Ildecreto
legislativo 23-12-'98 del
Consiglio dei Ministri che
assegna ai sindacati di Stato il monopolio dei 730, è NULLO, ILLEGALE, ANTICOSTITUZIONALE E TRUFFALDINO
! !
Il decreto legislativo sui Caaf ( ora Caf ) approvato
dal Governo il 23-12-'98 "è palesemente in
contrasto con la delega sulla base della quale è stato
adottato formalmente, delega contenuta nella legge
collegata alla Finanziaria '97 ". "Questa
delega prevede l'estensione dell'obbligo di assistenza
fiscale da parte delle imprese alle aziende con più di
20 dipendenti, mentre il decreto del Governo cancella l'obbligo
per tutte le aziende". Cioè esattamente il
contrario della delega ! ! !
"Alle Finanze si sono accorti, a un certo punto"
del problema, e "hanno tentato
di porvi tardivo rimedio, inserendo nel disegno di legge
collegato alla Finanziaria '99 una correzione alla delega
del '97.
Ma questa correzione, che in ogni
caso è illegale, non è mai stata sottoposta alla
commissione parlamentare dei Trenta, che per legge deve
dare un parere consultivo sul testo del decreto delegato.
E la commissione dei Trenta - da parte sua- pur
essendo "l'organismo bicamerale che ha il compito
primario di sorvegliare sul corretto esercizio da parte
del Governo del potere legislativo delegato" ...
"sembra non essersi accorta di nulla", neanche
dell'eliminazione dell'obbligo di assistenza fiscale col
730 da parte dei padroni.
Il decreto legislativo sui Caf del 23-12-'98 è
comunque "privo del necessario potere delegato"
perchè la sopradetta legge collegata alla Finanziaria '99,
a quella data, non era stata neppure promulgata da Capo
dello Stato (è entrata in vigore il 1-1-'99, dopo la
pubblicazione nel Supplemento ordinario n.210/L alla
"Gazzetta Ufficiale" n. 303 del 30-12-'98).
Ma - ATTENZIONE ! ! - non è finita qui : "la ...
sorte ha voluto che nell'eseguire la correzione della
delega, in commissione Bilancio del Senato,qualcosa non
sia andata nel verso giusto e che il testo uscitone
disponga la soppressione non dell'obbligo di assistenza
da parte delle imprese,bensì di un'altra parte della
norma di delegazione del '97,sui controlli automatici da
parte della amministrazione finanziaria" (che non c'entrava
nulla). "Lo stesso testo -inefficace per i fini che
si proponevano alle Finanze- è stato approvato dall'assemblea
del Senato e, domenica 20-12-'98, pure dall'assemblea
della Camera". "Ne fa fede l'atto parlamentare
( C5267-bis-B ) contenente il testo sottoposto al voto
dei deputati".
Ma "la storia non finisce qui, perchè una mano
misteriosa ha provveduto a rimediare all'errore,
modificando il testo dopo l'approvazione della Camera,
nell'ambito del cosiddetto 'coordinamento formale' cui
gli uffici parlamentari sono normalmente abilitati".
"Così, la versione della legge collegata trasmessa
al Presidente della Repubblica per la promulgazione
sopprime l'obbligo dell'assistenza fiscale per le imprese,
ma è diversa da quella approvata da entrambi i rami del
Parlamento, che quell'obbligo conservava e che abrogava,
invece, i controlli automatici da parte dell'amministrazione
finanziaria sulle dichiarazioni fiscali dei contribuenti".
--------- "Può darsi che la differenza tra i due
testi dipenda effettivamente da un 'errore formale'
compiuto al Senato in commissione Bilancio. Ma al momento
delle votazioni i senatori e i deputati non potevano
esserne al corrente. Semplicemente, hanno approvato
qualcosa di diverso" (IlSole24ore,23-12-'98).
Su questa "sporca storia" converrà chiedere
notizie alla Procura della Repubblica (penale), al Tribunale
civile, al Tar, alla Corte Costituzionale e, soprattutto, ai
lavoratori.....