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Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

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MEDIO ORIENTE
Storia di una guerra per lo stato della pace

 

 

 

Guerra, sangue, morte, distruzione, terrore: sono ormai queste le parole d'ordine del Medio Oriente. Il conflitto e l'odio tra Arabi e palestinesi guidati dai loro leader Sharon e Arafat ha però origini lontane. La questione palestinese, infatti, è in sostanza un conflitto per il possesso di un territorio di 26.500 km. Fin dal 1920 la convivenza tra le due popolazioni non fu pacifica, ma la situazione crollò nel 1945/47 quando il conflitto toccò due interessi entrambi difficili e sanguinosi: da una parte il "sionismo", l'aspirazione degli ebrei ad avere uno stato proprio, dall'altra il diritto dei palestinesi a conservare la propria terra. Risale poi al 1947 la cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso, la decisione cioè dell'ONU di spartire e dividere la TERRA SANTA fra uno stato ebraico e uno arabo. Da allora si sono susseguiti una serie di eventi: dalla guerra dei sei giorni, alla lotte armate, dagli accordi di Camp David all'intifadah, dall'assassinio di Sadat al movimento di Hamas; che hanno portato inevitabilmente la Palestina nel baratro oscuro e profondo della guerra. Da quel momomento l'escalation di violenza non si è più fermata. I bollettini di morte vengono aggiornati continuamente, susseguiti da rivendicazioni, minacce e intermediazioni. Il terrore prevale e predomina nella vita quotidiana; terrore negli autobus, nelle scuole e per le città, oscurate e intimidite da kamikaze, da uomini e donne senza rispetto per la vita degli altri e per la propria, accecati dalle proprie idee e dalla seta di vendetta e prevaricazione. A nulla sono serviti i


tentativi di mediazione degli Stati Uniti e dell'Onu, scambi di accuse e scontri sanguinosi, infatti minacciano seriamente gli sforzi del processo di pace. Palestinesi e Israeliani si accusano a vicenda in un ping-pong di violenza e attentati sullo sfondo della Palestina: terra sacra delle religioni monoteiste, crocevia di popoli e culture. Se da un lato per gli israeliani è una guerra intrapresa per una pulizia dal terrorismo e dall'altro lato i palestinesi lottano per una rivendicazione della propria terra molti dubbi sorgono riguardo alla questione Medio Oriente.
Quali sono i veri intrecci che si nascondono alle spalle di questo conflitto? Chi manovra i soliti fili del terrore? Chi dirige il sanguinoso teatro di morte? Quali sono i veri interessi politici ed economici che strisciano nelle viscere della guerra? Troppi di questi dubbi sono ancora oggi un tabù e le migliaia di vittime lo testimoniano allargando questo groviglio di problemi e rivendicazioni che è il Medio Oriente.
Una cosa è sicura, se un accordo mai verrà, non verrà di certo dai continui scontri sanguinosi, non verrà dall' odio e dalle discriminazioni, non verrà dai finti "Cessate il fuoco!" e dagli ultimatum, verrà solo e soltanto se si accetteranno le diversità, utilizzandole come strumento di crescita culturale e non come causa di conflitti e scontri,una pace verrà solo se si capirà che questa è "Una guerra assurda per lo stato della pace"

Nancy Di Falco