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Il libro: "L'Abruzzo
contemporaneo dall'unità
d'Italia ai giorni nostri"
L'autore Umberto
Dante: nato a Roma il 19 agosto 1948.
Laureato a Cagliari, è docente di Storia
Contemporanea all'Università dell'Aquila e di Storia
delle Comunicazioni di massa a Roma ("La
Sapienza"). Tra le sue opere principali
ricordiamo: Insorgenza ed anarchia (Salerno 1981), La
seduzione americana (L'Aquila 1991), Abruzzo (Napoli
1991), Il verosimile nelle arti visive (L'Aquila 1999).
L'editore: Textus.
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L'Abruzzo contemporaneo
Alcuni
hanno considerato la storia di regioni come l'Abruzzo
una storia che andava fatta per dovere, come il
servizio militare: per completare quella italiana,
quindi una storia minore, mediocre, necessaria a
campire le zone vuote dell'affresco nazionale. Questo
libro propone, invece, un Abruzzo che si muove in
perfetto unisono rispetto alla vicenda nazionale,
alla quale offre molto in fatto di identità, ne è
quasi il cuore. Protagonista non è l'uomo politico,
né l'economia, né l'ideologia: è la comunità. Una
comunità che può significare angustia di orizzonti
ma anche spirito di sacrificio, attaccamento ad un
interesse non personale e non familiare.
Rispetto ad altre
storie deld'Abruzzo in questa ci sono tutte le cose
che il lettore si aspetta di trovare nella storia
della sua regione: i briganti, il Risorgimento, l'enúgrazione,
D'Annunzio, le guerre, i terremoti, i partiti, gli
artisti, i letterati, gli eroi. Ma ci sono anche le
storie nuove e diverse: lo sviluppo economico, le
donne, la criminalità, la fanúglia, la demografia,
secondo un percorso cronologico che giunge reahnente
ai giorni nostri, sino alle elezioni regionali del
2000 che hanno segnato per l'Abruzzo un significativo
elemento di novità alla cui valutazione questo libro
non si sottrae.
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