Chiesa della Speranza
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Tra la via Fossario e la via Duomo (già via Speranza), accanto alla Cattedrale, sorge la piccola chiesa della Madonna della Speranza (Esperanza in spagnolo significa attesa, la statua rappresenta la Madonna incinta) la cui festa viene celebrata il 18 dicembre. La chiesa è di proprietà della famiglia Aymerich che vi istituì un beneficio a partire dal 1494. La chiesa subì dei rifacimenti intorno al 1535 come suggerisce la presenza, nello stemma della famiglia, dell'aquila bicipite, privilegio concesso alla casata da Carlo V dopo la battaglia di Tunisi, avvenuta il 20 dicembre 1535.

 

La piccola chiesa è legata strettamente alla storia della Sardegna, infatti qui si riuniva uno dei Bracci (o Stamenti) del Parlamento Sardo, ed esattamente quello militare costituito dalle famiglie nobili come appunto quella degli Aymerich. In seguito alla cacciata dell’ordine dei Gesuiti dall’Isola, fu per breve tempo sede di una delle Congregazioni più antiche, quella degli Artisti (o artigiani).

 

Stilisticamente la chiesa, ha le caratteristiche architettoniche sardo-catalane con la facciata spoglia da ornamenti e rilievi, tranne lo stemma di famiglia ed il portale che presenta un'apertura architravata. All’interno la chiesa si presenta con un ambiente rettangolare sovrastato da tre volte, la centrale a crociera e le altre due a mezza crociera. Sul lato destro, si aprono tre cappelle, coperte con crociere intere, la prima e l'ultima a pianta rettangolare, la seconda prossima al quadrato.

 

Ancora oggi si festeggia, il 18 dicembre, la festa della Madonna della Speranza e vi si espone il simulacro in legno, appartenente alla famiglia Aymerich, risalente al ‘600 che raffigurante, come già accennato, la Madonna incinta.

 
 
Stemma della famiglia Aymerich
 
 
Statua seicentesca della Madonna della Speranza
 
 
Volta della cappella centrale
 
Ingresso
 
Foto scattate da Alberto Marinaro
- Dicembre 2000 -
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