Surge ai mortali per
diverse foci
La lucerna del mondo; ma da quella
Che quattro cerchi giugne con tre
croci,
Con miglior corso e con
migliore
stella
Esce congiunta, e la mondana cera
Più a suo modo tempera e suggella.
Fatto avea di là
mane e di qua sera
Tal foce, e quasi tutto era là
bianco
Quello emisperio, e l'altra parte
nera,
(Par.
I – 37,454)
Il sole
durante l’anno sorge da diversi punti dell’orizzonte a seconda delle
stagioni
ma, nel periodo dell’equinozio di primavera, quando è congiunto
col segno
dell’Ariete, la sua luce ha migliore influenza sugli uomini.
In tale
punto i quattro cerchi (equatore, eclittica, orizzonte, coluro degli
equinozi),
che sono i riferimenti fondamentali della sfera celeste, diventano per
Dante il
simbolo delle quattro Virtù Cardinali; inoltre, intersecandosi
tra loro,
formano tre croci, simbolo per Dante delle tre Virtù Teologali