Lowes continua:
"Il sogno, e' evidente, era un'incontrollato flusso subliminale di immagini che si fondevano ed il sognatore il passivo e distaccato spettatore. E cosi' l'unico fattore che ha determinato la forma e la sequenza assunta dalla fantasmagoria che si dissolveva, e' stata la sottile potenza dei collegamenti associativi. Questa volta non ci fu intervento (contrariamente al "The ancient mariner") di una intelligenza sveglia che in base ad uno schema cancella o blur tali collegamenti"
Pur riconoscendo l'originalità del "libro-ipertesto" di Lowes, per molti versi stupefacente, non concordiamo con la tesi di fondo dell'autore, che vorrebbe il poema non essere altro che la trasposizione meccanica di frasi e immagini delle letture di Coleridge sprofondate nel subconscio e nel sogno ricombinatesi per dar vita al Kubla khan, senza intervento alcuno del poeta.
( *) J.J.lowes, The road to Xanadu, 1927
fonti "ispiratrici" del poema di Coleridge citate nel libro di Lowes:
Purchas (Old man of the Mountain) • Purchas (Xamdu) • Bartram • Bruce • Rennel