La chiesa fu eretta da Suor Maria Antonina Lauricella di Agrigento e fu ultimata il 6 settembre 1788. Nel 1782, Donna Antonia Tomasi Roano, principessa di Lampedusa, regalò l'immagine di cera di Maria SS. Assunta vestita col suo manto e vari ornamenti. La inviò da Palermo per via mare dentro una grande cassa. Nella cappella si trova un crocifisso dono di Don Giovanni e Donna Camilla Celestri di Licata. Nel 1791 fu sistemata la grande tela di Sant'Antonio Abate opera del Provenzani. Sempre in quell'anno giunse da Napoli la bella statua dell'Immacolata Concezione, dono dei Padri Conventuali Francesco e Angelo Biondi. Presso l'altare si trovano: il quadro "Madonna della Provvidenza" con Santa Rita e Sant'Antonio Abate di Domenico Provenzani, una "Natività" di autore ignoto, una "SS. Trinità" di Frà Felice da Sambuca. Altra "Madonna con stellario" appartiene al Provenzani. Sulla volta alcuni quadri ad olio del palmese Filippo Montalto. Si conservano numerose reliquie, tra cui il corpo di Santa Placida dentro un'urna di vetro. Tale reliquia fu inviata da Roma e il corpo della Santa venne composto dopo il 1794. Alla chiusura del convento dei Padri Mercedari furono inviate la copia della Sacra Sindone e la statua della Madonna della Mercede che si trova nella prima cappella del corridoio della chiesa. Proviene dal convento anche Gesù morto nell'urna. Il collegio, invece, era inizialmente una casa d'accoglienza per la rieducazione delle ex prostitute. Nel 1738 divenne asilo per fanciulle povere. |