Le Guerre



La Guerra di Falco Nero (1832).

Dopo la conclusione della guerra del 1812-1815 i territori del Wisconsin e dell'Illinois nord occidentale, che appartenevano alle tribù dei Sauk e dei Fox, furono lentamente colonizzate dagli americani. Una parte dei Sauk, cercò di contrastare l'invasione americana ma senza troppi risultati e nell'estate del 1831 il capo Falco Nero, firmò un accordo con il quale accettava di trasferire il suo grande villaggio al di là del Mississippi. L'esilio durò meno di un anno e nella primavera del 1832 i Sauk tornarono nelle loro terre. Gli Stati Uniti chiamarono alle armi la milizia territoriale, che, con al comando uomini senza scrupoli e privi di esperienza militare, cominciò a dare la caccia indiscriminata agli indiani, nonostante che Falco Nero non avesse intenzioni bellicose in quel momento. In quelle poche settimane, il capo Sauk cercò l'aiuto dei Winnebago e dei Potawatomi, ma giunsero in suo soccorso solo alcune piccole bande. Il 12 maggio 1832 a Dixon's Ferry, Falco Nero cercò di parlamentare con i soldati di Stillman, ma dopo che la delegazione inviata fu uccisa a tradimento, i suoi guerrieri attaccarono e respinsero per molte miglia i bianchi. Nelle settimane successive Falco Nero vinse altre scaramucce e forse credette di riuscire a rimanere nei territori del Rock River, nonostante che trovasse segni della colonizzazione bianca ovunque andasse. Nel giugno però, l'esercito americano decise di schierare grandi forze di regolari e volontari al comando di Winfield Scott e Henry Atkinson. Durante tutta la guerra Falco Nero dispose solamente di 500 guerrieri, mentre gli americani in campo furono molte migliaia. Di fronte all'offensiva nemica, ed a causa dell'enorme disparità di forze in campo, i Sauk si ritirarono nel Wisconsin meridionale e in luglio decisero di attraversare il Mississippi. Qui giunti, il capo Sauk con la sua famiglia e alcuni guerrieri, in disaccordo con il resto della tribù, di diresse a nord. Il primo agosto mentre i Sauk si apprestavano a passare il fiume nei pressi di Bad Axe, furono attaccati dai soldati e nonostante i tentativi per trattare intrapresi da Falco Nero lo scontro fu inevitabile e sul campo gli indiani lasciarono 23 uomini. Riuscito comunque ad eludere le Truppe Federali, puntò, verso nord, ma il 3 agosto fu di nuovo raggiunto e sotto il fuoco dei cannoni e della fucileria 300 uomini, donne e bambini vennero massacrati. Con questa strage si pose così fine a una guerra che, durata solo poche settimane, fu estremamente sanguinosa, soprattutto per gli indiani. Circa 500 di loro furono uccisi contro circa una settantina di bianchi. In seguito alla sconfitta, Falco Nero fu imprigionato in Virginia e i Sauk e Fox furono costretti a cedere un'enorme porzione di territorio lunga circa 50 miglia.