Le opere del superuomo in D'Annunzio

 

I romanzi del superuomo

 

 


Le Laudi

 

 

Maia (1902)

Elettra (1903)

Alcyone (1903)

1. Lo scambio fra naturale e umano

Al cospetto degli uomini il superuomo rivendica un'identità superiore, davanti alla natura, invece, rivela la capacità di fondersi in essa, di perdere la propria identità per assumere quella del paesaggio circostante (Luperini parla di «vegetalizzazione dell'umano»). Più in generale nella poesia c'è la capacità di entrare in contatto diretto con la natura, di vivere le sue misteriose leggi fino a raggiungere la chiave dei suoi segreti.

 

2. La riattualizzazione del mito

Si deve restituire alla natura la sua originaria vitalità, distrutta dalla civiltà: strumento è il mito. D'Annunzio da una parte recupera i miti classici, dall'altra si immerge personalmente nella natura in termini mitici, con ciò riattualizzandoli.

 

3. L'esaltazione della parola, dell'arte e della figura del poeta

La parola poetica consente di stabilire un nuovo contatto tra autenticità interiore dell'io e la rivelazione naturale. Il poeta è quindi sacerdote, capace di accedere alla sfera privilegiata dei significati.

 


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