... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)


Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

 

 
La storia di un….
Mascalzone latino
 

Pino Daniele figlio di uno scaricatore portuale e primo di sei figli, nasce a Napoli il 19 Marzo 1955 e si diploma in ragioneria all'istituto Armando Diaz. È figlio di una Napoli post-dopo guerra, riesce a cogliere subito i problemi che già in quel tempo attanagliavano la città, ne respira i profumi gli odori, gli basta davvero poco per mettere in discussione il suo talento. Già proprio cosi, il talento che Pino ha dentro sia come musicista (autodidatta) che come autore. La prime esperienze Daniele le fa con il gruppo Batracomiomachia dove spiccano nomi di rilievo come R.Zurzolo,E.Avitabile,R.Iermano,poi qualche collaborazione da bassista con i Napoli Centrale. Ma parlavamo del talento di Daniele che ha bisogno di esplodere, come un fiore che sboccia prematuro, ed ecco Pino far spuntare il primo petalo, infatti nel 1977 a soli 22 anni la casa discografica EMI gli pubblica il suo primo e forse storico LP intitolato "Terra Mia" che stranamente non fa tanto rumore ma come sempre sarà il tempo a dare ragione all'artista partenopeo, infatti nell'album di quasi trent'anni fa c'erano brani struggenti come Terra Mia e Napul e', che l'artista ripropone nell'esibizioni live e permettetemelo da napoletano fanno davvero rabbrividire il cuore. Daniele però è un'anima blues e questo lo si evince sin dall'inizio, ma Pino lo vuole testimoniare, allora pronti via, il 1980 è l'anno dell'album "Nero a metà" preceduto dall'omonimo "Pino Daniele" del 1979, dove l'artista riesce a dimostrare a tutto il mondo il suo genio portandosi nell'anima e nel cuore la sua Napoli. Daniele mescola varie culture come il jazz con la sua Tarumblu, una fusion fra tarantella, rumba e blues, non solo, anche i testi scritti si presentano in italiano, inglese e napoletano,risaltando l'ironia, la denuncia e varie tematiche dei brani stessi. Iniziano così le collaborazioni con i big della musica mondiale,nell'81 apre il concerto di Bob Marley allo stadio G. Meazza di Milano, nell'83 si presenta al festival jazz di Montreaux e un anno dopo sempre a Milano in un magico concerto Pino è affiancato da due artisti che si chiamano Bob Dylan e Carlos Santana. Nei primi tre anni di carriera (77-80) Daniele ci propone brani come

 

: Quanno chiove, A me me piace o' blues, Alleria, Musica musica, Je so' pazzo, Je sto vicino a te, Voglio di più, esternando tutti i suoi stati d'animo arrabbiato, felice, stanco di una città che ha bisogno di una svolta e come lui stesso scrisse: "E chiste invece e dà na mano,s' allisciano, se vattono se magnano a città".la sua discografia continua senza tregua, nell'81 pubblica "Vai mo" e nell'82 "Bella 'mbriana", affiancato dai musicisti-amici di sempre come T. De Piscopo, R.Zurzolo, J. Amoroso, R. Iermano, T. Esposito, J. Senese e W. Shorter, il 1984 corona il primo live "Scio" con oltre 100mila persone allo Stadio S. Paolo, nello stesso anno esce "Musicante", nell'85 "Ferryboat", "Bonne soirè" quindi dell'87, un anno dopo pubblica "Schizzechea with love" e chiude gli anni 80 con "Mascalzone latino".Si ripropone nel '91 con l'album "Un uomo in blues", ancora nel '92 con "Sotto o Sole", "Che Dio ti benedica" del '93 è l'anno delle critiche per Pino accusato di essere diventato troppo commerciale, ma gli incassi stroncheranno le accuse sul nascere, infatti, l' artista risponde alla grande registrando nel '93 allo stadio Lamberti di Cava De' Tirreni il secondo live "E sona mo". Daniele inizia un viaggio alla ricerca di nuove culture musicali, avvicinandosi così a quella afro-orientale, esce così nel '95 "Non calpestare i fiori nel deserto" dove sarà accompagnato in tournè da Jovanotti ed E.Ramazzotti, continua il viaggio alla scoperta di nuovi ritmi e melodie, infatti, "Dimmi cosa succede sulla terra", dove Pino si avvale della collaborazione degli Almamegretta e di Giorgia, è il preludio che un anno più tardi con "The Best Of Pino Daniele Yes I Know My Way" lo incoronerà vincitore del Festivalbar con altrettanti dischi d'Oro e di Platino.."Come un gelato all'equatore", è l'album del '99 ancora contestato dalla critica, ma Pino và avanti e nel 2001 esce "Medina" dove collaborano anche i 99 Posse, l'album include il brano "Sara" dedicato a sua figlia nata in quel periodo, Pino inoltre ha anche scritto le colonne sonore di due film del suo grande amico Massimo Troisi. Pino Daniele (forse pochi come lui) ha saputo dare una svolta alla canzone napoletana ponendola all'avanguardia e non lasciandola nella veste classica, l' ha rimodernizzata , ha saputo fare da spole tra classico e moderno, ha scavato nell' anima i brani napoletani che tutto il mondo ci invidia, estrapolando un vinile musicale che resterà nella storia della canzone italiana e napoletana, lasciandoci esterrefatti con i suoi pezzi ma soprattutto con la sua espressione… Quanta strada ha fatto questo piccolo e saggio scugnizzo, è proprio il caso di concludere con un grazie al Mascalzone latino che ancora oggi rappresenta la nostra Napoli in tutto il mondo.
Stefano Androne