Harpson, moglie di Sheshonq e madre di Osorkon II fu Karoma, ma altrove essa è definita "Adoratrice del Dio", titolo che si credeva escludesse qualsiasi rapporto coniugale. Un altro figlio di Sheshonq era Iuput, che suo padre nominò gran sacerdote di Amon-Ra a Karnak, rompendo la tradizione ereditaria fino allora osservata. Fu questa una mossa particolarmente abile, perché metteva sotto il controllo diretto del sovrano quell'importantissimo ufficio, e pare che lo stesso sistema sia stato seguito per parecchie generazioni successive.

L'impresa maggiore di Iuput, o meglio di suo padre, fu l'erezione di un vestibolo che conduceva entro il recinto del tempio principale di Karnak, continuando verso occidente il muro meridionale della grande Sala Ipostila. Il Vestibolo di Bubastis, come viene generalmente denominato, era inserito fra il Secondo Pilone e un piccolo tempio di Ramses III in mezzo a un grande cortile anteriore che Sheshonq aveva senza dubbio progettato all'inizio, ma che la morte gli impedì di portare a termine.

A Silsila sulla sponda occidentale un'iscrizione rupestre ricorda l'apertura di una nuova cava di arenaria destinata a fornire la pietra per il cortile progettato e per il Pilone. L'iscrizione porta la data del ventunesimo anno di regno di Sheshonq, l'ultimo secondo Manetone, ma è probabile che i primi lavori, cioè quelli del vestibolo, fossero già stati intrapresi da lungo tempo. Statue di Sheshonq e del suo successore, Osorkon II, sono state trovate a Biblo, probabilmente inviate in dono dai faraoni stessi, e confermano la rinnovata secolare amicizia dell'Egitto con i principi di quella città. 

 

 

OSORKON   II

 

Nomi:   

Osorkon, Sekhemkheperra-setpenra Osorkon-meramun

Dinastia

XXII (945-730 a.C.)

Anni di regno

[924-889 a.C.]

Collocazione storica:

Terzo Periodo Intermedio 1080-665 a.C.

Secondo la stele di Harpson, Osorkon II era figlio di Sheshonq e di Karoma. Statue di Osorkon II e di suo padre Sheshonq, sono state trovate a Biblo, probabilmente inviate in dono dai faraoni stessi, e confermano la rinnovata secolare amicizia dell'Egitto con i principi di quella città. Poco si sa di Osorkon II, tranne che regnò trentasei anni almeno.A questo punto la storia egizia si fa talmente oscura che ben di rado si può discernere un barlume nel succedersi degli avvenimenti. Sta di fatto che il centro d'azione si era spostato nel delta dove il terreno paludoso ha permesso di ricuperare ben pochi monumenti.

Tebe, pur essendo sempre orgogliosa della sua importanza, attraversava un periodo di ristagno politico. A parte autoincensamenti e aridi elenchi genealogici, assai poco si può ricavare dalle verbose epigrafi sulle statue dei dignitari tebani. Preziosi per stabilire gli anni di regno della XXII e della XXIII dinastia sono i livelli del Nilo registrati sul molo di fronte al tempio. Nel Medio Egitto, poco più a nord di Ossirinco, una fortezza con un tempio, dove misero mano Sheshonq I e Osorkon II, pare servisse come una specie di confine o barriera fra il Nord e il Sud del paese.

 

TAKELOT   I

 

Nomi:   

Usimara Takelot

Dinastia

XXII (945-730 a.C.)

Anni di regno

[889-874 a.C.]

Collocazione storica:

Terzo Periodo Intermedio 1080-665 a.C.

Poco si sa di Takelot I, successore di Osorkon II , tranne che regnò forse una quindicina di anni. A questo punto la storia egizia si fa talmente oscura che ben di rado si può discernere un barlume nel succedersi degli avvenimenti. Sta di fatto che il centro d'azione si era spostato nel delta dove il terreno paludoso ha permesso di ricuperare ben pochi monumenti. Tebe, pur essendo sempre orgogliosa della sua importanza, attraversava un periodo di ristagno politico. 

 

OSORKON   III

 

Nomi:   

Osorkon, Usimara-setpenamun Osorkon-meramun

Dinastia

XXII (945-730 a.C.)

Anni di regno

[874-850 a.C.]

Collocazione storica:

Terzo Periodo Intermedio 1080-665 a.C.

Bisogna giungere al regno di Osorkon III perché un tenue bagliore di luce incominci a farsi strada fra le tenebre. La tomba di questo faraone fu scoperta a Tanis, spogliata dei suoi tesori dai ladri, accanto al sarcofago di un gran sacerdote di Amon-Ra, Harnakhti, che sembra fosse suo figlio. Cinquant'anni prima, a Bubastis, era stato riportato alla luce un grande portale di granito decorato di rilievi preziosissimi che illustrano episodi dell'importante festa Sed; questa era stata celebrata nel ventiduesimo anno del regno di Osorkon III, che aveva approfittato dell'occasione per decretare l'esenzione da tutti gli altri servizi delle donne dell'harem del tempio di Amon-Ra e di altri templi delle sue due città. La breve, ma importante iscrizione così si conclude:

Ecco, Sua Maestà cercava un grande atto di devozione da compiere in onore di suo padre Amon-Ra, quando questi proclamò la prima festa Sed per suo figlio che siede sul trono affinché egli potesse far suoi molti grandi di Tebe, la signora dei Nove Archi. Disse il re davanti a suo padre Amon: "Ho esentato Tebe in tutta la sua altezza e in tutta la sua larghezza, perché sia pura e adorna per il suo signore, e non ci siano interferenze da parte degli ispettori della casa reale, e i suoi abitanti siano per sempre esentati nel grande nome del magnifico dio.

Questo passo non si può interpretare altrimenti che come un'ammissione dell'indipendenza di Tebe, fosse questa il riconoscimento di un fatto compiuto o una diplomatica concessione di Osorkon.

 

TAKELOT   II

 

Nomi:   

Hedjkheperra-setpenra Takelot-siese-meramun

Dinastia

XXII (945-730 a.C.)

Anni di regno

[850-825 a.C.]

Collocazione storica:

Terzo Periodo Intermedio 1080-665 a.C.

Sotto questo faraone riprese, seppure in parte, l'attività edilizia ed artistica nei grandi templi egizi. Quel poco che si conosce di Takelot II lo si sa grazie alla storia di suo figlio.

I quattro re succeduti a Sheshonq I non avevano contribuito se non in minima parte alle decorazioni del Vestibolo Bubastide a Karnak, e le pareti vuote erano troppo invitanti perché il gran sacerdote Osorkon figlio di Takelot II non ne approfittasse. I suoi atti pubblici e privati sono ricordati in ben settantasette altissime colonne di geroglifici che costituiscono due distinte iscrizioni. La cronistoria di Osorkon ha inizio nell'undicesimo anno del regno di suo padre. Egli viveva allora a EI-Hiba, privo, secondo il suo racconto, di qualsiasi ambizione. Tuttavia, come governatore dell'Alto Egitto, egli fu presto chiamato a soffocare una rivolta scoppiata a Tebe.

In cammino verso questa città, fece tappa a Khmun (Ermopoli) per rendere omaggio al dio Toth, e ordinò restauri ad alcuni templi in rovina. Il suo arrivo nella capitale meridionale fu salutato con gioia da tutta la popolazione e particolarmente dal clero. Egli non tardò a ristabilire l'ordine, condannando al rogo i colpevoli portati alla sua presenza. Fece reintegrare nelle cariche già ricoperte dai padri i figli degli antichi magnati della città e furono emanati cinque decreti che concedevano benefici di varia natura ai templi di Karnak. Tutto questo fu fatto "per impetrare vita, prosperità e salute" per suo padre Takelot.

Forse si ebbe qui una momentanea sosta nell'antagonismo fra il Nord e il Sud perché l'iscrizione dice che Osorkon visitava Tebe tre volte all'anno, recando con sè navi cariche di offerte votive. Ma nell'anno 15 scoppiarono nuovi disordini, ed egli "si gettò indefessamente nella mischia, come Horo che segue suo padre; passarono anni in cui tutti si derubavano a vicenda, senza che nessuno lo impedisse". Comunque fu alla fine costretto ad ammettere che il solo mezzo per sanare la triste condizione del paese era un atto di conciliazione.

I suoi seguaci approvarono di cuore questa decisione e fu approntata una grande spedizione a Tebe con un numero sterminato di navi recanti offerte di ogni genere per Amon-Ra. Sul muro del Vestibolo Bubastide che reca inciso questo racconto non c'era più posto per narrare il resto della carriera di Osorkon, avendo egli preferito dedicare uno spazio notevole a un lungo elenco delle donazioni da lui fatte fino all'anno 29 del regno di Sheshonq III . Ma questo non segna la sua fine, perché un'altra iscrizione lo descrive come gran sacerdote in un ennesima visita a Tebe insieme al fratello Bekenptah, dopo la sconfitta dei loro nemici. Allora egli doveva aver già passato i settant'anni. I resti di Takelot II furono ritrovati a Tanis in un sarcofago usurpato al Medio Regno insieme ai suoi canopi e a statuine di ushabti.

 

SHESHONQ  III

 

Nomi:   

Sheshonq, Usimara-setpenamun Shoshenk-sibast-meramun

Dinastia

XXII (945-730 a.C.)

Anni di regno

[825-773 a.C.]

Collocazione storica:

Terzo Periodo Intermedio 1080-665 a.C.

Non si conosce l'esatto legame di parentela fra Sheshonq III ed il suo predecessore Takelot II. Si sa solo che il figlio di quest'ultimo, Osorkon, gran sacerdote a Tebe restò in carica almeno sino al ventinovesimo anno di regno di Sheshonq III, il che fa presupporre che non vi furono problemi per la successione.

Verso la fine della dinastia incomincia a essere di vero aiuto il materiale trovato nel Serapeum a Menfi: le iscrizioni che citano la data di nascita e di morte di numerosi tori Api, nonché il numero di anni da essi vissuto. Da queste, per esempio, è stato calcolato che Sheshonq III regnò non meno di cinquantadue anni e fu seguito da un re di nome Pamy ("Il Gatto").

 

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