NEPI

 

 

Nepi costituiva, assieme alla vicina etrusca Sutri, le cosiddette claustra Etruriae, ossia le "porte d'Etruria". Dopo la conquista di Veio da parte dei Romani (396 a.C.), le truppe di Roma si dirigono alla conquista dell'Italia: Sutri e Nepi sono i primi forti baluardi della coalizione etrusco falisca da abbattere. Nepi viene conquistata da Furio Camillo subito dopo, non senza perdite e, nel 373 a.C. vi viene fondata una colonia latina: diviene così un punto strategico per la conquista dell'Etruria, una vera e propria "spina nel fianco" degli Etruschi. Con la concessione della cittadinanza romana avvenuta nel 90 a.C., entra a far parte della nazione romana, divenendone un municipio. Fondamentale la sua posizione, a controllo della via Amerina, un'importante via che, staccatasi dalla Cassia presso Ad Vacanas, si dirigeva verso la Flaminia, giungendo ad Ameria (oggi Amelia, in provincia di Terni). Nel VI secolo è contesa tra i Goti, che imperversano con diverse iniziative militari in Italia, e i Bizantini del generale Narsete, inviato dall'imperatore Giustiniano a contrastarli (551). Nel 568 inizia l'invasione dei Longobardi in Italia, guidati dal re Alboino: la città viene distrutta. Nell'XI secolo inizia una nuova fase di vita che durerà, ininterrotta, sino ad oggi. Nel XV secolo entra a far parte del Patrimonio Pontificio.

Nepi - Duomo

Il centro falisco, fortemente etruschizzato, e quello medievale sorgevano sulla medesima altura, isolata e difesa da ripide pareti create dall'erosione dei corsi d'acqua nella roccia vulcanica. Le necropoli, non ben studiate, sono ubicate negli immediati dintorni e scavate nel resistente tufo litoide, caratteristica geologica del territorio.

 

Coprono un arco di tempo che va dal VII al I sec. a.C. ed hanno tombe a fossa e a camera con loculi di deposizione nelle pareti. Sono visibili nelle località di Gilastro,Vigna Pentriani, S. Feliziano, La Massa, fosso Cisternella e fosso Cerreto.

 

Museo Civico

 

I reperti di alcune necropoli dei dintorni sono esposti al Museo Civico nell'elegante  Palazzo Comunale progettato in origine dal Vignola e realizzato poi da Antonio da Sangallo. Nepi è circondata da testimonianze etrusche, la più importante è la Necropoli Etrusca del Cerro situata ad ovest dell'abitato che si estende in una vasta zona archeologica, caratterizzata dal tracciato di tre strade antiche, che collegavano Nepi con Sutri, con il Lago di Vico e con le attuali località di Ronciglione e Caprarola. Le tombe si inquadrano in un periodo dalla metà dell' VIII secolo al V secolo a.C.. Il Museo comunque contiene numerose testimonianze di vasellame in bucchero, ceramiche ad impasto del VII e VI secolo a.c., sculture e lapidari romani e vi è una sezione dedicata interamente all'età medievale e rinascimentale.

Su richiesta vengono organizzate visite alle necropoli, alle Catacombe di S. Savinilla (Chiesa di S. Tolomeo) del periodo della Roma repubblicana ed imperiale e al Castello Borgia, di aspetto quattrocentesco, ricostruito dai Borgia sui resti di un precedente maniero feudale. Il Duomo è stato eretto su un tempio pagano, ricostruito nel XII sec. e successivamente ristrutturato nel 1752 e nel 1831 in seguito all'incendio da parte delle truppe francesi. Nella cripta è incorporata la primitiva ara pagana. Notevoli il sarcofago di San Romano, di scuola berniniana, e un trittico quattrocentesco.

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