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10-6-99 Telecom : IL PADRONE D'ALEMA

L'assemblea degli azionisti Olivetti ha eletto ieri il nuovo consiglio di amministrazione, sancendo definitivamente l'alleanza tra una banda di evasori fiscali e speculatori di Borsa, Cuccia-Romiti e D'Alema.

Fanno parte del "nuovo" consiglio Olivetti:

  • Roberto Colaninno (mantovano), Emilio Gnutti (bresciano) e Dino Marchiorello (presidente AntonVeneta), i finanzieri d'assalto della scalata alla Telecom con le loro società di controllo in Lussemburgo e negli altri paradisi fiscali
  • Ivano Sacchetti (vicepresidente di Unipol e recentemente designato vicepresidente dell'Ania, associazione delle Assicurazioni aderenti alla Confindustria), e Pier Luigi Fabrizi (presidente del Montepaschi di Siena), uomini di Botteghe Oscure
  • Luigi Lucchini (presidente di Comit, Compart, Montedison, Lucchini Spa, consigliere di Mediobanca, Generali, Eridania, presidente del patto di sindacato Hdp e membro di quello Gemina) e Cesare Geronzi (presidente della Banca di Roma), soci di Cuccia e Romiti.

Olivetti-Telecom :

  • fatturato 48.000 miliardi
  • debiti 49.000 miliardi

lavoratori Olivetti e Telecom : 132.000

Il "piano" Olivetti presentato con l'Opa prevede 19.000 licenziamenti

"Chi fa, verrà premiato. Quelli che non fanno e magari passano il tempo a studiarsi i codicilli dello statuto dei lavoratori non saranno premiati: chi non fa verrà licenziato"(il manifesto,10-6-99). Così disse ieri Colaninno.

L'Olivetti controlla Tecnost, la quale controlla Telecom.

Fino a ieri le finanziarie estere di Colaninno e Gnutti controllavano solo il 14 % del capitale Olivetti. Ora, con gli "ingressi" in Olivetti degli amici di D'Alema e di Romiti, il controllo di Lorsignori dovrebbe arrivare al 30 % del capitale, cioè quanto basta per comandare.

Fra due settimane verrà eletto il nuovo consiglio di amministrazione della Telecom. Si parlava di Romiti come amministratore delegato, ma c'è stato l' <imprevisto> della sentenza d'Appello di Torino, ove - pur con una riduzione di pena - lo stesso Romiti è stato comunque condannato a 1 anno di carcere. Allora Colaninno ha preso un pò di tempo annunciando che per ora lui farà sia il presidente che l'amministratore delegato di Telecom. Anche se ieri il direttivo della Confindustria, all'unanimità, ha sentenziato che "tangentopoli non è reato", respingendo le dimissioni date da Romiti dalla giunta della Confindustria dopo la sopracitata sentenza di Torino : il "codice etico" stilato dalla Confindustria 4 anni fa vietava incarichi direttivi ai condannati per reati tipo le tangenti e i falsi in bilancio... Oggi Romiti ha fatto una visita pastorale all'assemblea dell'Associazione industriali di Siena, patria di Spaventa, uomo di D'Alema ed ex-capo dell'Mps nonchè "arbitro" della scalata alla Telecom in quanto presidente della Consob, e ha fatto un appello : "domenica occorre andare a votare ! ".

milano,10-6-99

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