dante

L’ASTRONOMIA NELLA

COMMEDIA DI DANTE


La S.A.F. è impegnata da anni nella divulgazione culturale. Questo lavoro, articolato in tre conferenze con supporto multimediale, ha lo scopo di facilitare la comprensione di alcuni passi astronomici della Divina Commedia.


inferno
Nell’Inferno Dante utilizza il riferimento alle posizioni degli astri in cielo (ma non nomina mai il sole) per calcolare il passare del tempo.

Il viaggio di Dante si svolge in quell’universo tolemaico che considera la Terra come centro immobile, intorno al quale ruotano astri e pianeti e che, nella sua armoniosa struttura, testimonia la perfezione del Divino Creatore.
Quando Lucifero e gli altri angeli ribelli furono cacciati dal cielo per superbia e precipitati nelle viscere della terra, si creò una voragine.
La Terra, per orrore del contatto con questi esseri si ritrasse e, per mezzo di un cunicolo sotterraneo, emerse nell’emisfero australe. Si creò così un’isola montuosa.

purgatorio
Nel Purgatorio Dante fa ricorso alle posizioni dei corpi celesti anche per descrivere la geografia della Terra allora conosciuta (l’Eumene, disegnata da Tolomeo nel II° secolo d.c.).

In questa II^ cantica Dante riporta correttamente nell’emisfero sud un fenomeno astronomico uguale e contrario a quello osservato nell’emisfero nord.


paradiso
Nel Paradiso gli astri non vengono più utilizzati come misura del tempo, ma i riferimenti astronomici si identificano con i concetti teologici.

In alto, nei cieli, è collocato il Luogo della luce e della beatitudine, che circondala Terra con le orbite dei pianeti e culmina con la perfetta immobilità dell’Empireo.


Qual è l’anno esatto in cui Dante avrebbe collocato il suo viaggio ultraterreno?




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