undicesima lezione

"All'origine del GIS"


Terzo fondamentale quesito. Come faccio a trasmettere dei dati "strutturati"? Sia se essi siano di tipo A (cioè informazioni testuali) oppure se essi siano di tipo N (cioè di tipo numerico)  a distanza se sono ai tempi di Leonardo? E cioè senza fax, elettricità o mezzi fisici. Come faccio cioè effettivamente a "trasmettere" se voglio trovare un sistema efficiente, più rapido, del precedente?

Sempre tramite una matrice. 

                                   

Trasmetto le informazioni in sequenza informando il destinatario di quali sono i dati (le costanti) e quali i risultati.

Per ogni casella della matrice devo dire se è una casella dato o una risultato. 

Ad esempio

se A3=A1+A2

A3=> casella risultato

A1,A2=> caselle dati

+ => operatore, funzione

Ho creato un modello, un insieme di relazioni fra elementi che descrivono una realtà.

Utilizzo la mentalità del What if, "cosa succede se..."

Il foglio elettronico ha reso possibile questa mentalità.

Cambiando i valori delle costanti cambia il modello, perché c'è un'interconnessione dinamica dei dati.

 

  Record=> pezzo unitario di informazioni che

                           corrisponde alla riga.

  Field=> le verticali che attraversano ciascun

       record.

 

I programmi che utilizzano questo tipo di modello sono Viscal, Excel,

Appleworks 6 e file vision.


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