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Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

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L' U.E. IN CERCA D' IDENTITA'
 

 

  Nel maggio 1999 entra in vigore il Trattato di Amsterdam, la nuova legge fondamentale dell'U.E. che va integrato con il Trattato Di Maastricht ( 1993 ). Tra i punti principali di questo accordo vi è il conferimento di maggiori poteri al Parlamento Europeo su alcuni settori come i trasporti, lo sviluppo delle relazioni economiche dei Paesi membri e la presenza di un Ministro degli Esteri che rappresenterà I 'U .E. nelle sedi intemazionali. Le questioni più importanti dibattute anche per tutto il 2000 sono state: il processo di allargamento dell'U.E. che prevede nel corso dei prossimi anni entro il 2003 l'ingresso di altri Stati come Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Estonia, Cipro, Lettonia, Slovacchia, Lituania, Romania, Turchia; la politica estera e la politica di Difesa comune Europea (PESC); le riforme economiche l'analisi del peso dell'U.E. sull'economia mondiale; l'emergenza "mucca pazza" ovvero la diffusione dell'encefalopatia spongiforme bovina; la questione dei cibi transgenici, soprattutto dopo l'approvazione della direttiva che permette di coltivare gli OGM (organismi geneticamente modificati), e la Costituzione della Carta dei Diritti Fondamentali sottoscritta durante il vertice di Nizza del 7 dicembre 2000. La Carta riunisce in un unico testo i diritti civili, politici, economici, e sociali dei cittadini europei e di tutte le persone che vivono sul territorio dell'U.E. e si fonda sui diritti, sulle libertà fondamentali riconosciute dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, sulle tradizioni costituzionali degli stati membri dell'U.E., sulla Carta Sociale Europea del Consiglio d'Europa e sulla Carta Comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori e su altre convenzioni internazionali. Per quanto riguarda l'unione economica un altro passo rilevante è costituito dalla creazione della Banca Centrale Europea e dall'entrata in vigore dell'Euro, la moneta unica che ha corso legale dall' 1 gennaio 2002 in dodici paesi europei anche in Kosovo,

Montenegro, Macedonia, Vaticano, San Marino, Principato di Monaco e Andorra. Per poter partecipare alla nuova politica economica i singoli Paesi hanno dovuto compiere significativi sforzi e sacrifici, riducendo ad esempio, i deficit pubblici. Dopo secoli di storia, con l'avvento della moneta unica l'Europa vive un momento epocale, dove milioni di cittadini fraternizzano sotto un unico simbolo: la bandiera azzurra con 12 stelle e cominciano a sentirsi sempre più vicini e uniti con l'utilizzo di un'unica moneta, I' EURO. Il 1 gennaio del 2002 I' EURO ha consacrato la coesione come uno dei pilastri per modellare la costruzione europea, dando l'autorità di risolvere le grandi crisi mondiali. Non c'è bisogno solo di una moneta sia in senso economico sia monetario ma è necessaria anche I'armonizzazione politica per affiontare con successo le sfide di questo secolo soprattutto nel mondo di oggi quello "globalizzato". I cittadini europei devono sapere che I' EURO cambierà gli equilibri finanziari mondiali, interesserà i mercati di cambio rafforzando le possibilità della moneta europea di fronte al dollaro e allo yen. Questo significa che avremo a disposizione uno strumento più forte, più consono alle dimensioni dell'economia europea per bilanciare 10 strapotere economico americano. L'EURO è sia un elemento essenziale nel processo della costruzione europea sia il risultato di un processo segnato dallo sviluppo del mercato interno senza frontiere, che ha imposto una politica economica e monetaria coerenti. Per il suo sviluppo futuro l'Europa deve costruire un potere rilevante in democrazie locali solide e diverse sia in ambito esterno(nei confronti del resto del mondo) sia in ambito interno(nei confronti degli stessi Paesi che compongono l'Unione Europea).
Fatta l'Europa della moneta ora facciamo l'Europa delle persone.

Biagio Naddeo