Intervista [possibile] a Samuel Coleridge. - i / iv -
(tratta da: Samuel T. Coleridge, Diari (1794/1819) A cura di E. Zuccato ( 1991 - Pierluigi Lubrina Editore )
Virginia Woolf la definisce come un "pensatore della letteratura", nella testa del quale "fermenta la totalità della poesia"....
Forse lo dice perchè nulla mi commuove nel momento in cui accade, nulla mi stupisce. Resto semplicemente indifferente, non senza un certo senso di autocompiacimento filosofico. Poichè una cosa del momento è solo una cosa del momento, deve essere assorbita dalla mente, diffondersi attraverso l'intera moltitudine di forme e pensieri, toccandoli tutti... Parla a vanvera chi parla dei poeti come individui che si abbandonano meramente a fantasia, immaginazione, superstizione...Essi imbrigliano il piacere, sono i purificatori che combinano la ragione con l'ordine, i veri protoplasti, dei d'amore che domano il caos..