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RATING: NC17
per descrizione grafica di rapporti sessuali SPOILER: V Serie di BtVS e II Serie di ATS. DEDICA: a chi ode solo il silenzio intorno a se stesso. Spesso siamo noi che, chiusi nel nostro dolore, non sappiamo ascoltare. La vita ci offre molto, ma siamo noi che dobbiamo essere pronti ad afferrare i suoi doni. |
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Capitolo XI
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Il Dono
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Amore
mio, la situazione è più grave di quello che pensavamo. Angelus è deciso a distruggerti e questa notte, per poco, non ha raggiunto il suo scopo. Ha preso il tuo corpo e bevuto il tuo sangue. Non riesco a descriverti lorrore, la paura e il dolore che ho provato assistendo a tutto questo senza avere la possibilità di intervenire, proteggerti, salvarti da quel mostro. E stato terribile e non so se potrei resistere ancora ad unesperienza simile, senza perdere la ragione. Assistendo impotente, al vostro incontro, ho cercato di ricordare i nostri discorsi, le tue parole, i mille modi in cui mi hai dimostrato il tuo amore. Volevo comprendere, capire, per riuscire ad accettare quello che tu evidentemente provi per il mostro che vive dentro di me. Non ci sono riuscito e questo mi fa paura. Nessuno conosce Angelus meglio di me. Nessuno lo odia più di me. Ha usato il mio corpo, per compiere le azioni più immonde e ha tormentato la mia mente con i pensieri più turpi per un'eternità. Non ha lasciato intatti neppure i miei sogni. Mentre la mia anima mi tortura con i rimorsi per il male fatto, lui non cessa di istigarmi a cedere ai miei istinti peggiori. Io so bene quello che è capace di fare e provo orrore allidea di quello che ti ha fatto. Questa notte ho visto il desiderio nei tuoi occhi, desiderio per Lui, ho sentito sulle mie labbra il sapore del piacere che Lui ti ha dato, nella mia mente risuonano ancora i gemiti e i sospiri che ti sono sfuggiti dalle labbra fra le sue braccia. Tu lo volevi, lo desideravi, forse più di quanto tu abbia mai desiderato me. Non riesco a dimenticare la tua voce, che gli ordina, sicura, di prendere la tua preziosa vita. Ti sei consegnata a lui, di tua volontà, hai posto la tua vita nelle sue mani. Non so perché lo hai fatto, quale ragionamento, o quale istinto, abbiano potuto indurre la Cacciatrice a farsi mordere da un vampiro. Non hai lottato, non glielo hai neppure permesso: glielo hai ordinato! Lui non ti ha ucciso, ma credimi, la morte non è la peggiore delle crudeltà di cui quel essere, partorito dallInferno è capace. Non tutto di lui mi è chiaro. La mia anima umana si rifiuta di penetrare nei meandri più oscuri del suo spirito. Anche se li raggiungesse non credo che neppure dopo secoli riuscirebbe ad assimilare le immonde oscenità che vi troverebbe. Non posso perciò dire come abbia fatto a sconvolgere così la tua natura. La sola cosa di cui sono sicuro è che lui costituisce per te un pericolo più grande di quanto supponessi. Sono geloso, è vero. La ragione mi dice che è pazzesco essere gelosi di se stessi, che il corpo che questa notte tu hai amato è il mio, ma la ragione non basta a darmi la pace. Non è, però, la semplice gelosia ad indurmi a scrivere queste righe. Credimi: se sapessi che lui può renderti felice, più di quanto posso farlo io, credimi, soffrirei di meno e mi farei da parte. Non è così però. Lui ti sta usando per distruggerti, corromperti, annientare la tua volontà e io ho paura, paura di non riuscire a salvarti da lui. Sono un debole e un vigliacco. Lo sono sempre stato. Solo tu, per breve tempo, mi hai reso migliore, più forte, mi hai trasformato in una persona degna del tuo amore, ma ora sono tornato quello che ero. La paura è più forte in me di qualsiasi altro sentimento. Se ti perdessi, se tu diventassi sua . La mia decisione nasce dal desiderio di proteggerti da lui, dallossessione, che mi perseguita, di te in suo potere per sempre. Non pensare a me come paladino del mondo, disposto a sacrificarsi per il bene dellumanità. Non sto pensando al mondo in questo momento. Con vergogna, ti confesso, lo lascerei sprofonderei allInferno, pur di saperti al sicuro, per sempre. Non sarà il mondo però a varcare quelle porte. Sarò io, che tornerò al luogo a cui appartengo e apparterrò in eterno. Solo pochi giorni fa ti ho promesso un futuro che oggi non sono in grado di offrirti. Perdonami. Così come un tempo ho tradito la mia famiglia ora tradisco anche te. Ti abbandono proprio quando il pericolo ti minaccia, ma sicuramente, senza di me, ti sarà più facile combatterlo. Gloria non userà più Angelus contro di te. Lui viene con me, non può fare altro. E' una parte di me. In questo modo salverò te e anche il mondo, ma soprattutto me stesso dallInferno di unesistenza vissuta nella consapevolezza di averti persa a causa sua. Vedrò sorgere il sole. Per la prima volta dopo secoli, vedrò di nuovo il mondo nella luce, anche se per brevi istanti. Questa volta non sarà la luce calda del tuo amore a riscaldare la mia pelle, ma la luce bruciante del giorno che svela ogni menzogna. Sotto il sole svanirà ogni illusione di vita eterna, forza e potere che devo al mio demone, ma svanirà anche ogni illusione di coraggio, dignità, umanità che vive in me, grazie a te. Resterà sulla Terra solo quello che veramente sono: polvere portata via dal vento. Angelus sparirà con me. Non posso liberarmi di lui. Torneremo insieme all'Inferno. E' il nostro destino. Uniti per l'eternità. Libererò però te dalla sua presenza, per sempre. Questo è il mio ultimo dono. Continuerò ad amarti anche oltre la morte. Questo lo sai. Il mio amore per te non ha limiti. Devo a te ogni istante della mia esistenza che non sia stato tenebra, morte e dolore. Vorrei poterti chiedere di non dimenticarmi, di dedicare alla mia anima tormentata un pensiero per qualche breve istante della tua vita che spero lunga e felice. Non posso però pretendere anche questo da te che mi hai già dato tanto senza che meritassi nulla. Combatti Gloria. Sconfiggila. Continua la tua lotta contro il male e cerca intorno a te qualche anima coraggiosa, forte, pulita che meriti tutto l'amore che tu sai dare. A. Buffy continuò per lunghi momenti a fissare la lettera incredula. Non era possibile. Angel non poteva aver fatto un gesto simile. Non dopo aver fatto lamore col lei, come lultima volta in cui erano stati insieme. Avevano parlato e lui aveva capito, doveva aver capito! Quello che era accaduto dopo lei avrebbe potuto spiegargli .Freneticamente tornò in camera da letto per cercare il suo orologio da polso. Nella casa non c'erano orologi. Per Angel il tempo non aveva significato. Solo il tramonto e il sorgere del sole avevano importanza per lui, ma li percepiva senza bisogno di guardare l'ora. Trovò l'orologio posato sul comodino, ma le lancette le dissero quello che già sapeva: il sole era alto. L'alba c'era stata parecchie ore prima. Stringendo convulsamente l'orologio fra le dita Buffy crollò seduta sul letto e sprofondò il viso nel cuscino che sapeva ancora di lui. Iniziò a piangere, sommessamente, ma presto il suo corpo fu scosso da violenti singhiozzi. Piangeva per Angel, per se stessa, per quel mondo sempre sull'orlo della catastrofe. Tutto le sembrava finito, senza speranza. Il loro amore, la lotta incessante contro il male, la sua stessa vita. Se Angelus fosse stato presente in quel momento si sarebbe consegnata a lui senza esitare. Angelus non poteva però essere lì. Angel l'aveva portato via con sè. Il suo ultimo regalo. Con un gesto di rabbia Buffy scagliò lontano da sé lorologio che ancora stringeva fra le dita. Ancora una volta Angel aveva preso una decisione per entrambi senza consultarla e ancora una volta era la decisione sbagliata. Questa volta però il destino non avrebbe potuto dare loro una seconda possibilità. Era finita ... per sempre. Lui era morto e lei...non aveva neppure una lapide bianca su cui piangere. Willow la trovò molte ore dopo. Dormiva distesa sul letto. Il dolore aveva esaurito le sue ultime riserve di energia. Preoccupata per non aver visto l'amica per tutto il giorno, verso sera, Willow aveva iniziato a cercarla. Non pensava di trovarla a casa di Angel. Al telefono non rispondeva nessuno. Aveva però pensato di aspettare lì il ritorno di uno dei due. Se anche Buffy non fosse tornata, Angel non aveva altri luoghi dove andare, quando il sole fosse sorto, e sicuramente lui avrebbe avuto sue notizie. Invece l'aveva trovata. La giovane strega provò un moto di sollievo vedendo l'amica incolume, ma subito intuì che doveva essere accaduto qualcosa di grave. Posò quindi, con esitazione, una mano sulla spalla della ragazza addormentata, che si risvegliò con un sobbalzo. Il suo era stato un sonno clemente, senza sogni. La sua mente esausta era caduta nelloblio. Il ritorno alla realtà non fu però per questo meno doloroso per Buffy.Willow rimase interdetta vedendo il volto dell'amica, quando Buffy si voltò verso di lei. Non furono tanto gli occhi gonfi e arrossati e il suo pallore a colpirla, quanto la disperazione nel suo sguardo. "Buffy...che cosa ti ha fatto?" la domanda di Willow era stata sussurrata a bassa voce, ma colpì Buffy come una pugnalata. Ancora una volta lui era il colpevole, senza dubbi e incertezze. Nessuno era disposto a ricordare quanto bene avesse fatto, quanto amore avesse donato, sopratutto a lei, quanti momenti di gioia e felicità fossero legati a lui, nella sua mente. Ricordavano solo il male, le colpe, il dolore. "Lui...non mi ha fatto nulla, non farà più nulla, nè a me, nè a nessun altro, mai più." rispose con voce atona. Avrebbe voluto continuare a parlare all'infinito, elencando a Willow tutte le piccole, grandi cose che lui non avrebbe mai più potuto fare, ma la voce la tradì. Così, restando seduta sul letto, si limitò a elencarle nella sua mente, una ad una, soffrendo per ciascuna di esse. Non l'avrebbe mai più guardata con quel suo sorriso dolce, ma anche ironico, quando lei avesse detto qualcosa di sciocco; non avrebbe più camminato vicino a lei per le strade buie di Sunnydale, disposto a dare la sua vita per lei; non sarebbe più comparso all'improvviso dal nulla per salvare persone che lo disprezzavano, ma che le erano care; non le avrebbe più accarezzato i capelli fino a farla addormentare; non l'avrebbe più baciata, facendole dimenticare ogni cosa; non le avrebbe più insegnato, con teneri gesti, che cos'è l'amore; non avrebbe più... "Buffy, non capisco. Che cosa è successo?" Lansia di Willow era cresciuta, alla vista di Buffy così inerte di fronte al dolore. Non era nel suo carattere. Vide la lettera sul pavimento, dove era caduta, dopo che Buffy si era addormentata e la raccolse. Riconoscendo la calligrafia lanciò alla compagna uno sguardo interrogativo. Interpretò il silenzio di lei come una tacita autorizzazione a leggere quello che immaginava essere un messaggio piuttosto personale.Iniziò a scorrere velocemente quelle poche righe, ma presto dovette fermarsi. Angel parlava di Buffy con Angelus. Willow, incredula, alzati gli occhi dal foglio, cercò il segno del morso sul collo dellamica. Era troppo sorpresa per essere discreta, ma non fece fatica però a trovarlo. Non dovette neppure muoversi. Buffy non stava facendo nulla per nasconderlo. Fissava il vuoto davanti a sé, immobile.Willow aggrottò la fronte perplessa. Cera qualcosa che le sfuggiva, ma non era quello il momento per indagare. Non era certo stato Angelus a ridurre Buffy in quel modo. Ne era certa.Riprese la lettura e sentì il suo cuore accelerare i battiti. Come aveva potuto dimenticare lintensità dei sentimenti che legavano quelle due anime? Aveva assistito alla nascita di quellamore, ai suoi tragici sviluppi, alla sua fine e alla sua rinascita eppure lamore e il dolore che legavano una allaltra quelle parole nel loro tragico messaggio riuscivano ancora a sconvolgerla.Trovò infine la spiegazione che cercava: Angel che abbandonava Buffy, che rinunciava alla vita, tornando allInferno. Di nuovo. Provò impellente il desiderio di urlare. Era arrabbiata contro Angel, contro il mondo, ma soprattutto contro il destino. Non riusciva a credere che il vampiro avesse scritto quella lettera per Buffy e poi . Buffy, per favore, raccontami tutto."Se hai letto la lettera Willow non hai bisogno di sapere altro."Buffy non aveva voglia di parlare con nessuno. Desiderava solo restare sola con il suo dolore. Normalmente sarebbe stata più combattiva, si sarebbe ribellata al destino, ma ora...perderlo di nuovo, dopo averlo appena ritrovato...l'aveva ucciso, per la seconda volta. Non aveva usato una spada, e neppure un paletto nel cuore, ma probabilmente Angel l'avrebbe preferito. Avrebbe sofferto certo di meno. L'aveva ucciso nel modo più crudele, trafiggendo la sua anima. Almeno avesse potuto immaginarlo felice e sereno nell'Aldilà! Invece lui sapeva che ci sarebbe stato l'Inferno ad attenderlo. Aveva scelto l'Inferno pur di salvarla da se stessa! Se solo avesse potuto dirgli che cosa? Che il problema non era Angelus, ma quel lato oscuro della sua anima che la legava al demone? Avrebbe perso certamente il suo amore e anche il suo rispetto, ma lui sarebbe stato ancora vivo. Invece era morto ed era sua la responsabilità.Se lei fosse stata diversa, se fosse stata la persona che lui amava Angelus non avrebbe mai potuto usare le sue debolezze contro di lei. Lavrebbe affrontata in modo diverso, avrebbero combattuto e Angel sarebbe stato ancora vivo. Buffy provò un impeto di puro odio verso se stessa.Willow provò un moto di pietà di fronte alla sofferenza dellamica, sempre più evidente. Avrebbe voluto abbracciare Buffy e lasciarla piangere fra le sue braccia, come aveva fatto tante volte in passato, sapendo che nulla, se non il tempo, avrebbero guarito le sue ferite. Questa volta però cera altro che poteva fare, per rendersi utile, e intendeva farlo, anche se Buffy non voleva collaborare."Buffy, ti prego, ascoltami! Lo hai visto morire? Lo ha fatto in tua presenza?" Finalmente era riuscita ad attirare l'attenzione dellamica, che ora la osservava sorpresa."Come puoi pensare una cosa simile Willow? Esplose Buffy con forza. Se fossi stata con lui l'avrei fermato, non so come, ma glielo avrei impedito! Le sue ritrovate energie parvero però subito dissolversi, quando continuò con tono sommesso. Aveva già tentato di uccidersi una volta, quando è tornato dall'Inferno, ma allora...le cose sono andate diversamente. Questa mattina ho trovato la lettera, ma...era troppo tardi ormai."Willow continuò imperterrita, apparentemente insensibile al dolore nella voce di Buffy. Era completamente assorbita dal flusso dei suoi pensieri e non poteva più fermarsi. "Quindi hai solo questa lettera che ti dimostra che Angel è morto?" mormorò in tono assorto. Buffy strinse le labbra cercando di controllare l'ira. "Che cosa vuol dire "solo"? Che cosa vuoi di più Willow? Il suo ...cadavere? E' un vampiro ricordi? Polvere, di lui non è rimasto niente altro. Non è qui, dove dovrebbe essere, e mi ha lasciato quella lettera, che è indubbiamente scritta con la sua calligrafia. Pensi forse sia un terribile scherzo? Vorrei che lo fosse, ma . Angel è morto, perciò lasciami in pace!"Le ultime parole di Buffy, quasi urlate, riuscirono, per pochi istanti a far tacere Willow. Fissando il volto angosciato dell'amica, la strega, si sentì in colpa per la propria insensibilità. "Perdonami, non volevo .ma Angel certo non ti farebbe mai uno scherzo simile, mormorò piano "ma Angelus..."Buffy aggrottò la fronte perplessa. Aveva ancora la mente confusa e non riusciva a seguire il ragionamento di Willow. "Perchè Angelus avrebbe dovuto farlo? E assurdo!"Sedutasi sul letto, di fianco a Buffy, Willow per un istante si pentì di aver parlato dimpulso. Forse si sbagliava e avrebbe dato a Buffy solo delle false speranze, ma..."Lui vuole distruggerti. Lo ha sempre voluto e ora che Gloria gli ha promesso di poter ritornare nel mondo ha un altro valido motivo per annientarti. Quando hai ucciso Angel è stato il solo momento in cui tutti abbiamo veramente pensato di averti persa. Allora sei riuscita a vincere il dolore e tornare a vivere. Forse Angelus ha sperato che questa volta non ci saresti riuscita." Buffy sentì il proprio cuore mancare un battito. La speranza iniziò a farsi strada nella sua mente, ma lei la soffocò immediatamente, con decisione. Il ragionamento di Willow era logico, ma la lettera .quelle parole, quei sentimenti, tutto quel dolore non poteva essere di nessun altro se non di Angel. Con tristezza scosse il capo."Non riesco a immaginare Angelus che scrive quelle parole. Lui non conosce neppure lesistenza di certi sentimenti."Un sorriso malizioso affiorò sulle labbra della giovane strega che immediatamente controbatté con tono sicuro. "Io invece non riesco ad immaginare Angel che la scrive!". "Che cosa intendi dire?" La domanda era stata appena sussurrata, ma Willow percepì chiaramente lansia e la trepidazione che si nascondevano dietro a quelle parole. Buffy non voleva credere, sperare, ma nello stesso tempo aveva disperatamente bisogno di aggrapparsi a qualcosa per uscire dallabisso in cui la morte di Angel laveva precipitata.Ancora una volta la ragazza considerò nella sua mente le conclusioni a cui era giunta e non trovò nessun difetto nel proprio ragionamento. Non esistevano altre possibilità, e in ogni caso, arrivata a quel punto non poteva più tacere. Buffy non glielo avrebbe concesso. "E evidente Buffy e se il dolore non ti avesse impedito di pensare lucidamente, anche tu te ne saresti accorta. Angelus probabilmente contava anche su questo.Quel mostro condivide, suo malgrado, ogni sentimento che Angel prova. Non deve essere stato difficile per lui scrivere la lettera. Lidea del suicidio deve avere attraversato la mente di Angel più di una volta in passato e forse anche questa notte, anche se solo per un istante, considerato quello che mi pare sia accaduto.Buffy strinse le labbra. Willow ora sapeva il suo segreto e, attraverso la lettera, doveva anche aver compreso che lei era stata più che consenziente. Avrebbe voluto difendersi in qualche modo, giustificarsi, con lamica, ma non trovò le parole giuste per farlo. Forse non esistevano. Lei era colpevole: questa era la verità.Willow era consapevole dellimbarazzo che aveva generato nella compagna. Non voleva che Buffy si sentisse giudicata da lei anche se .riprese subito a parlare nel tentativo di colmare la distanza che si stava creando fra loro.Se anche Angel ha provato questi sentimenti e ha pensato alla propria morte, conoscendolo, trovo però incredibile che ti abbia lasciato un simile messaggio. Non è nel suo stile. Angel avrebbe scritto "Ti amo e perciò ho deciso di morire. Addio. A.", e tu saresti rimasta a cavillare su quelle poche parole per il resto della tua vita. Ancora più probabilmente, se avesse veramente deciso di togliersi la vita, lo avrebbe fatto e basta. Sarebbe sparito, senza spiegazioni. Tu avresti continuato a vivere, giorno dopo giorno, aspettando il suo ritorno, inveendo contro di lui, soffrendo per la sua assenza, e alla fine .ti saresti forse rassegnata. Gloria però non vuole aspettare e ti vuole distrutta, non semplicemente preoccupata o malinconica.Questa non è la lettera che lui avrebbe scritto, ma la lettera che tu avresti voluto leggere. Con questo non voglio dire che ..., nel caso che lui avesse deciso di morire ovviamente, erano le parole giuste per uccidere in te ogni speranza, subito, adesso, nel momento in cui rappresenti una minaccia per Gloria." Willow finalmente tacque. Si sentiva nervosa. Non era ancora certa di avere fatto la cosa giusta, condividendo di impulso, con Buffy, quelle che in fondo non erano altro che sue supposizioni. Aveva le idee confuse. Aveva sempre considerato Angelus come un intruso, nelle loro vite. Un essere malefico la cui presenza doveva essere semplicemente rimossa dal mondo. Ora intuiva lesistenza di un triangolo, formato da Angel e Angelus, di cui Buffy, evidentemente, era il vertice. Ripensando al passato, alla luce di quello che Buffy e Angelus avevano condiviso quella notte, si rendeva conto solo ora che fra la Cacciatrice e il demone doveva esistere un rapporto molto più complesso dellodio.Lei però era una persona dai sentimenti limpidi, trasparenti e trovava molto difficile immaginare i due uniti nella reciproca passione. Un senso di pietà la pervase allidea di quello che Angel doveva aver provato assistendo, anzi partecipando, in un certo senso, alla scena.Buffy amava Angel, su questo non cerano dubbi. Willow conosceva lamore. I sentimenti che univano lamica ad Angelus, però, non rientravano nella sua esperienza. Le tornò alla mente Spike, affranto per la perdita di Drusilla. Aveva provato pena per lui, anche se era un vampiro e aveva minacciato di ucciderla. Laveva anche compreso, nel suo dolore per aver perso la propria compagna. Quello che lei aveva provato per Spike non era però certo paragonabile a quello che Buffy aveva dover fatto con Angelus. Non solo lui laveva morsa, ma lei Willow desiderò di non essere mai entrata in quella stanza e soprattutto di non aver mai saputo, quello che ora sapeva. Avrebbe preferito continuare ad ignorare ogni cosa e continuare ad avere quelle certezze che ora sentiva di avere perso. Buffy, lamica di sempre, ad un tratto le parve unestranea.Willow si chiese vagamente come avrebbe fatto a raccontare tutto al Signor Giles. Dubitava che lOsservatore sarebbe stato più comprensivo di lei con la sua protetta. Scaccio comunque subito quella preoccupazione dalla mente. Ora aveva altro di cui preoccuparsi.Buffy, in piedi in mezzo alla stanza, le braccia distese lungo i fianchi, le mani serrate a pugno, fissava lamica, senza però vederla.Angel era vivo...ora ne era certa. Non si trattava di una speranza, ma di una certezza. Willow aveva ragione. Quella lettera non poteva essere di Angel. Era senza dubbio una macchinazione di Angelus, ma se Angel non era morto, perchè non era tornato da lei? |
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Il Bianco e il Nero
Continua...
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