La chiesa fu fabbricata accanto ad una casa per ragazze orfane (la Batiella) nel 1643, per
volere di Vito Rizzo da Licata che la dedicò al protettore della sua città.Al suo interno, il bel pavimento di maioliche verde-blu, è ormai rovinato. Nel 1738
l'orfanotrofio venne trasferito presso il Collegio di Maria.
La chiesa fu fondata nel 1646 a spese di Pietro Grimaldi Fragapane da Grotte. Notevole,
nel coro della chiesa, un "Sant'Eligio" di Filippo Randazzo. Accanto ad essa fu
costruito un ospedale (la strada nota ora come Via Amendola, era detta prima "via
dell'Ospedale").
Era la chiesa del Convento dei Preti Romiti, un eremitaggio che accolse una congregazione
di sacerdoti che volevano trascorrere in solitudine gli ultimi anni della loro vita.
Venne inaugurato il 30 maggio 1660. La chiesa era stata costruita verso il 1650 su una
collina che ricorda il Golgota (la collina è nota come Monte Calvario), alla periferia del
paese. Qui si svolgeva una suggestiva
Via Crucis
che, partendo dalla piazza del monastero,
ripeteva, tra una stazione e l'altra, quella di Gerusalemme. Presso la chiesa veniva
venerato il Santo Sepolcro, una grotta ricavata dietro l'altare. Qui era custodita anche
una copia della Sacra Sindone, conservata ora presso la Chiesa del Collegio di Maria. Il 3
marzo 1736 il convento venne trasformato nel Collegio dei PP. Mercedari Scalzi, dove i
padri prestavano assistenza alle vittime delle incursioni barbariche.
La Chiesa di Nostra Signora del Loreto fu costruita nel 1656. Vicino si trova una grotta
simile a quella di Gerusalemme, sede della Chiesa di Santa Maria al Presepe. Annualmente qui
si svolge "U Ritu", una messa per l'Epifania.
La chiesa è di fianco all'istituto noto
come Palazzo degli Scolopi. L'istituto fu fondato da Giulio Tomasi con atto del 19 febbraio 1698. Qui venivano
educati ed istruiti i giovani palmesi.
Fondata nel 1666 dai fratelli Tommaso e Gaspare d'Amico di Modica, conservava uno dei
quadri più antichi del pittore Randazzo. Il dipinto ora è presso la nuova chiesa di Sant'Antonio,
sull'altare. Oggi, spogliata di tutti i suoi arredi, viene utilizzata come oratorio per i
bambini.