FRANCESCO GIOVANNUCCI
Via S. Maria Antica, 1 37121 VERONA
Ci sono due quartieri di Verona, Campagnola e
Valdonega, sorti nel secolo scorso, che i nostri padri vollero dedicare, nella
toponomastica, al Risorgimento ed in modo particolare all’epopea garibaldina.
Ricordiamo
in Campagnola-Borgo Trento: via dei Mille, viale Nino Bixio, via Anita
Garibaldi, via Bezzecca, via Caprera, via Mameli; ed in Valdonega: via Nievo,
via Quarto, via Mentana, via Pilo, via Marsala. A chiunque conosca un poco di
storia patria ogni toponimo ricorda un fatto glorioso o un grande patriota.
Dalla città vecchia si accedeva e si accede ai due quartieri attraverso via
Garibaldi e ponte Garibaldi.
Abbiamo
appreso dalla stampa che una delibera della Giunta comunale ha deciso di
dimezzare via Nievo per dedicarne una parte a tale Escrivà, uno spagnolo del
novecento, che nulla ha a che fare con il Risorgimento e con l’epopea
garibaldina. Anzi, se fosse vissuto allora ed in Italia, si sarebbe schierato
probabilmente dall’altra parte.
Ippolito
Nievo è stato un grande veneto che ha onorato la Patria nelle lettere e
nell’attività risorgimentale. Il naufragio del vapore Ercole gli stroncò la
vita a trent’anni il 5 marzo 1861. Ora amministratori immemori vogliono
recidere la via a lui dedicata.
Che
cosa c’entra Escrivà con la nostra storia risorgimentale? Niente. Ed allora,
perché? Perché questa mostruosità toponomastica? Perché si cede alle
pressioni della lobby opusdeistica? Escrivà, infatti, è stato il fondatore
dell’Opus Dei ed all’angolo tra via Nievo e via Tirapelle c’è la
residenza universitaria femminile Clivia della Fondazione Rui, cioè dell’Opus
Dei. Via Nievo non sarebbe più l’accesso al quartiere di Valdonega, ma il
primo tratto diventerebbe via Escrivà, trionfale accesso ad un’istituzione
privata e clericale.
I
sottoscritti cittadini, Signor Prefetto, fanno appello a Lei perché sia evitato
tale scempio toponomastico, che offende la nostra storia risorgimentale.
Il
Coordinatore del Circolo UAAR di Verona
(Prof. Silvio Manzati)