-Wandré DAVOLI 1961 -CIMAR STRATO
-La mitica VERDE -Novantasette (MIA!)
-Gibson 335 PRO 1979 -Strato American Standard 1996
-Yamaha FG411FGE -LE TRE SORELLE.

Nel 1997 ho avuto la splendida idea di costruirmi una chitarra. Si, di costruirmela, come aveva fatto qualche mese prima l'amico Teo. Innanzi tutto volevo una chitarra leggere con le sonorità dei una Les Paul Special, con due bei PAF, ma con la forma di una Double Cutaway, ma soprattutto molto maneggievole...insomma un'utopia. Il risultato?! Molto buono a mio parere. Sono contento di ciò che sono riuscito a realizzare ma...alcune cosine. Il corpo è una tavola di mogono stagionato ed essicato; la ricerca del legno è stata abbastanza difficile, considerando il fatto che il mogano stagionato non è facile da trovare. Perchè il mogano? Bhè le Les Paul sono quasi tutte in Mogano...quindi. Ricalcata la forma dela Double Cutaway, ho tagliato la tavola, ho fatto fare lo scasso per il manico e l'ho fatta piallare. Errore N.1 L'ho fatta piallare un pochino troppo e l'altezza di 3,5 cm è un pò poco, sia per il suono sia per il bilanciamento della chitarra stessa. Infatti è leggermente sbilanciata verso il manico, e questo è forse il difetto più grande.

Il manico doveva essere veloce e resistente. La scelta è andata su Warmoth( www.warmoth.com ) in acero canadese e tastiera in ebano. Veramente comodo. Eccezionale...E' forse il componente di cui sono più contento. Il manico è avvitato, come le Fender ed anche questo influirà sul suono. Le meccaniche sono delle normalissime Goto considerando il fatto che volevo un ponte fisso per evitare problemi di accordatura (...e di scordatura). Il ponte è un Wilkinson, a sellette indipendenti con le corde che trapassano il corpo e si fissano sul retro.
I pick-up. Un Gibson PAF Classic 57, ed un Epiphone PAF. Il primo non è proprio caldo come immaginavo, ha un suono molto..."classic". Forse era meglio qualcosa di più aggressivo, ma si sente che è un ottimo Pick-Up. Non si può dire del''Epiphone, dignitoso, ma decisamente non al livello del primo. Prima o poi dovrò cambiarlo.I pick up sono comandati da due controlli di volume, uno per Pick-Up, e da un selettore. Tutto molto semplice. Il problema è stato realizzare gli scavi per i cavi, interni alla tavola che, a differenza di tutte le altre chitarre in commercio non è divisa in due parti incollate o ricoperta da una mascherina. Con un pò di ingegno...dell'amico TEO...tutto risolto. Per concludere...la piastra posteriore dove si attacca il manico è incisa con una mia caricatura fatta...con la punta di un compasso, e sulla paletta, nella copertura per il Trussroad, una moneta da 100 lire riporta la data di fabbricazione.
La finitura della cassa è in gommalacca...esatto come i mobili...ogni tanto devo darle la cera, ma credetemi ne vale la pena. La tavola ha venature molto belle ed era un peccato coprirle con vernici che magari, se non ben scelte, condizionavano anche il suono. Il suono?... Assomiglia molto ad una Telecaster col PAF, come la Telecaster Custum del 1971 solo un pò più caldo.Il motivo? Bhè il manico avvitato e di acero crea un suono tipicamente Fender, mentre la tastiera in Ebano, legno durissimo, rende ancora più freddo il suono.
A compensare il tutto vi sono il corpo in mogano e i pick-up, tipicamente Gibson. Il cocktail crea un suono molto bello, piacevole e molto versatile, nonostante la mancanza dei regolatori di tono. Il manico e la versatilità nel suonare è davvero strabiliante. I difetti? Come detto è un pò sbilanciata, e il pick-up Epiphone. La liuteria è miracolasamente ben bilanciata, l'accordatura è ottimale...insomma sono prorpio contento.