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Abenaki
Tribù dell'area Nordest negli attuali Maine e New Hampshire di lingua "algonquian" distinti in due gruppi: Orientali e
Occidentali. Con la colonizzazione si spostarono poi in Canada dove furono tra i migliori alleati dei Francesi.
Per tale motivo sono conosciuti anche come St.Francis Indian. Un'altra branca si unì invece ai Maliseet
anch'essi di lingua algonquian. Furono poi in guerra con i coloni inglesi sino al 1699 e più avanti con "i bianchi" presso il fiume Ohio.
Acoma
Acoma, insieme alla città di Hopi di Oraibi, è l'insediamento più antico degli Stati Uniti.
Era Un centro assai popoloso conosciuto come la "la città del cielo". È infatti situato su una roccia alta duecento metri
come una fortezza a metà strada tra le città Gallup e Albuquerque nel New Mexico.
Va ricordato che alla fine del cinquecento gli Acoma essendosi rifiutati di abbandonare le antiche credenze, subirono una pesante
rappresaglia da parte degli Spagnoli che amputarono un piede a tutti i maschi al di sopra dei 25 anni condannandoli a fare i servi
per i ventanni successivi, mentre i bambini furono affidati alle missioni per condurli sulla "retta via".
Aleuti
Nome indiano: Unung'un= gli Uomini. Aleutino significa invece "isola". Occupavano infatti la catena di isole che formano ponte tra la Siberia
e l'Alaska. Dediti alla caccia ed alla pesca sono famosi i loro kayak particolari usati anche per la caccia alla balena. Nella seconda metà del settecento gli Aleuti orientali furono sconfitti
pesantemente dai Russi e costretti a cacciare per loro. Venduta poi l'Alaska agli Stati Uniti, che incrementarono la caccia alle lontre e alle foche,
dalla seconda metà, dell'ottocento a tutt'oggi sulle isole Aleutine sono state impiantate industrie di inscatolamento del pesce e stazioni
per la caccia alle balene.
Apache
Nome che evoca hollywoodiane memorie, ha un'etimologia controversa: potrebbe derivare dalla lingua degli indiani Zuni (apachu=nemico) oppure
essere la versione "bianca" della parola "Yavapai", termine con il quale chiamavano se stessi. Vi è anche una interpretazione di origine spagnola
con il termine "apachurrar" che significa "annientare". Altri nomi indiani sono N'de, Tinneh, Tin-ne-ah, o anche Indè o Dinè.
Popolo essenzialmente nomade staziato comunque nelle zone dell'attuale New Mexico e Arizona, viveva in ripari di frasche conici ai quali talvolta aggiungevano una "rumada" quattro pali ritti che sostenevano un tetto
di rami. Usavano abiti di pelle di daino e portavano capelli lunghi e sciolti tenuti fermi da una banda di stoffa legata attorno alla testa. Ai piedi, portavano mocassini
alti allacciati sotto le ginocchia ed erano essi una parte importante dell'abbigliamento, giacché erano corridori d'incredibile resistenza su un terreno però
costituito da boscaglia, rovi e cacti. Solo successivamente divennero anche abili cavalieri.
Le donne avevano una grande importanza, potevano avere proprietà e diventare degli sciamani. Presso i gruppi inoltre, erano abili intrecciatrici di canestri.
L'organizzazione era fatta da varie famiglie imparentate che non costituivano vere e proprie tribù, ma un
insieme di bande ognuna delle quali definiva se stessa "nazione". Per tale motivo esistono tanti e tali sottogruppi da rendere impossibile una rigida catalogazione.
Talvolta addirittura gli stessi gruppi sono denominati con nomi diversi generando confusione.
Possiamo quindi solo indicarne alcuni: a Occidente, gli Arapaiva, i Carrizo, i Chibecua, i Fort Apache, i Pinal, i Tonto, i White Mountain. A Oriente abbiamo invece:
i Chiricahua, i Jicarilla, i Lipan, i Mascalero. La sopravvivenza era garantita dalla caccia, ma ben presto assommarono a queste le razzie (non con lo scopo di
uccidere) e l'agricoltura. L'importanza all'interno del gruppo era data da quanto, con le razzie, gli uomini erano capaci di portare alla propria famiglia. Lo scontro
con il nemico era considerato negativo e l'abilità di ciascun guerriero, a differenza di altre tribù, era considerata sulla capacità di evitare la battaglia.
Come detto l'organizzazione non portava ad avere capi riconosciuti che esistevano solo a livello locale in base alla ricchezza, abilità ew influenza personale.
Comunque nonostante ciò possiamo annoverare grandi e leggendari personaggi che diedero filo da torcere per lungo tempo all'esercito americano come:
Geronimo, Naiche, Cochise.
Oggi gli apache vivono in alcune Riserve dell'Arizona e del New Mexico.
Arapaho
Nome Indiano: Kananavich=Popolo del sentiero del bisonte. Di lingua algonquian sono una delle tribù delle pianure divise tra nord e sud e con inflessioni dialettali
leggermente diverse sopravvissute sino ai giorni nostri. Come anche il nome dice, erano specializzati nella caccia del bisonte che praticavano con tecniche particolari,
stravolte poi con l'introduzione dell'uso del cavallo che senza dubbio agevolò questa loro caratteristica. Popolo nomade fù, per lunghi periodi stretto alleato
di altre tribù quali i Sioux, Cheyenne o ancora i Piedi Neri anch'essi con le medesime caratteristiche.
Cedettero parte dei territori nel 1865 al governo degli Stati Uniti e furono costretti in "riserve" che andarono progressivamente riducendosi nel tempo per far posto all'uomo
bianco" introducendo discutibili reinterpretazioni dei Trattati stipulati. Oggi gli eredi vivono in "riserve" tra l'Oklahoma e il Wyoming.
Arikara
Nome Indiano: Pawnee(?). Prevalentemente vivevano sulle sponde del fiume Missouri in condizioni di seminomadismo. Come già detto per le altre tribù delle pianure,
anche per essi l'introduzione del cavallo sconvolse ogni tipo di organizzazione tradizionale al punto che, nel XVIII secolo, molti dei loro villaggi divennero fiorenti centri
del commercio equino. Furono tra i firmatari del famoso "Trattato di Fort Laramie" per mezzo del quale si definirono i confini dei territori delle varie tribù; inutile dire
che tale accordo fu a tutto vantaggio degli Stati Uniti. E furono ancora guide Arikara ad accompagnare il Colonnello Custer alle Paha Sapa (Black Hills) la "Montagna Sacra" dei
Popoli delle Pianure. Vi scoprirono l'oro e così gli indiani intorno al 1874 persero anche un importante riferimento religioso.
Assiniboin
Nome Indiano: Ho He. Tribù delle pianure settentrionali che viveva lungo i fiumi Assiniboin e Saskatchewan. Nati dalla divisione della Tribù Sioux degli Yanktonai nel 1640 divennero poi autonomi con tale nome.
Cacciatori di bisonti furono tra i primi a commerciare con i "bianchi"
tramite il "baratto". Da questi all'inizio del XIX secolo contrassero il vaiolo che li decimò. Oggi si possono trovare Riserve Assiniboin il Canada,(dove però vengono chiamati
Stoney) e nel Sud Dakota o Montana.
Atsina
Nome Indiano: A'aninin=Popolo dell'Argilla Bianca. Lingua algonquian, popolo delle pianure settentrionali. I Francesi li chiamavano "Gros Ventre"; alleati dei Blackfeet, furono il centro
del commercio delle pelliccie. Oggi una loro "riserva" è stanziata el Montana.
Bella Coola
Nome Indiano: Nuxalk; di lingua Salish. Popolazione stanziata sulla costa occidentale ricava dal mare i principali mezzi per il sostentamento, ma usavano anche cacciare nelle foreste
dell'entroterra. Godevano di una forte tradizione orale che era tramandata essenzialmente attraverso un'organizzazione sociale basata sull'ereditarità. Caratteristita principale
era a costruzione dei famosi "pali delle creste", una sorta di totem in legno di cedro dipinto e intagliato con figure simboliche che rappresentavano gli antenati del proprietario. Affermava insomma la
posizione sociale ed il lignaggio della famiglia scevro da qualsiasi significato religioso. Le forme dei "pali" erano innumerevoli e potevano essere inseriti in diversi contesti, come per
esempio la parte architettonica dell'ingresso dell'abitazione costruita in legno di cedro a due spioventi.
Blackfeet o Blackfoot
I Blackfoot sono in realtà tre tribù di lingua Agonquian: I Siksika, i Blood, i Piegan. L'origine del nome è probabilmente legata al fatto che era uso tra questi genti
calzare dei mocassini resi neri forse da una tintura o dall'erba della prateria bruciata, oppure per i Blood, per la pittura rossa con la quale si dipingevano il volto. Il nome dei Piegan sembra derivare
dai poveri abiti che indossavano. Emigrarono dal Canada nelle pianure settentrionali spingendo innanzi i Kootenai e i Shoshoni. Con l'indroduzione del cavallo anch'essi abbandonarono i modi di vita
recedenti e si diedero al nomadismo. Temuti dai "bianchi", in quanto erano usi uccidere chiunque si avventurasse nei loro territori di caccia, avevano cattive relazioni anche con i Crow, Cree ed i Sioux.
Le loro abitazioni erano tapee dipinti con sofisticati ideogrammi rappresentanti figure inventate o reali. Questi simboli avevano lo scopo di proteggere il proprietario da mali e sventure.
Una epidemia di vaiolo nel 1837 decimò sostanzialmente la popolazione e il massacro dei bisonti da parte dell'uomo bianco tolse ogni possibilità di sopravvivenza ai Blackfeet. Oggi la nazione
supera di poco le 11.000 unità così divisi: 7.000 Blackfoot, 2.100 Piegan e 2.000 Blood in alcune "riserve" nell'Alberta in Canada e nel Montana negli Stati Uniti.
Caddo
Sono diverse tribù stanziate nel sudest e riunite in tre confederazioni: i Kadohadacho, Hasinai e Natchitoche tutte di
lingua Caddo ramo meridionale della lingua Caddoan diffusa nell'area delle Pianure. In prevalenza coltivatori ebbero però
un ruolo importante agli inizi nel commercio dei cavalli.
Vivevano in capanne a cupola ricoperte d'erba situate nell'Oklahoma, Texas e Arkansas. Caratteristici erano l'anello al naso e la
tipologia dei tatuaggi. Oggi ne rimangono circa 500 nell'Oklahoma.
Cayuga
Stanziata nel Nordest si autodefiniva "Popolo della terra sporca" ed era una delle tribù
che formava la Confederazione degli Irochesi
(vedi anche Irochesi).
Vivevano sia di caccia che di agricoltura attività, che nell'organizzazione sociale interna, erano svolte rispettivamente dagli uomini
e dalle donne. Residente per tradizione nell'attuale stato di New York furono alleati degli
Inglesi durante la guerra di Indipendenza e costretti quindi poi a fuggire in Canada come i loro fratelli della
nazione Mohawk. Attualmente
il gruppo più consistente si trova nella riserva delle Sei Nazioni nell'Ontario ma si
possono trovare alcuni sparuti gruppi nelle "riserve" del Wisconsin e Oklahoma.
Cherokee
Nome Indiano: Chiluk-ki che significa "Popolo delle caverne", ma esso si definiva Ani-Yun Qiya e
cioé "Il popolo vero". La lingua parlata era iroquian il che fa presumere che e origini
fossero nel Nordest forse cacciata dai Delaware e dagli
Irochesi. Popolo alquanto bellicoso, sempre in guerra con le tribù vicine, nel 1730
cedette delle terre alla Corona Inglese e fece atto di sottomissione combattendo spesso al
fianco degli inglesi contro gli altri indiani e ricevendone in cambio armi da fuoco e doni vari.
Le case tradizionali erano fatte di tronchi d'albero con una solo porta e senza finestre. Ogni
villaggio aveva dalle trenta alle sessanta case ma le città potevano contarne molte di
più. Quando non erano in guerra l'occupazione prediletta dai Cherokee era la caccia alla
quale partecipavano anche le donne, le quali prendevano spesso parte anche alle operazioni di
guerra potendo divenire membri del Consiglio. Solo i "non idonei" alla guerra si occupavano
della coltivazioni di orti, dell'affumicatura delle carni, la concia delle pelli, l'educazione
dei giovani. Caratteristica era l'acconciatura dei guerrieri che si rasavano totalmente
escludendo una piccola porzione nella parte posteriore della testa che di contro veniva poi
ornata con perline o penne. L'organizzazione sociale dei villaggi, che nel 1736 erano 64, era
regolata da due diversi capi: un Capo Bianco per il tempo di pace e Un Capo Rosso per il tempo
di guerra. Considerata la bellicosità tradizionale, ovvio che quest'ultimo godeva di
maggior importanza rispetto al primo anche se la sua carica dipendeva dall'andamento della
guerra. Nell'apposita Casa del Consiglio, posta al centro del villaggio, e per tradizione
costruita con sette lati, uno per ciascun clan, divenendo però nel XXVIII secolo rotonda,
si svolgevano le riunioni del Consiglio di guerra. Attorno ad essa vi erano gli orti comuni ed i
granai. Le più importanti celebrazioni erano naturalmente relative alla vittorie militari
nel mentre delle quali si eseguiva la Danza della Vittoria e dello Scalpo. Queste feste potevano
durare anche settimane e vi partecipavano anche le donne. A parte queste, vi erano poi nell'anno
altre sei festività
La diffusione di un famoso alfabeto nel 1821, spinse molti ad imparare a leggere e scrivere a
tal punto da divenire realtà, la pubblicazione di un giornale in lingua e la diffusione
anche presso i Creek. A seguito di ciò vennero trascritte le leggi,
si creò una vera e propria costituzione, si svilupparono delle industrie indigene e il
popolo abbondonò lo spirito bellicoso. Nelle fattorie si adottarono le tecniche dei "bianchi"
e molte di esse divennero delle vere e proprie piantagioni. Tutto questo valse alla tribù
l'annovero tra le "Cinque Tribù Civilizzate del Nordest" (Cherokee, Creek, Choctaw, Seminole,
Chickasaw). Tutta questa abbondanza, unita alla scoperta dell'oro nei territori, paradossalmente
costituì la rovina dei Cherokee. Nonostante la firma di una quarantina di trattati con
gli Stati Uniti, tutti regolarmente infranti, nel 1838 per far posto ai coloni "bianchi" la
tribù venne trasferita nell'Oklahoma attraverso un viaggio di chilometri che venne poi
definito col nome di "Sentiero delle Lacrime" durante il quale perirono circa un terzo dei
deportati. In seguito le cinque tribù, si schierarono con gli Stati del Sud nella Guerra
di Secessione e tale alleanza, dopo la sconfitta, costituì il pretesto, per gli Stati Uniti di annullare
ogni trattato precedente, far cessare l'autogoverno, e ridurre le terre.
Oggi i Cherokee sono, secondo il censimento dell'US Departament Of Commerce del 1990, la tribù
più numerosa negli Stati Uniti con 308.132 individui. Il gruppo più consistente, eredi dei deportati,
risiede nell'Oklahoma, ma ancora una comunità di circa 7.000 individui vive nelle terre
originarie del Nord Carolina forse discendenti di coloro che riuscirono a nascondersi alla
deportazione.
Cheyenne
Nome Indiano: Sha-Hi-Ye-na= Popolo che parla una lingua strana. Chiamavano se stessi però
Dzi'tsiis-tas= La gente che è uguale. Il termine Cheyenne invece sembrerebbe derivare da termine francese
chien=cane, per il fatto che essi in alcuni riti era usi mangiare cani. Anche essa è una
delle tribù delle Pianure settentrionali di lingua algoquian, ma le origini sono da
ricercarsi nella regione dei Grandi Laghi da dove, la pressione degli Chippewa
e dai Lakota, li costrinse a spingersi verso sud.
Le abitazioni erano di due tipologie: invernali dette "wigwam", costituite da robusti pali piantati nel terreno
curvati nell'estremità superiore e legati in cima. Questa era la struttura che veniva poi
ricoperta da erba secca sulla quale, per tappare i buchi veniva poi messo del fango che infine
era a sua volta rivestito da corteccia o canne intrecciate; estive, consistenti in piccole tende
costruite con pali ricoperte da pelli o corteccie. Ottimi cacciatori di bufali e antilopi, come tutte le
tribù delle pianure, cambiarono sensibilmente le loro abitudini con l'introduzione
dell'uso del cavallo divenendo nomadi, grandi cavalieri e vivendo in tapee.
La tribù si suddivise in due gruppi: i Cheyenne settentrionali che praticamente quasi
si fusero con i Sioux tanto ne assimilarono costumi e lingua, ed i Meridionali
che si unirono agli Arapaho.
Erano profondamente religiosi; ritenevano che spiriti potenti vivessero ai quattro punti cardinali,
ma le due figure sacre predominanti erano: Heammawihio che viveva in cielo; e Ahtunowihio che stava
nel sottosuolo. Celebravano la Danza del Sole ed avevano una visione cosmica dalla complessa
simbologia. La religiosità si manifestava anche in battaglia laddove erano usi portare delle
sacche sacre che rappresentavano il centro della vita spirituale del proprietario.
I Mahuts, (Freccie Sacre o di Medicina) erano custoditi presso gli Cheyenne Meridionali e simboleggiavano
l'unità tribale. Erano quattro, due per il successo in guerra e due per garantire l'abbondanza
dei bisonti. Gli Cheyenne Settentrionali invece custodivano l'Issi wun (Sacro Cappello di Medicina o
Sacro Cappello di Bisonte).
Con il massacro di Sand Creek iniziarono le grandi guerre
indiane delle Pianure che coinvolsero il popolo Cheyenne sino al 188O. Da ricordare che gli
Cheyenne Settentrionali nel giugno del 1876 parteciparono alla battaglia di Little Big Horn durante la quale perì il colonnello Custer.
Mai in realtà battuti sul campo di battaglia, furono comunque confinati in "riserve".
Oggi si contano circa 4.500 Cheyenne sul fiume Tongue nel Montana e nello Wyoming e alcune
migliaia con gli Arapaho in Oklahoma.
Chickasaw
Popolo del Sudest di lingua muskogean, conducevano vita seminomade nei territori oggi tra
Mississipi e Alabama. Fu una delle Cinque tribù Civilizzate. Fu alleata con Francesi
ed Inglesi contro i Choctaw e dopo la Rivoluzione furono
deportati nell'Oklahoma. Nella segreta speranza poi di far ritorno nelle loro terre durante
la Guerra di Secessione di allearono con il Sud.
Oggi vivono nell'Oklahoma in un territorio ad amministrazione fiduciaria.
Chinook
Vivevano presso il fiume Columbia nello stato di Washington esercitandi prevalentemente la
pesca del salmone che poi commerciavano. Si sviluppò così una sorta di lingua
franca ad uso commerciale diffusasi poi su un ampio territorio. Un esempio conosciuto di
questa sorta di lingua è il termine "potlatch" che al significato all'incirca di "dare"
o anche il termine "hooch". Da punto di vista religioso il culto preminente era legato alla
risalita dei salmoni lungo il fiume. Furono comunque ben descritti da Lewis e Clark che li
incontrarono nel 1805.
Chippewa
Nome Indiano=An'ish'in'aub'ag=Veri uomini. Conosciuti, nel Canada anche con il nome di
Ojibwa=mocassini incrostati. Nazione di lingua algonquian vivevano nelle foreste attorno al lago
Huron occupando in pratica una larga parte dell'attuale Wisconsin. Divisi in due gruppi, settentrionali
e meridionali. Commercianti di pelliccie, in particolare bravi nella concia delle pelli di caribù , abilissimi
costruttori di lunghe canoe, erano inoltre famosi per l'eccezionale capacità nell'uso della scorza
di betulla usata per la realizzazione di innumerevoli manufatti, non di meno per la copertura delle case
( wigwam ). Altra risorsa naturale largamente a base dell'economia dei Chippewa era la raccolta
del "riso selvatico" che cresceva abbondante nei laghi e torrenti del posto. Di grande valore nutritivo,
e quindi importantissimo nella dieta, non era propriamente un "riso" come da noi conosciuto, ma un'erba acquatica
di norma raccolta in agosto/settembre da famiglie che lavoravano in gruppo. Le piante
per la raccolta, venivano battute con un apposito bastone stando su una delle loro formidabili e lunghe canoe.
Veniva posto poi su scorze di betulle per l'asciugatura e quindi versato in buco praticato nel terreno e foderato, ove
con pestelli e bastoni ricurvi era battuto per ammorbidirne le buccie. Ciò fatto si provvedeva
a setacciare il composto passandolo da un vassoio di scorza ad un altro.
Una diversa risorsa, che costituiva anche un'altra occasione di ritrovo di gruppo, era lo sciroppo d'acero,
alimento non meno importante del "riso selvatico" con valenza anche spirituale/religiosa.
Era infatti utilizzato durante le feste e cerimonie per insaporire frutta,cereali e pesce.
Dopo aver raccolto la linfa, questa veniva bollita, distesa e lavorata per ottenere uno zucchero a granuli che
era a sua volta polverizzato in grani più piccoli e conservato in contenitori di scorza di betulla.
Inoltre i ricchi boschi offrivano grandi varietà di vegetali commestibili, il che faceva sì che i Chippewa
facessero poco uso dell'orticoltura a differenza dei loro vicini meridionali.
Come detto l'uso sapiente della scorza di betulla coniugato all'abilità dell'artigiano manufatturiero
portava i Chippewa a costruirsi delle dimore confortevoli oltre che pratiche: i Wigwam.
La struttura era di pali flessibili o di germogli di carpine o di olmo, fissati in terra e piegati in modo da ottenere
degli archi ( per chi si intende di campeggio, un po' come la struttura delle moderne tende ad igloo).
Altri pali orizzontali erano messi a semicerchio attorno ai verticali e legati ad essi con fibre di tiglio ricavandone
così una struttura a rete. Ora, dopo avere realizzato il rivestimento interno con stuoie,
la struttura veniva coperta con fogli di scorza di betulla che potevano anche raggiungere la dimensione di 2 mq.
disponendoli sovrapposti come le tegole di un tetto. Alla sommità infine vi era l'apertura per la fuoriuscita
del fumo, se ne fosse stato necessario.
Spiritualmente anch'essi erano legati alle cerimonie della Midewiwin
(o Grande Società della Medicina) come i Potawatomi, Fox,
Winnebago ed i Sauk.
Le norme erano pittografate su rotoli di scorza di betulla con canti e insegnamenti.
L'eroe culturale però rimane Manabozho, il Coniglio Grande le cui gesta sono rappresentate con dipinti su scorze di betulla.
Alleati storici dei Francesi cacciarono i Dakota dal Minnesota; a loro, tra l'altro è
da attribuirsi il nome "Sioux" con cui conosciamo quest'ultimi. Dal 1851, anno in cui furono spinti al di là del Mississippi,
dalla colonizzazione dei "bianchi", combatterono con gli americani parecchie volte sino al 1898 ultimo scontro e fine delle
guerre indiane. Oggi vivono in "riserve" nel North Dakota e nel Minnesota, altri nel Canada.
Choctaw
Altra popolazione del sudest che viveva sui fiumi Pascagoula, Chickasawhay e Pearl. Di lingua
muskogean forse discendeva dai Chickasaw. Dal punto di
vista economico erano dediti alla agricoltura e un limitato commercio con altre tribù.
Stanziali costruivano capanne con tetto di paglia. Tra i vari culti praticati ve ne era uno
particolarmente impressionante che prevedeva il disossamento dei cadaveri eseguito da individui
provvisti di lunghissime unghie.
Sempre in buoni rapporti con i "bianchi" durante il periodo coloniale furono anche loro alleati
contro i Creek. Come sempre anche nel loro caso ciò
non fu una garanzia e con l'espandersi dei territori coloniali, in particolare le piantagioni
di cotone, una minoranza di loro fu costretta a firmare nel 1830 un'iniquo trattato, e cos%igrave,
furono anch'essi deportati.
Oggi i discendenti di coloro che resistettero alla deportazione sono circa
5.000 e vivono in una "riserva" del Mississipi, ma il il gruppo più
numeroso, circa 35.000 individui, vive nell'Oklahoma.
Chochiti
Indiani Pueblo di lingua Keresan, area sudovest sul Rio Grande a sud di Santa Fè nel
New Mexico. L'origine però è nel Canyon Frijoles, oggi Bandelier National Monument
sempre nel New Mexico e le rovine dei loro antichi villaggi si trovano vicino a Mesa Cochiti.
Attività principali erano e sono: l'agricoltura, la gioielleria, ma soprattutto la ceramica,
il cui massimo esponente oggi è Helen Cordero le cui opere godono di fama internazionale.
Nel 1970 la popolazione si aggirava intorno alle 500 unità.
Comanche
Nome Indiano=Padouca (in lingua siouan) ma essi si definivano Nemenuh=Il popolo. Comanche viene
invece dall'interpretazione spagnola del termine "ute Komàntacia" e cioé "colui
che vuole sempre combattermi". Originari del gruppo linguistico shoshone e del ceppo uto-aztecan
si divisero dagli Shoshoni dello Wyoming circa nel 1700,
quando Blackfeet e Crow
si spinsero verso sud. Si sistemarono così su una regione pianeggiante e fertilissima
denominata Comancheria, con clima caldo e abbondanza di piante e animali dominati dal massiccio
delle Wichita Mountains. Una terra quindi che forniva tutto dal vestiario (le pelli) all'alimentazione
(piante,frutti,coltivazioni) dai territori di caccia, all'acqua. Come e altre tribgrave delle
pianure usavano per i propri spostamenti il cane, ma con uso del cavallo divennero tra i popoli
più temuti. Allevatori, razziatori spietati, pericolosi guerrieri, abili cavalieri, in breve con i Kiowa,
dominarono incontrastati le pianure meridionali.
Non esisteva un'organizzazione sociale vera e propria, come non c'erano consigli di guerra o
altro. Erano uniti in bande e gruppi familiari dotati di grande autonomia, non si prevedevano
infatti momenti prestabiliti di incontro, nemmeno per la Danza del Sole comune a tutti i popoli dele
Pianure, ma nonostante ciò avevano un senso spiccato di appartenenza alla tribù.
Combatterono a più riprese
Ute,
Pawnee
Osage
Navaho
e tutti coloro che che minaccavano i loro territori di caccia lungo il fiume Arkansas.
Furono forse tra i primi a comprendere il pericolo dell'espansione dei "bianchi" e così
organizzarono un fronte intertribale di resistenza e dal 1834 per quarant'anni attaccarono i
coloni ma dovettero soccombere a causa delle dispersione delle mandrie di bisonti (la loro
fonte di vita e di caccia) e l'assalto e la distruzione dei loro villaggi. E alla fine anche
il popolo Comanche, i fieri cavalleggeri, i guerrieri insaziabili, fu inviato mestamente nelle
riserve insieme ai loro storici alleati: i Kiowa.
I discendenti vivono oggi nell'Oklahoma in un territorio ad amministrazione fiduciaria.
Cree
Nome Indiano: Knisteneau, di lingua algonquian. Diviso in due
rami i Cree Orientali che vivevano nelle foreste ad est della Baia di Hudson,
ed i Cree Occidentali stanziati invece nelle pianure a ovest del
lago Winnipeg. Principalmente vivevano nel Canada.
La loro attività
principali in origine, erano senza ombra di dubbio la caccia e la pesca, ma sapevano essere anche abili
nel catturare gli animali da pelliccia con trappole dislocate nella foresta.
Questa attività divenne man mano prioritaria e grazie ad
essa cominciarono ad espandersi. Gli animali preda del loro interesse
erano: caribù, alci, castori, lepri e conigli oltre che il topo
muschiato che costituiva il principale alimento della tribù. Il clima
rigido nel qule vivevano infatti richiedeva grandi quantità
di cibo, fino a due chilogrammi al giorno di carne pro capite.
Per i Cree occidentali gli usi erano i medesimi degli abitanti delle
pianure.
Le abitazioni chiamate wigwam erano coniche od a cupola coperte
con corteccie di betulla, ed al centro di queste stava il focolare.
Erano abitazioni molto ben curate adatte a resistere alle intemperie,
con le scorze di betulla ben cucite e sovrapposte similmente a come noi
usiamo mettere oggi le tegole dei nostri tetti. Vi erano particolari occasioni
in cui venivano costruiti dei Shabùktowan="casa che si può
attraversare"; due wigwam uniti con un focolare nei lati opposti e il
foro per il fumo sopra ciascuno di essi.
Gli spostamenti erano garantiti da canoe sempre ricavate dalla betulla
in estate, e su slitte trainate da cani in inverno. Conoscevano oltremodo
anche l'uso delle racchette da neve. I commerci, molto fiorenti, come
detto in precedenza, riguardavano manufatti in legno, pelli conciate,
coperte in pelle di coniglio, decorazioni in perline.
L'anno era diviso in otto stagioni con dodici mesi lunari (le lune).
L'estate conducevano una vita abbastanza sedentaria e costituiva
l'occasione per ritrovarsi lungo le rive dei fiumi e dei laghi per
rinsaldare i legami sociali e familiari oltre che stabilire le strategie per l'inverno,
la stagione più propizia alla caccia poichè la selvaggina
era nel periodo migliore e le pelli animali più ricche di grasso. La cattura
avveniva solo però nei mesi di novembre/dicembre in quanto
gennaio/febbraio il clima diventava inclemente. Con l'autunno ognuno
tornava a casa portando con sè le provviste invernali
di carne e pesce.
I gesuiti francesi furono il primo contatto nel 1640.
Da un punto di vista storico, vanno registrati tra i fatti più
importanti l'epidemia di vaiolo che colpì nel 1776 la popolazione
decimandola, oltre che le continue contese con i Sioux
e la disfatta subita nel 1870 ad opera dei Blackfeet.
Altra caratteristica fondamentale dei Cree è la loro profonda
religiosità. Particolarmente ritenevano "il sole" il "Grande Signore della Vita" ed
a lui facevano sacrifici, ma la cosa forse più interessante è
il culto, secondo il quale, ogni animale possedesse un spirito da
propiziarsi per evitare che esso esercitasse poi un'influenza malefica tale da impedire
che potesse essere cacciato dagli uomini. Gli orsi godevano in questo caso di un'attenzione particolare.
Creek
Non era esattamente una tribù:, ma piuttosto un insieme di nazioni come i "Muskogee"
gli "Hichiti", che usavano le rispettive lingue,ed altre che unite davano luogo ad una potente confederazione.
La lingua ufficiale comunque era il "muskogean, ma ovviamente erano parlati anche altri idiomi.
Situati nel territori della Georgia e Alabama nel sud-est, si affermarono nel XVII secolo, ma già
nel XVIII una parte emigrò in Florida dove prese il nome di Seminole.
L'originalità era data propria dall'esistenza di questa "confederazione" basata su
cosiddette "città" intese più come realtà sociali con conseguenti ruoli
politici, che come luoghi fisici di residenza. In questo quindi erano simili alle tribù.
Prova di questo fatto è che la gente viveva spesso lontana dal "centro cerimoniale" (detto anche "area
al quale apparteneva, costituendo villaggi o dimore isolate. Le "città" non erano fisse,
ma il loro numero poteva cambiare in funzioni delle scissioni che avvenivano quando
un gruppo decideva di creare un nuovo "centro cerimoniale". Potevano altresì decidere
anche di unirsi utilizzando un unico "centro cerimoniale" fondendo in questo modo una città con un altra.
Per dare un idea delle dimensioni diciamo che cavallo tra il XIX E XX secolo si potevano distinguere circa 30 "città".
Altra curiosit` era la toponomastica con cui venivano costruite le "città".
Edificate generalmente su collinette la pianta urbana prevedeva case costruite attorno
a templi e piazze e divise in due gruppi denominate "Bianche" e "Rosse".
Ciò era valido anche per le singole "città," della "confederazione, che a
sua volta si distinguevano in "Città Bianche" e "Città" Rosse".
Le prime, anche denominate "Città di Pace", amministravano la politica della "confederazione",
le seconde, dette anche "Città di guerra", le problematice giudiziarie o legislative.
Ciascuna "città era come si è detto, era indipendente e comandata da
un capo (Micco) scelto di solito da un clan "bianco". Si avvaleva però di vice-capi ed assitenti
vari. Tutti questi insieme ad un gruppo di anziani formavano poi il "consiglio". I capi delle
singole "città poi a loro volta costituivano il "consiglio della confederazione" che
aveva il compito principale di mantenere la pace all'interno di essa. È importante
rilevare che questo tipo di accordo non vincolava in alleanze relative a guerre esterne.
La divisione tra "bianchi" e "rossi" coinvolgeva anche ogni abitante della "città"
a seconda del clan di appartenenza ed era di discendenza materna. La funzione sociale
di questa entità era rilevante in occasione della punizione in caso di omicidio. Infatti
gli usi prevedevano che il clan della vittima potesse vendicarsi o direttamente sull'assassino
o su di un membro del suo clan.
Dal punto di vista storico/politico le "Città Bianche" comandaro no la "confederazione"
sino alla Rivoluzione Americana, mentre successivamente e durante la guerra civile, la guida
fu presa dalle "Città Rosse" per tornare alle "bianche" dal 1865 in poi.
Singolare era anche come veniva stabilito l'appartenza della "città" ad un gruppo
piuttosto che all'altro. Diversamente da quel che si potrebbe pensare tale appartenenza
non era un fatto permanente, ma determinato da un "gioco della palla assai duro. Sì, avete ben inteso
proprio un gioco che nell'intento doveva garantire la pace all'interno della "confederazione".
La "città" che veniva consecutivamente sconfitta per quattro volte da quella dell'altro
gruppo, cambiava colore.
IL mais era l'oggetto del culto religioso dei Creek. Ad esso era riservata la principale cerimonia
che inaugurava l'anno nuovo in occasione della prima maturazione. Prima di essa era proibito
anche solo mangiare il nuovo raccolto. Durante tale festa che poteva durare anche parecchi g
giorni venivano concesse amnistie per delitti occorsi nell'anno passato (non però agli assassini)
ed ai Capofamiglia veniva distribuito il "fuoco nuovo" per accendere il focolare. Tali pratiche, sempre
confuse tra religione e magia, non erano altro che le manifestazioni esteriori del profondo
senso di "rinnovamento spirituale" su cui tutta la festa era imperniata. Sembra dire: "la natura
intorno si rinnova!!!, è tempo che ci rinnoviamo anche noi!!". Ritroviamo anche qui
la caratteristica fusione uomo/natura.
Oggi solo un piccolo gruppo ancora sopravvive nelle regioni originarie dell'Alabama, il resto
risiede in Oklahoma dove vennero deportati al termine della guerra civile americana.
Crow
Nome Indiano: Absaroka=Il popolo degli uccelli. Di lingua siouan. Imparentati con gli
Hidatsa. da questi si staccarono per dirigersi
nelle pianure del Missouri superiore dividendosi ulteriormente in River Crow e Mountain Crow.
Un tempo coltivatori, che vivevano in capanne di terra, con l'introduzione del cavallo e
l'uso dei fucili, adottarono il tipo di vita dei popoli delle pianure, dedicandosi al nomadismo
e diventando ben presto abili cacciatori di bisonti e razziatori. Questa pratica li mise spesso
in conflitto con le altre tribù delle pianure particolarmente con i Lakota.
Con i "bianchi" intrattenero sempre buoni rapporti grazie alla lungimiranza di un loro
capo Molti Trofei, e si schierarono con loro durante le
guerre indiane. Tra l'altro giova ricordare che alcuni di loro furono presenti, in quanto
scout, nella battaglia di Little Big Horn.
Gli atti di coraggio dei guerrieri davano prestigio all'interno della tribù e quindi
erano di enorme importanza così come i bottini delle razzie dei cavalli.
Riuscirono anche a costituire una Società del tabacco che veniva considerato
un dono sacro ricevuto da un capotribù.
Le loro dimore erano tapee di pelle di bisonte non decorati che avevano la fama di essere i più
grandi di tutte le tribù; gli uomini avevano lunghi capelli e vestiti splendidi per la
riconosciuta abilità delle loro donne nel confezionarli e decorarli.
Oggi circa 6.000 Crow vivono nella "riserva" del Montana, non lontano dal campo di
battaglia di Custer.
Delaware
Chiamavano se stessi "Lenni Lenape=Uomini della nostra nazione, mentre il nome con cui sono conosciuti,
Delaware, deriva dal nome del fiume sul quale sorgevano i loro villaggi, il quale a sua
volta fu intitolato a Lord de la Warr, governatore della Virginia.
Con i vari clan Unami = Tartaruga, Unalachtikgo = Tacchino e Mansee = Lupo, costituivano forse la più
grande confederazione di lingua algonquian. Vivevano principalmente di caccia, agricoltura e pesca, ma la particolarità
per la quale rivestono interesse sta in una serie di tavolette di legno con soggetti incisi e dipinti in colore rosso chiamate
"Walum Olum", letteralmente "marcatura rossa". Su tali supporti in legno erano incise e colorate come si è detto tramite
dei simboli l'origine dell'armonia dell'universo e poi la fasi salienti e più significative nella storia della tribù partendo
dalle origini lontane. Potrebbe per così dire essere definita una sorta di testo storico ufficiale della tribù.
Per quanto riguarda la loro storia, furono anch'essi tra i primi a capire il pericolo dell'espansione dei "bianchi" e cercarono
tramite la loro confederazione di fermarli patendo in questo modo numerose perdite, ma
furono anche mediatori tra le pretese dei coloni e le altre tribù indiane.
Oggi pochi supersiti vivono nelle riserve dell'Oklahoma e nell'Ontario, anche se alcuni di essi possono essere ancora incontrati
sulle terre originarie.
Duwamish
Citazione d'onore per questa nazione di lingua salish per avere avuto come Capo quel Seattle
(o Capriolo Zoppo) molto citato in numerose fonti per un famossimo discorso.
Erie
Contrazione di un termine Urone che significa "Puma dalla lunga coda", questo popolo,
di lingua irochese, viveva a sud del lago omonimo nell'Ohio praticando la caccia e l'agricoltura.
Nel 1656 furono attaccati dalla Lega irochese alla quale rifiutarono di unirsi, e nonostante
la strenua difesa condotta nei loro villaggi fortificati da alte palizzate e profondi fossati
con l'uso anche di frecce avvelenate, furono sconfitti ed i pochi superstiti o si arresero o
fuggirono disperdendosi.
Fox
Nome indiano: Mesquakie= popolo della terra rossa di lingua algonquian staziato presso
i laghi Erie e Huron nel nord-est. Nel 1733 strinsero alleanza con i Sauk
rimanendo comunque indipendenti sino alla sconfitta nella
Guerra di Falco Nero allorchè si fusero con essi e deportati in Kansas.
Organizzati in società molto democratica basata su clan di derivazione paterna,
conducevano vita seminomade coltivando la terra d'estate e cacciando il bisonte d'inverno.
Combatterono contro i Francesi che promossero nei loro confronti una vera e propria guerra
di sterminio scacciandoli dalle loro terre, e poi con gli Stati Uniti condivedendo la sorte e la storia dei
Sauk
Irochesi
Mandan
Nome indiano: Numakiki=Il popolo. Di lingua siouan, viveva lungo il corso del Missouri.
Seminomadi era cacciatori di bisonti ma anche abili orticoltori abitanti in capanne di terra.
Furono letteralmente decimati dal vaiolo in un'epidemia del 1837. Oggi i superstiti si possono
trovare in "riserve" del Nord Dakota.
Mohawk
Nome indiano=Kaniengehaga=Uomini del paese della selce, ma il nome con cui sono
conosciuti deriva dal termine in lingua algonchina Mohowauuck=Mangiatori di uomini,
attribuitogli dalle tribù vicine. Stanziati a est del lago Ontario, di lingua iroquian,
erano prevalentemente dediti alla pesca e alla agricoltura, e vivevano in villaggi spesso
fortificati. Tribù appartenente alla potente
Confederazione degli Irochesi (vedi anche Irochesi).
nella quale rivestiva il compito di Custode della
della Porta Orientale,
si schierarono a fianco degli Inglesi durante la Guerra di Indipendenza e perciò
pagarono duramente questa loro appartenza a fine conflitto e dovettero riparare in Canada
come l'altra nazione irochese; i Cayuga.
Attualmente i Mohawk, con la loro "riserva" di Akwesasne nello stato di New York, sono
il popolo indiano tra i più attivi negli Stati Uniti. Stampano addirittura un importante
ed accreditato periodico:"Akwesasne Notes".
Navaho
Chiamano se stessi Dineh o Dinè o Dinne = il Popolo. Il nome Navaho o Navajo invece deriva
dall abbreviazione del termine in lingua tewa apachu (nemici-stranieri)
de navahu (grandi campi coltivati) poi tradotto in spagnolo semplicemente in Navajo.
Popolazione di lingua athapasca emigrò circa nel 1300 dal Canada nei territori del Sud-Ovest
terrorizzando le tribù di quelle terre. Nel XV secolo vennero a contatto con gli evoluti e
sedentari indiani Pueblo che procurarono una rivoluzione nei loro usi e costumi. Infatti i
Dineh, da essi impararono i segreti dell artigianato e dell allevamento, ma conservarono il
loro carattere bellicoso e la vita seminomade. Abitavano tradizionalmente gli
"hogan", case costituite da una struttura conica bassa e
realizzata con pali poi ricoperta da terra e fango.
Il soprannaturale riveste una particolare importanza nel mondo Navaho. Esistono due tipi
di persone: il Popolo della Terra (gli uomini) ed il Popolo Santo (gli Esseri Soprannaturali.
Entrambi devono seguire le regole dell'universo altrimenti si spezza quell'armonia fonte di
bellezze e di abbondanza. Quindi, quando un individuo è colpito da una malattia o viene
ferito, il Popolo della Terra organizza cerimonie per richiedere al Popolo Santo di ristabilire
l'equilibrio perduto dell'universo. In questo contesto assume grande importanza l'uomo-medicina,
in lingua navajo "Hataali" cioè "colui che canta". Infatti le complesse cerimonie si
basano principalmente sul canto oltre che su gli "'iikááh" le pitture su sabbia
dai molteplici significati tramandati oralmente. Esistono moltissime cerimonie e ognuna ha
i suoi canti e le sue preghiere.
Socialmente non erano organizzati in tribù, ma piuttosto in bande con dei capi locali e fu
questo a preoccupare di più il Governo degli
Stati Uniti dopo che nel 1849 si impadronì del loro territorio minacciandone le fonti di
sostentamento. Le successive e continue razzie dei Navajo nei confronti dei coloni e dei
cercatori d'oro che, nell'espansione ad est, avevano invaso le loro terre, suggerirono al
Generale J.Carleton di trasferirli nel 1863 in una Riserva nel New Mexico, e così fu dato
un ultimatum ai vari capi locali. Ma, la mancanza di una rigida organizzazione tribale, fece sì
che tale messaggio non potè giungere a tutte le bande costituendo di fatto un buon pretesto
per i bianchi che nella persona del Colonnello Kit Carson, intrapresero una politica di
distruzione delle risorse di vita Dineh. Furono in questo modo bruciati i campi, distrutti
i pozzi, disperso il bestiame, devastati gli orti, rasi al suolo gli
"hogan" costringendo i superstiti alla resa.
Si aprì così nel 1864 la pagina più tragica della storia Dineh con l inizio di quello che venne
chiamato "La Lunga Marcia"; ottomila nativi intrapresero una
marcia a piedi lunga 563 km in condizioni inumane verso il New Mexico durante la quale
morirono o furono uccisi almeno ottocento prigionieri tra uomini, donne e bambini. Solo quattro
anni dopo, nel 1868, dopo che i vari capi firmarono un trattato con il quale cedevano le loro
terre, ai superstiti fu concesso di tornare in patria.
Oggi i Navajo sono la più popolosa tribù rimasta negli U.S.A. dopo i
Cherokee,con una popolazione di 319.198 individui
(censimento del US Department of Commerce 1990) racchiusi in massima parte in una riserva di
200 miglia tra il New Mexico e l Arizona con all interno monumenti naturali come la Monument
Valley o il Canyon de Chelly e giacimenti petroliferi e di carbone. L allevamento continua ad
essere una risorsa primaria, ma non vanno dimenticate altre importanti attività economiche
come la tessitura delle ormai famose coperte, evoluzione delle semplici coperte dei capi, e
dell orificeria, particolarmente nella realizzazione di monili in argento.
Nez Percé
Omaha
= Quelli che camminano contro vento. Di lingua Siouan, popolo delle Pianure centrali stanziato
nel basso Mississippi nell'attuale Nebraska erano seminomadi e dediti all'agricoltura ed alla
caccia dei bisonti. Avevano un'organizzazione sociale tipica delle altre tribù della zona,
ma una netta importanza era assegnata alla società guerriera. I giovani quindi erano
indirizzati, sin dalla tenera età, all'etica della guerra. Si scontrarono spesso con i
Crow i Mandan
i Iowa, ma soprattutto con i
Lakota da cui però furono annientati subendo gravi perdite. Oggi si può
trovare una riserva Omaha nel Nebraska.
Oneida
Nome indiano=Onyotaa:ka=Popolo della pietra eretta, nome derivante con ogni
probabilità alla grande roccia che sorgeve presso il loro primo villaggio.
Di lingua Iroquian, era stanziati in un territorio che andava a nord dal fiume
S.Lorenzo sino all'attuale confine della Pennsylvania a sud. Vivevano di orticoltura
e pesca. Anche essi membri della
Confederazione degli Irochesi (vedi anche Irochesi),
furono però nella Guerra di Indipendenza a fianco degli Americani sancendo
così il termine dell'unità della Lega stessa. Alla fine del conflitto, il
governo degli Stati Uniti stipulò con essi un trattato nel quale, in riconoscenza
dei servizi resi, si attribuiva agli Oneida protezione ed una grande "riserva", ma tali
promesse furono ben presto disattese per la pressione dei coloni che progressivamente
si allagarvano verso ovest. Oggi una parte degli Oneida vive in Ontario ed in "riserva" nel
nel Wisconsin.
Onondaga
Nome indiano=Onontage=Popolo delle colline. Di lingua Iroquian possedevano uno
stile di vita simile alle altre nazioni Irochesi).
Ovviamente membri della Confederazione degli
Irochesi, rivestivano all'interno un'importanza basilare essendo stanziati tra il lago
Cazenovia ed il fiume Onondaga e quindi in posizione centrale rispetto le altre nazioni
Irochesi. Per questo motivo quindi, il loro villaggio costituiva la capitale della Confederazione
ed il luogo dove avevano luogo i "consigli". Erano i
Custodi del Fuoco, ma anche i "guardiani del concilio" e "guardiani del wampum".Quest'ultime
erano lunghe sciarpe o cinture costituite da aculei di porcospino prima, e da perlini cilindriche
bianche e rosse poi, ed avevano una grande significato simbolico, in quanto era la rappresentazione
degli accordi intertribali. Erano essi documenti simbolici che, in mancanza di scrittura
attraverso i disegni documentavano per le generazioni future le decisioni prese in "consiglio".
Si comprende quindi perchè esse erano costudite gelosamente dagli anziani che si
riunivano appositamente per elencare con l'interpretazione dei disegni gli avvenimenti accaduti.
Gli Onondaga, durante la Guerra d'Indipendenza cercarono di rimanere il più possibile
neutrali, ma quando obbligati ad una scelta di campo, si schierarono con gli Inglesi, dovettero
a fine conflitto riparare in larga parte in Canada. Oggi i discendenti vivono in "riserve" in Canada
e nello stato di New York.
Potawatomi
= Il popolo del luogo del fuoco. Di lingua algonchina erano stanziati sulle rive orientali del lago Michigan.
Dediti alla caccia ed alla pesca, ma anche buoni orticoltori vivevano vita seminomade. Imparentati con
Ottawa e Chippewa, all'interno della tribù la discendenza era di tipo patrilineare.
Spiritualmente erano legati alle cerimonie della Midewiwin (o Grande Società della Medicina) prassi che apparteneva
anche ad altre tribù del nord-est come i Chippewa,Sauk, Fox,
Winnebago.
A fianco dei Francesi contro gli Inglesi e successivamente al fianco di questi ultimi contro gli Americani
alla fine della Guerra d'Indipendenza, dovettero così cedere le loro terre ai coloni e trasferirsi in Oklahoma e Kansas ove tuttora dimorano in
"Riserva".
Sauk
Nome indiano: Osakiwug. Di lingua algonquian dell'area nord Ovest. Parenti dei Fox
con essi dal 1733 formarono un'alleanza tanto stretta da terminare solo più di un secolo dopo
con la deportazione delle due tribù. Le abitazioni erano costituite da loggie ricoperte di stuoie e durante
le stagioni autunnale e invernale la sovravvivenza era garantita dalla caccia. Diversamente, nella stagione
estiva, i cacciatori si trasformavano in agricoltori producendo mais, fagioli e meloni stabilendosi in villaggi sulle
rive dei fiumi con abitazioni coperte da scorze.
L'organizzazione sociale era divisa in clan patrilineari all'interno dei quali di svolgevano numerose cerimonie.
La tribù invece era divisa in una organizzazione di pace e una di guerra con medesimi membri ma capi
diversi.
Spiritualmente erano legati alle cerimonie della Midewiwin (o Grande Società della Medicina).
Tali cerimonie annuali, a fine primavera o inizio autunno, si basavano su principi di condotta etica e all'interpretazione
dei sogni. L'etica della Midewiwin era fondata sul concetto che solo un comportamento corretto prolungasse la vita.
Quindi erano vietati menzogna, alcool e furti che si sarebbero d'altronde ritorti contro chi li avrebbe esercitati. Sempre in
ottemperanza a questo misto tra spiritualità e salute fisica, i membri divenivano grandi conoscitori di erbe e radici da
poter usare per scopi curativi. Alla Grande società di Medicina si accedeva attraverso un rito di inizializzazione,dopo il quale si
insegnava ai membri a riflettere nell'agire, la moderazione nelle parole ed in generale una condotta di vita tranquilla.
Tali cerimonie erano comuni anche ad altre tribù del nord-est come i Chippewa, Potawatomi, Fox,
Winnebago.
Nemici dei Francesi che combatterono con i Fox durante il periodo coloniale,
degli scontri con gli Americani si ricordano soprattutto quelli avuti sotto il capo
Falco Nero.
Deportati nel Kansas dove ancora vivono, alcuni si trovano in Oklahoma assieme ai Fox
Shoshoni
Tribù di lingua shoshonean, il nome proviene forse da un termine algonchino
che significa "Serpenti" ed è così che vennero chiamati dai popoli delle
Pianure. Cacciatori di bisonti per i quali compivano lunghe spedizioni, si scontrarono spesso
con i Lakota ed i Cheyenne
dei quali era accerrimi nemici. Dovettero pian piano cedere i loro territori all'invasione "bianca"
particolarmente ai Mormoni prima ed ai cercatori d'oro poi attirati dagli immensi giacimenti
dei loro territori. Esasperati, si consumarono così alcuni atti di ribellione guidati
dal capo Cacciatore d'Orsi che giustificarono una spedizione punitiva da parte dell'esercito
che si realizzò nel 1863 con l'attacco di un villaggio sul Bear River.
A questa battaglia non prese parte, anzi la sconsigliò
ai suoi fratelli, il capo Washakie che invece
fu sempre ben disposto verso i "bianchi". Fu infatti spesso con i suoi Shoshoni al fianco di questi,
in qualità di scout, nelle battaglie contro gli odiati Lakota e Cheyenne.
Partecipò ad esempio alla famosa battaglia del Rosebud evitando con i suoi uomini
una sconfitta di ben più gravi proporzioni al generale Crook.
Oggi i discendenti vivono in "riserva" nello stato del Wyoming insieme gli
Arapaho.
Ute
Tribù di lingua shoshonean e appartenente al gruppo Uto-Azteca viveva tra le montagne del Colorado
e lo Utah orientale lo Sato che da essi ha mutuato il nome. Culturalmente erano affini alle tradizioni delle
tribù delle Pianure settentrionali, quindi abitavano in tende e praticavano la Danza del Sole.
Già alla fine del XVII secolo avevano adottato l'uso del cavallo in sostituzione dei cani, divenendo
così provetti cavalieri, poi cacciatori ed infine allevatori, ciò grazie anche alla ricchezza
del loro territorio. Ovviamente, come tutti i popoli delle praterie, erano dediti anche alla razzie,
procurandosi in questo modo parecchie inimicizie tra le tribù confinanti dalle quali erano denominati
"Gli uomini neri".
Con i "bianchi" ebbero sempre ottimi rapporti di amicizia anche se va ricordato
che nel 1879, nel Colorado, a seguito dell'invasione del loro territorio da parte dei cercatori
di piombo nell'anno precedente, gli Ute insorsero uccidendo l'Agente ed alcuni civili. Tale
episodio, chiamato "il massacro di Meeker" ebbe termine comunque quando il capo Ute Ouray
ordinò a suoi di deporre le armi. Una commissione d'inchiesta valutò poi come
punire gli indiani, ma in realtà nessuno fu mai processato. Di seguito Ouray strinse un
trattato di pace con il Governo ed fu sempre il benvenuto tra i minatori.
Oggi i discendenti, circa 4000 nativi, vivono nel Colorado e nell'Utah.
Winnebago
Nome indiano=Hochañgara=Parlano la vera lingua. Winnebago=Popolo dell'acqua scura è il nome che
gli diedero i loro vicini: i Chippewa. Nazione potente di lingua siouan, viveva presso la Green Bay sul lago Michigan nell'attuale
territorio del Wisconsin in zona boschiva. Capaci cacciatori di bisonti e cervi, coltivavano anche mais, tabacco, fave e zucche
da scambiare con le tribù delle pianure. Erano divise in due cosiddette fratrie: la superiore, o popolo dell'aria;
inferiore o popolo della terra.
Spiritualmente anch'essi erano legati alle cerimonie della Midewiwin (o Grande Società della Medicina), ma inoltre posseggono parecchie
altre divinità alle quali fanno offerte come: il Creatore della Terra, il Dispensatore di Malattie, il Sole, la Luna, la Stella
del Mattino, lo Spirito della Notte, l'Uccello del Tuono, la Tartaruga e il Coniglio Grande.
Durante la Guerra di Indipendenza e del 1812 si schierarono dalla parte degli Inglesi. Tra il 1829 ed il 1866 furono costretti
dai "bianchi" a trovare nuove patrie almeno sette volte. Alcuni di essi parteciparono nel 1932 alla guerra di Falco Nero.
Oggi circa 800 Winnebago vivono nella Contea di Thurston nel Nebraska.
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