NORCHIA

            

Il nome etrusco della città non è documentato, ma non doveva discostarsi molto dalla forma Orcla, tramandata dalle forme altomedievali. L'insediamento sorgeva sulla via Clodia ed occupava uno stretto pianoro alla confluenza dei fossi Pile ed Acqualta nel torrente Biedano. Quello di Norchia è un prezioso esempio di tombe etrusche rupestri uniche al mondo; intorno a voi scoprirete migliaia di tombe rupestri dal V al II sec. a.C. "il luogo più e suggestivo nell'intero arco dei cimiteri etruschi" lo definì Gerge Dennis.

Pianta della necropoli di Norchia

Le tombe si dividono in due periodi: l'Arcaico (in un epoca compresa tra il VI e V secolo a.C.) e l'ellenizzante (tra il Iv e il II sec. a.C.).

 

L'unico accesso di comunicazione alla città era utilizzato da una via, identificata con la romana Via Clodia, che attraversava la collina in tutta la sua lunghezza e scavalcava il Biedano con un ponte a tre arcate, oggi distrutto. Per risalire poi in direzione di Tuscania, la via Clodia fu profondamente tagliata nelle pareti tufacee di una località che prende - non a caso - il nome di Cava Buia.

Questo tratto viario, anche se di età romana, costituisce ancora oggi uno dei paesaggi più suggestivi ed incontaminati dell'Etruria meridionale interna.

Il nucleo più antico dell'insediamento etrusco era sulla parte centrale del pianoro ed il suo periodo di maggiore fioritura è datato tra la fine del IV sec. e la metà del II sec. a. C. Il paesaggio attuale del pianoro di Norchia è dominato dai ruderi dell'insediamento medievale, con la Pieve di San Pietro, il castello e la torre di guardia. La fama di Norchia è strettamente legata alle spettacolari necropoli rupestri che la circondano, che mostrano l'esibizione di una ricchezza, legata al ceto sociale dell'aristocrazia agraria, che voleva distinguersi pubblicamente.

     

 

La varietà dei tipi architettonici è vastissima, le tombe a facciata sono in due o tre ordini, disposti su gradoni in parte naturali, in parte costruiti, modificando l'aspetto morfologico delle pendici dei pianori. Segnaliamo la Tomba delle tre teste, la Tomba Prostila, la Tomba Ciarlanti, la Tomba a camino ed il complesso delle Tombe Smurinas, sul fosso Pile. Un altro settore monumentale della necropoli , alle spalle del fondovalle del Biedano è quello che ospita la Tomba Lattanzi, mentre il gruppo delle scenografiche Tombe a Tempio si affaccia sul fosso dell'Acqualta.

 

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