Il Positivismo

 

Se l'idealismo criticava e teneva in subordine le scienze, il positivismo, nato in Francia e poi diffusosi in tutta Europa nel secondo Ottocento, seguì esattamente la via contraria. Per molti aspetti infatti esso è infatti una diretta prosecuzione del pensiero illuministico, come è evidente in Saint-Simon (1760 - 1825) e nel suo allievo Auguste Comte (1798 - 1857).

 

Il positivismo vuole servirsi del continuo progresso delle conoscenze scientifiche per giungere ad una comprensione rigorosa dell'uomo e della sua vita storico-sociale. La razionalità scientifica viene perciò assunta come unica paradigma, criterio e modello del sapere. Ciò perché il sapere scientifico - dicono i positivisti - si basa sui fatti (in questo senso è 'positivo') e non su intuizioni irrazionali e arbitrarie o su vaghe e confuse idee metafisiche.

L'avvento della mentalità scientifica porta ad un'umanità compiutamente storica, capace di affrontare e risolvere razionalmente i suoi problemi. Questa soluzione diviene possibile in quanto la scienza abbandona la chimerica ricerca del perché dell'esistenza delle cose, e si chiede invece, più concretamente e positivamente, come esse sono e quali ne siano le leggi di comportamento.

 

Il positivismo punta a ridurre a leggi i comportamenti umani, ed è per questo motivo che Comte è considerato il fondatore della sociologia, cioè la scienza della società. In realtà Comte non riuscì a sganciarsi da una visione romantica e misticheggiante: alla sociologia affida il compito di realizzare la felicità sulla terra, poiché unica scienza capace di eliminare per sempre i conflitti sociali e le guerre tra i popoli.

 

Influenza del positivismo sull'arte

 

Il positivismo incide notevolmente sulla produzione letteraria e figurativa contemporanea orientandola verso una rappresentazione che metta a fuoco il 'vero', la realtà non mistificata, la precisione 'scientifica' di ogni dato e situazione.

Le modalità con le quali vengono rappresentate la dinamica delle classi sociali, la famiglia, gli aspetti della vita associata nella narrativa (da Capuana a Verga, da Zola a De Roberto), nel teatro e nella pittura (da Courbet ai macchiaioli) traggono origine dall'ideologia positivistica.

Forti le influenze anche nel campo della critica letteraria: la genesi e la fisionomia dell'opera d'arte vennero messe in relazione con la razza, l'ambiente, il contesto storico in un modo un po' troppo meccanico e deterministico, come poi - in non pochi casi - farà lo storicismo novecentesco.

 


Home Home del Verismo