Già era 'l sole a l'orizzonte giunto
Lo cui meridian cerchio coverchia
Ierusalèm col suo più alto punto;

E la notte, che opposita a lui cerchia,
Uscia di Gange fuor con le Bilance,
Che le caggion di man quando soverchia;

                            (Purg. II – 1,6)

 

Già il Sole era sull’orizzonte occidentale dell’emisfero che ha Gerusalemme sul punto più alto nel meridiano, la notte sorgeva ad oriente nella costellazione della Bilancia, che diventerà invisibile all’equinozio d’autunno quando il Sole, nel suo girovagare fra le stelle, occuperà quella porzione di cielo. Nel Purgatorio, dove si trovano i due poeti, il sole sta sorgendo, è l’alba.

Le terre emerse si trovano tutte nell’emisfero nord, dalle Colonne d’Ercole alla valle del Gange, per un’estensione totale di 180° di longitudine, ed hanno al centro il più esteso dei mari interni: il Mediterraneo. Ma Dante effettua delle variazioni di significato simbolico: colloca Gerusalemme al centro dell’emisfero nord a 32° di latitudine, ed agli antipodi il Purgatorio, sempre a 32° di latitudine, interamente circondato dalle acque dell’Oceano.

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