Antica città conosciuta al tempo dei romani con il nome di Heba. A tutt'oggi è aperto il dibattito sulle presunte origini della stessa, alcuni sostengono sia di origine etrusca, altri storici affermano che sia stata fondata dai romani.
Pianta
dell’area archeologica di Magliano |
Nel
territorio di Magliano, che occupa parte della media valle dell' Albegna,
le tracce più consistenti della presenza etrusca sono costituite dalle
numerose necropoli disseminate sui rilievi circostanti soprattutto in
direzione del guado sul fiume, riferibili probabilmente a piccoli
insediamenti rurali sparsi, piuttosto che ad un unico centro urbano,
probabilmente ancora nell'orbita della metropoli meridionale Vulci. |
Al momento l'unica necropoli visitabile è quella di S. Maria in Borraccia; altre notizie sono reperibili presso il Centro di Documentazione Archeologica, inaugurato nell'estate 1995 a Magliano. Necropoli di S. Maria in Borraccia. La necropoli, scoperta su una collina a Est di Magliano, si data alla fine del VII inizio VI sec.a.C. E' costituita da tombe a camera ipogea, scavate nel calcare bianco naturale, precedute da un dromos (corridoio), di una tipologia nota nella zona e nell'Etruria interna. Le camere sono a pianta quadrangolare con un setto divisorio centrale, e letti funebri laterali intagliati nella pietra. La necropoli nota fin dalla fine dell'Ottocento, è stata scavata solo negli anni' 70 ed ha restituito corredi con abbondante ceramica di produzione etrusca di area centro-settentrionale e meridionale (bucchero, olle d'impasto, ceramica etrusco corinzia), ma anche anfore e ceramica d'importazione greca.
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