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Articolo del direttore del penitenziario di Liesche del 21 Marzo 1937 sui testimoni di Geova
"Gli Studenti Biblici nell'esecuzione della Pena"

Articolo della rivista "Der Deutsche Justizbeamte" (Il funzionario dell’ordine giudiziario tedesco), Berlino, edizione del 21 marzo 1937. Con il titolo "Gli Studenti Biblici nell’esecuzione della pena", del direttore del penitenziario di Liesche, dice quanto segue:

"Quali favole raccapriccianti l’Associazione degli Studenti Biblici Internazionali cerchi intenzionalmente di divulgare sulla Germania e sul nostro Führer ce lo mostra una risoluzione che il Congresso mitteleuropeo dei Testimoni di Geova a Lucerna adottò durante le sessioni del 4-7 settembre 1936 e che esortò tutte le persone benintenzionate a prendere atto che i Testimoni di Geova in Germania, Austria e altrove vengono crudelmente perseguitati, puniti con il carcere e seviziati in modo diabolico e alcuni di loro uccisi. Il governo di Hitler ha inflitto ai veri cristiani ogni sorta di punizioni crudeli e continua a fare questo…"

"I Testimoni di Geova ci tengono molto quando sono trasferiti in prigione, a ricevere la Bibbia, affinché possano continuare a perseguire il loro atteggiamento antinazionale attraverso passi della Bibbia composti in modo sistematico e se possibile trasmetterlo ad altri occupanti della prigione. Deve essere compito delle autorità penali impedire che lo studio della Bibbia conduca a disegni che possono venire impiegati in modo pericoloso per la sicurezza dello Stato. È quindi lasciato a debita discrezione delle autorità penali come impedirlo; la cosa più importante è che lo impediscano."

"Il paragrafo 112, comma 5, del regolamento di servizio e di pena dice: "Ai detenuti cristiani vengono dati i libri di preghiera e di cantici introdotti dalle autorità ecclesiastiche: i prigionieri evangelici ricevono ulteriormente un Nuovo Testamento con Salmi, i prigionieri cattolici, il Catechismo diocesano e un Nuovo Testamento o la Sacra Scrittura. I prigionieri ebrei ricevono un libro di preghiere." Queste disposizioni non valgono però per gli Zelanti Studenti Biblici come detenuti…".

Poiché secondo il paragrafo 112 del Codice di Procedura Penale lo scopo della custodia preventiva consiste anche nell’impedire nuove azioni punibili del detenuto, sarebbe evidentemente in contraddizione con lo scopo della reclusione consegnare al prigioniero in custodia preventivi quei libri (Bibbia e Nuovo Testamento) da cui possono trarre ininterrottamente nuovo alimento e incoraggiamento per la loro appartenenza interiore alla loro setta privata e per l’atteggiamento antinazionale di questa. Il giudizio competente disporrà dunque, su proposta adeguatamente fondata del direttore del penitenziario in questione, secondo il regolamento, la negazione dell’intera Bibbia agli Zelanti Studenti Biblici… Da questo si può vedere che sono dati sufficienti pretesti per negare agli Zelanti Studenti Biblici detenuti i libri religiosi (Bibbia e Nuovo Testamento) da loro richiesti se si tenta solo di applicare in modo corretto i paragrafi in questione e se questi libri vengono utilizzati in modo indebito solo per i loro intenti antinazionali."

"All’autorità esecutrice della pena è data in ogni caso la possibilità di agire sotto il punto di vista che si tratta di prigionieri quasi tutti "Testimoni di Geova" che sono da considerare come fanatici delle loro idee e che si definiscono martiri. Di questi sono pochi quelli che pervengono al discernimento attraverso l’espiazione della pena."

Fonte: Lettera aperta al popolo tedesco. Dicembre 1937

 

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