Amis da N'Chees
|
Guestbook |
Discorso alla Luna
La mia persona
conta niente: è un fratello che parla a voi, un fratello divenuto padre per volontà di Nostro Signore… Continuiamo
dunque a volerci bene, a volerci bene così; guardandoci così nell’incontro:
cogliere quello che ci unisce, lasciar da parte, se c’è, qualche cosa che ci
può tenere un po’ in difficoltà… Tornando a casa, troverete i bambini.
Date loro una carezza e dite: “Questa è la carezza del Papa”. Troverete
forse qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi
soffre una parola di conforto. Sappiano gli afflitti che il Papa è con i
suoi figli specie nelle ore della mestizia e dell’amarezza… E poi tutti
insieme ci animiamo: cantando, sospirando, piangendo, ma sempre pieni di fiducia
nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuiamo a riprendere il nostro
cammino. Addio, figlioli. Alla benedizione aggiungo l’augurio della buona
notte”. (Sera dell’11 ottobre 1962, al termine della giornata di apertura del Concilio Vaticano II).
|