La biblioteca di Viipuri è tra i progetti più significativi di Alvar Aalto, perché rispecchia gli obiettivi della sua poetica: egli non si riferisce a formali e teorici principi ma parte dall'analisi delle esi-genze umane, curando ogni minimo dettaglio della costruzione in relazione alle condizioni psico-fisiche dell'uomo e a quelle ambientali, scegliendo i materiali naturali in relazione alla luce, al colore e al calore.
La biblioteca è stata costruita negli anni Trenta (dal 1927 al 1935) a Viipuri, da cui ha appunto preso il nome; questa città oggi appartiene alla Repubblica Autonoma della Carelia, in provincia di San Pietroburgo, ma dal secolo XVI al XVII era sotto il dominio degli Svedesi e nel 1721 era passata alla Russia; rimase infine sotto l'amministrazione finlandese dal 1918 al 1940. Tuttora conserva il suo aspetto di cittadina finlandese, anche perché molti edifici furono costruiti da architetti finlandesi come Saarinen ed Aalto. Ultimamente la Russia sta investendo sempre più in Viipuri, anche perché data la sua posizione, il porto e i cantieri navali che possiede si rivelano molto utili per il commercio; la città sta diventando un importante centro industriale.
Con quest'opera Aalto diede il massimo della raffinatezza al Classicismo del Ventesimo secolo; prese alcuni elementi dall'architettura classica e li combinò in modo funzionale: il funzionalismo gli permise di fare carriera.
Nel 1927 Alvar Aalto aveva presentato il progetto della biblioteca ad una competizione di architetti e aveva vinto grazie agli originali strumenti di funzionalità che questo conteneva. Successivamente aveva modificato alcune caratteristiche: decise di porre la biblioteca in un parco, anziché dietro una delle principali strade della città, in modo da aprire tutti i lati dell'edificio alla luce: aveva progettato infatti delle pareti vetrate. Si era interessato anche dei problemi del suono, ai quali aveva trovato ottime soluzioni come il celebre auditorio dal soffitto ligneo ondulato. Le pareti dell'edificio contengono un sistema di aria condizionata, che confermano l'attenzione che Alvar Aalto rivolge ai problemi tecnici. La biblioteca di Viipuri è organizzata in diversi livelli e comprende una sala di lettura, inizialmente pensata per gli incontri della società culturale, una libreria per bambini, una sala con giornali periodici a disposizione, gli uffici per il prestito dei libri e quelli amministrativi.
È sostanzialmente divisa in due blocchi: al primo si accede attraverso la scalinata centrale, al secondo passando per la libreria per bambini. La scalinata di entrata ricorda quella della biblioteca di Stoccolma, che Aalto aveva tanto ammirato, ed ha la funzione di essere una "stanza" di raccordo tra due mondi, quello esterno e quello interno. Le sale sono disposte in modo da formare due assi sim-metrici: c'è quindi un'organizzazione ben precisa in quella che apparentemente sembra una "struttura senza organizzazione". L'interesse per la geometria si nota negli arredamenti in legno e nell'affinità tra questi, che sono segno di originalità, e il soffitto.
All'interno della biblioteca Aalto ha creato una bellezza proporzionata: le luci sono soffuse e filtrate da una griglia di lenti poste sul soffitto, in modo da non creare ombre; i raggi del sole non arrivano direttamente all'interno perché disturberebbero la concentrazione.L'architetto finlandese, esperto anche di design, si è occupato di disegnare tutti gli arredi della biblioteca di Viipuri, come sgabelli, sedie e poltrone imbottite.
La biblioteca è stata distrutta nella guerra russo-finlandese del 1940-41 e solo negli anni Novanta è stato possibile concordare un adeguato progetto di recupero funzionale, perché nei decenni del dopoguerra la giurisdizione sovietica aveva portato l'edificio ad una lenta morte architettonica.

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