Primo ciclo

L'impatto dell'informatica nella città e nella ricerca architettonica contemporanea.Il World Wide Web.


 "La terza mela"

( 6 marzo 2002 )

 

La "terza mela" è una metafora per descrivere l'impennata, di tipo esponenziale, che il numero degli addetti al settore terziario, e cioè quello che riguarda l'informazione, ha avuto nel corso degli ultimi secoli. La terra, la manodopera e l'informazione  sono le categorie di base della produzione del prodotto "mela".

In epoca agricola, la categoria fondamentale era la terra e ultima l'informazione; in epoca industriale, queste, si equivalgono; mentre, oggi, epoca dell'informazione, queste percentuali si sono capovolte come la figura, in alto, ci esplica chiaramente.

 "Informazione marsupiale"

( 11 marzo 2002 )

Il problema dell'informazione per l'architettura dell'età industriale era legata all'assioma tautologico "Io esisto perchè funziono, e più funziono e più sono conosciuto!"

Oggi la percentuale dell'informazione è preponderante rispetto alla funzione, tanto che la parola chiave in architettura, oggi, può essere COSCIENZA ESTETICA, e deve necessariamente incorporare l'informazione nel proprio bagaglio. L'architetto è diventata ,così, una figura poliedrica, in quanto deve rispondere ai molteplici aspetti cui si lega l'architettura ( pubblicità, immagine, economia, benessere, etc.), acquisendo capacità critica in più ambiti. Questo è il risultato delle mutazioni che investono i nostri tempi: la modernità, non legato ad un ambito temporale ma bensì intesa come atteggiamento nei confronti del particolare momento storico o crisi che genera cambiamenti. Quindi la modernità è ciò che trasforma la crisi ,per l'avvento nella società di elementi nuovi,in valore, postivizzando, per quanto si possa, quello che ora può sembrare negativo.

L'informazione, oggi, viaggia molto più velocemente e spesso è celata da figure retoriche o simbolismi, tanto che anche l'architettura ha dovuto e saputo mettersi al passo con questo nuovo linguaggio. Tanti e tanti sono gli esempi che possono meglio descrivere questa situazione che ,se vogliamo, ricalca il diverso modo di fare pubblicità nelle varie epoche, si passa da una descrizione del prodotto per evidenziarne la qualità, nell'epoca industriale, ad un modo totalmente nuovo, oggi, imperniato sull'impatto emotivo che suscita nell'osservatore e sulla sua capacità di "leggere" tra le righe, visto che il messaggio è diventato quasi invisibile!

                                                               

Edifici da leggere e interpretare che celano metafore più o meno riconoscibili legate al luogo, alla funzione e al messaggio da lanciare...Centre Pompidou a Parigi (Piano & Rogers) , Museo del mare ad Amsterdam (Piano) , Biblioteca Sendai (Ito) , Guggenheim di bilbao (Gerhy)...tanto per citare qualche esempio.

                         

F.O.Gerhy, Guggenheim museum, Bilbao              T.Ito,Sendai biblioteque                                               S.Calatrava, bridge in                                                                                                                                                                                                       Barça

 

 "Modelli a confronto:la grande crisi del mondo industriale"

( 13 marzo 2002 )

La difficoltà nel passaggio dal modello architettonico Rinascimentale a quello dell'epoca industriale è stata la presa di coscienza dei nuovi ruoli ,in un quadro sociale stravolto, che acquisivano via via, i nuovi padroni dell'economia. I nuovi ricchi non sono più i latifondisti ma i grandi industriali, possessori delle materie prime, e più tardi(oggi) lo saranno i burattinai dell'informazione. Nasce una nuova classe sociale, quella operaia e la Teoria dell'evoluzione si afferma in tutti i campi.

             

Anche l'architettura, ovviamente, viene investita da questi cambiamenti. Si passa da un modello legato al Rinascimento e alla nascita della prospettiva e quindi fortemente legato ad una commistione fra visione e realtà fatta di elementi simbolici e una ripresa degli ordini classici riconoscibili e normalizzati; ad un modello che fà fatica ad essere definito per le molteplici sfaccettature che l'epoca industriale comporta.

La figura dell'architetto ,in un primo tempo, viene oscurata da quella dell'ingegnere che ha più dimestichezza con le macchine, vere protagoniste dell'epoca industriale.

 "L'emergenza e l'affermazione di una nuova estetica industriale"

( 25 marzo 2002 )

Nella seconda metà dell'800, la consapvolezza che il mondo è fortemente condizionato dall'industrializzazione e ciò determina un cambiamento di tutte le arti che guardano il paesaggio con un occhio nuovo. Gli Impressionisti e Cezànne ,in particolare, rompono con la logica rinascimentale prospettica (sintetica) per sostituirla con una logica analitica che consente di riportare tutto a forme  primarie da cui poter ripartire.

      

 Picasso estremizzerà questa visione dando un impatto enorme ai movimenti successivi che condizioneranno, poi, il nuovo modello architettonico che si concretizzerà nel Bauhaus.

                          

Esso rappresenta il vero distacco dal modello Rinascimentalneoclassico . Non c'è più la simmetria, il modello non è più aulico ma si pensa anche alla casa di tutti i giorni, le trasparenze iniziano a prendere il loro ampio spazio e ,fondamentale, è l'uso consolidato del cemento armato. Le Corbusier nei suoi "Cinque punti" tenta di codificare, in qualche modo, una nuova era per le costruzioni.

 "Il Catalizzatore: La Trasparenza."

( 27 marzo 2002 )

Con il Bauhaus, definito da Argan come una "biella" che con il suo movimento circolare conquista lo spazio, si superano i vecchi concetti di città chiusa, per entrare in un' epoca in cui si prende coscienza del paesaggio industriale e della sua frammentarietà. L'edificio, come una biella, cambia continuamente e si creano visioni differenti, anche perchè cambia il paesaggio intorno ad esso.

       

L'idea di forme "a priori" del Rinascimento e del Neo Classicismo, con il Bauhaus, vengono spazzate via, nasce così una nuova concezione definibile come Neoplasticismo, che riduce l'architettura ad elementi primari e si focalizza sull'idea di astrazione. Il nuovo modello architettonico è imperniato sulla trasparenza, che oltre a determinare un nuovo ruolo per la luce, diventa il simbolo di una visione dello spazio non più chiusa tra pareti e materiali pesanti, ma aperta e in continua interazione con l'esterno.

            

 

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