I BALORDI PIU' MATTI DI COSI' SI MUORE |
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mondo yé-yé Nessuno pensi che io mi sia mai espresso in questo modo. |
Si chiamano «I Balordi» e formano il complesso
beat più colorato chiassoso e scatenato della storia della musica.
Piacciono ai ragazzi per il ramicello di follia che si annida in loro.
Non hanno complessi. Per suonare usano con indifferenza i più moderni
strumenti elettronici od i coperchi e le pentole di casa. I vostri nomi, per favore? «Io sono Gion, sono simpatico e sono il capo. Poi
viene Andrea, che è mio fratello e ha gli occhiali. Bruno è uno
qualunque e perde Siete davvero balordi? «Ogni tanto, quel poco che basta. Quando arriva
un creditore, ad esempio, o quando un vigile vuol darci la multa. Allora
diventiamo tanto balordi che ci lasciano andare per la disperazione». Perché, secondo voi, siete simpatici ai ragazzi? «Perché siamo un po' matti e un po’ anarchici. In un mondo tutto organizzato e pianificato come il nostro la pazzia e |
l'anarchia sono I’unica oasi verde in cui la fantasia possa vivere senza soffocare». A chi è venuta l'idea dl usare pentole e coperchi
come strumenti musicali? «A mio fratello. Quella sera, però, non abbiamo
mangiato. Il disgraziato aveva fatto razzia nella cucina di casa nostra.
Anche il giorno dopo non abbiamo mangiato. Recuperate le pentole, mia
madre ci ha chiusi fuori casa per evitare che in nome dell'arte le
acchiappassimo ancora. E per giunta si è lamentata che le avevamo tutte
acciaccate». E allora
cosa avete fatto? «Siamo andati in un negozio di musica e abbiamo
ordinato una batteria da cucina. “Ma questo è un negozio di
musica!”, hanno detto. "Appunto, le pentole le usiamo per
suonare!". Ci hanno cacciato via in malo modo. Allora siamo andati
in un negozio di casalinghi, dove siamo riusciti a comperare le pentole.
Ma era un negozio molto scadente. Non avevano nemmeno gli spartiti
musicali per strumenti da cucina!». M. B. |
Un secondo articolo di giornale, e ancora non era uscito il primo disco. L'impressione è che Luciano Giacotto fosse molto efficiente.
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