Informazioni generali: Asthenosoma ijimai vive nei reef tropicali dell'arcipelago Indo-Australiano. Fa parte dei ricci più belli in assoluto che si possano mantenere in acquario.
Questo bellissimo animale però nasconde delle insidie. Infatti, è provvisto di aculei primari e secondari. Quelli primari sono lunghi, bianchi ed evidenziano delle fasce trasversali scure. Soltanto nella parte inferiore sono sensibilmente più corti e poco appuntiti, perché qui servono al movimento. Gli aculei secondari donano a questi ricci un effetto particolarmente attraente, perché alla loro estremità portano una sacca velenifera di colore blu iridescente, nella quale è nascosta l'insidiosa ed aguzza parte terminale dell'aculeo. Nel momento in cui la punta dell'aculeo trapassa la pelle del presunto nemico, il veleno viene iniettato provocando un dolore simile a quello di diverse punture di ape.
Le dimensioni di questo riccio possono raggiungere i 18 cm di diametro.
Il riccio puntaspilli blu vive nella zona ben illuminata della barriera, dove pascola sulle rocce frastagliate.
Una caratteristica di questi ricci è la possibilità di spostamento delle placche scheletriche. Mentre altri ricci di mare, per via delle placche saldate tra loro, possiedono uno scheletro più o meno sferiforme, quelli dell'ordine degli Echinothuroida hanno la capacità di modificare massicciamente la forma corporea, per adattarsi al contorno di una cavità nel substrato roccioso. In questo modo riescono a divorare le alghe anche in spaccature molto profonde, irraggiungibili agli altri ricci.
Asthenosoma ijimai in acquario si nutre brucando le alghe dalle rocce ma ogni tanto non disdegna anche qualche corallo, un riccio od altre leccornie. Si può nutrire con alimenti vegetali come insalata, zucchine, spinaci, ma anche con quelli animali come gamberetti di sabbia, mangime in compresse, pezzi di pesce, calamari o molluschi.
A causa del suo modo di alimentarsi molto vario, gli animali sessili come i coralli ed addirittura gli invertebrati mobili come gli altri ricci possono divenire sue vittime.
Non è quindi adatto ad un acquario di barriera. Il suo mantenimento richiede una vasca tematica con almeno 80 litri di capienza. Tuttavia è richiesta una grande attenzione nel maneggiare questi esemplari, per via dell'effetto tossico degli aculei ed in particolare se nella vasca si mantengono più esemplari.
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