AMBIENTE
E TERRITORIO |
Il territorio di Lei |
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Il paese di Lei è situato ad una distanza di 40
km da Nuoro (la sua provincia) e ricopre una superficie
di 19.1 kmq.
Il centro abitato è accessibile dalla s.s. 129
Macomer-Nuoro.
Lei conta attualmente circa 700 abitanti; è stato
edificato su una serie di colline poste ad altitudine
di circa 500 metri sopra il livello del
mare con esposizione a sud-est, su un territorio
che comprende la parte centro-orientale della
catena del Marghine. |
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Le
Montagne |
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Di rilevante interesse sono le montagne che circondano
il perimetro urbano, le
cui cime culminanti nel monte Iameddari (Sa Turrita) di
circa 1118 metri, rappresentano la seconda vetta del Marghine.
Il Comune di Lei, a titolo di proprietà, dispone di oltre
600 ettari di terreno di immenso valore naturalistico,
prevalentemente boscato con fustaie; negli ultimi anni
il paesaggio si è arricchito di superfici boscate, roverella
ed essenza della flora mediterranea interna. In zona "Malapiga",
vallata prospiciente il bosco di castagni della
località "Badde Salighes", si rinvengono lecci,
agrifogli, tassi, acero minore e qualche raro acero di
monte. |
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La
Baita |
A
poca distanza dal paese si trova una "Baita" inserita
in un suggestivo paesaggio caratterizzato da un ambiente naturale
ricco di selvaggina e impreziosito da infiniti profumi che
inebriano il circondario. La "Baita" rappresenta
ormai da anni un luogo di rifugio nonché di ristoro ed è particolarmente
adatta per il soggiorno di gruppi organizzati e per coloro
che desiderano mangiare all'aperto. Si può, infatti, usufruire
delle strutture messe a disposizione dal Comune di Lei (circa
200 posti a sedere, ampi spazi circostanti attrezzati con
panche, tavoli in granito e fornacelle per cucinare pietanze
ed arrosti tipici, parco giochi) che si propone, a breve,
uno sviluppo di attività agrituristiche.
La località denominata "Zuncos" richiama l'attenzione
di numerosi turisti che, oltre a visitare la "Baita",
possono ammirare le risorse naturali presenti: la superficie
è ricca di corsi d'acqua e di sorgenti, di sentieri e percorsi
naturalistici che conducono a luoghi di grande interesse geografico
e paesaggistico (punta "Primaghe" e "Nidu e
Corbu" ove nidificano poiane, astori, corvi imperiali)
che contribuiscono a renderla una zona d'attrazione unica.
Il luogo è punto d'incontro per coloro che praticano la caccia
e che desiderano addentrarsi nei fitti boschi per concedersi
sane escursioni all'insegna della tranquillità.
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e i prodotti tipici |
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La
Sardegna è una delle terre più belle d'Europa
e il nostro paese ne è un degno rappresentante.
Lei nasconde, tra gli altri tesori, una ricchezza turistica
latente che è considerata come una delle più
importanti della Sardegna: bellezza dei paesaggi, singolarità
dei monumenti preistorici, arcaismo dei modi di vita,
delle usanze e dei costumi, sono tutti elementi concentrati
in questo paese posto su in montagna, solcato da profonde
valli selvagge da cui si scoprono panorami sterminati.
Ma i paesaggi e i monumenti non esauriscono la meraviglia
del viaggiatore. Su questi sfondi grandiosi, i "leiesi"
vivono e lavorano ancora secondo costumi d'una sorprendente
antichità.
A seconda del periodo, infatti, nel cuore della giornata
è possibile assistere allo svolgimento di attività
artigianali tipiche: ne sono degli illustri esempi, la
produzione del formaggio, vaccino e pecorino, svolta tuttora
secondo gli usi tradizionali; la lavorazione della lana
e dei tappeti, fatte ancora secondo le antiche tecniche;
la preparazione dei dolci caratteristici quali amarettos,
pilichittos, pabassinos, sospiros, germinos, casadinas
e sebadas; la lavorazione del pane nella varietà
carasau, tundos (zicchi) e simula.
Ai suoi visitatori Lei offre un'ottima e abbondante produzione
di olio extravergine d'oliva e di olive da mensa; è
possibile trovare, inoltre, carne d'agnello, di vitello,
porcetti, salumi prodotti artigianalmente e selvaggina
stanziale, particolarmente gustosi.
Malgrado le trasformazioni contemporanee, questo piccolo
centro, è ancora animato da una vivace attività
pastorale; infatti, nei primi mesi estivi, nelle campagne
del paese, si assiste a quella particolare attività
di tosatura delle pecore ("su tusorzu") che
rappresenta, ancora oggi, momento d'incontro atteso da
gran parte degli abitanti. |
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