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Il
sostegno dello Stato
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Lo
Stato ha sostenuto e incoraggiato l'attività delle associazioni
antiracket. Non solo, ha aggiunto all'azione di tutela della
sicurezza personale svolta dall'associazionismo antiracket,
una garanzia fondamentale per chi decida di opporsi al racket:
quella della sicurezza economica.
A tal fine il Parlamento ha adottato, nell'arco dell'ultimo
decennio, una serie di norme basate sul principio di risarcire
tutti coloro che abbiano subito danni a causa di attività
estorsive, per aver deciso o di collaborare con le istituzioni
per combattere il racket, o di smettere di pagare il "pizzo".
Primo strumento per l'attuazione di tale principio, l'istituzione
del Fondo di solidarietà per le vittime del racket (poi unificato
con quello per le vittime dell'usura), grazie al quale chi
abbia subito, per essersi opposto agli estorsori, danni alla
persona alla propria impresa può ricevere, a titolo di risarcimento,
un'elargizione che gli consenta di riprendere l'attività.
Il Parlamento ha quindi approvato la
Legge n. 44 del 23 febbraio 1999, "Disposizioni concernenti
il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive
e dell'usura", ampliando cosi' la tipologia delle vittime
del racket e dei danni ad esse risarcibili, e assicurando
tempi rapidi nell'erogazione dei contributi.
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