una semplice "campionatura" di amici, ammiratori e conoscenti |
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un dito nell'occhio per tornare alle relazioni di 1° livello ... |
Daniele Varè Sibilla Aleramo, R.M. Rilke, Ada Negri, Paolo Tosti, Lina Poletti, Giuseppe Rosadi, Amy Lowell, Axel Munthe, Natalija Goncarova, G.Papini, Mercede De Acosta, FP Michetti |
Daniele Varè |
Diplomatico all'Estero e scrittore in Italia. Nel suo libro di memorie "Il diplomatico sorridente" dedica alcune pagine alla Duse. |
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Sibilla Aleramo |
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Sibilla Aleramo (al secolo Rina Faccio, 1876 -1960), è stata giornalista, narratrice, poetessa, femminista e socialista militante. Ha avuto una vita famigliare intensa quasi quanto quella sentimentale (anche bisex): da una madre insana mentalmente, a un tentato suicidio, sino alle “attenzioni” di un impiegato del padre, cui segue il matrimonio riparatore, la nascita di un bambino e la doverosa separazione. Si è conservato un grandissimo numero di testimonianze cartacee (l'Aleramo ha sempre avuto una grande attenzione per le sue carte): i vari testamenti (numerosi), la prima lettera scrittale dal padre (1883), la corrispondenza con Cardarelli, Papini, Boccioni, Cena, Campana, Quasimodo, Evola, Cascella, Gorkij, Salvemini, Larbaud, Valérie, Apollinaire, Cecchi, Papini, Pavese, Mussolini, Togliatti, D'Annunzio… e naturalmente anche una copiosa corrispondenza indirizzata a donne sindacaliste, femministe, scrittrici, attrici: Matilde Serao, Ada Negri, Irma Gramatica, Giacinta Pezzana e - last but not the least - Eleonora Duse. |
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Rainer Maria Rilke
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Poeta, saggista, romanziere e drammaturgo, nato a Praga nel 1875, membro della influente minoranza di lingua tedesca, esprime tutta la sua creatività in questa lingua. Viaggia per tutta Europa, da Londra a Mosca, ed è più volte in Italia: Roma, Venezia, Firenze, Viareggio, Capri, Napoli. Affetto da leucemia muore in Svizzera nel 1926. Conosce Eleonora Duse a Venezia nel 1912, dopo essere stato ospite nel castello di Duino, a Trieste, della Principessa Maria, consorte del Principe Alexander von Thurn und Taxis, discendente di quel ramo bergamasco della famiglia Torriana che aveva dato i natali a Francesco Tasso (1450-1517), noonchè fondatore del servizio postale in Europa ..... etc. etc. Eleonora è a Venezia in compagnia, tra gli altri, di Lina Poletti, che Rilke trova cordialmente antipatica. Il poeta frequenta assiduamente l'attrice durante il suo soggiorno in città, da maggio a settembre: la Duse è talmente colpita dal poema "La Principessa Bianca", che insiste per avere un traduzione tagliata espressamente su di lei, ma non se ne fa nulla, anche perché Rilke non ha un grande interesse per questo suo lavoro giovanile. |
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Ada Negri |
Scrittrice e poetessa milanese (1870-1945) assai famosa ai suoi tempi, poi dimenticata ed infine oggetto di recenti studi (non troppi per la verità). Nelle sue opere oscilla tra l’impegno sociale e l’ “intimismo estetizzante” … Conosce e ammira moltissimo Eleonora Duse, che considera un vero punto di riferimento per il riscatto sociale della donna. |
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Francesco Paolo Tosti |
Matilde Serao, Francesco P.Tosti, Eleonora Duse |
Si,
è proprio lui, quello di “Mattinata”, “Vorrei morir”, “Ave
Maria: le sue canzoni sono entrate nel repertorio di Enrico Caruso,
Beniamino Gigli, Jussi Björling, Eva Turner, Luciano Pavarotti, José
Carreras, Armando Ariostini … Marchigiano di origine, si forma a Napoli, dove frequenta il conservatorio. Ha immenso successo e diventa addirittura maestro di canto alla corte italiana (dal 1870) e di quella inglese (dal 1880). In Italia come all’estero
frequenta il mondo che conta, politico ed intellettuale. E’ amico di
scrittori, artisti, giornalisti: D’Annunzio, Serao, Scarfoglio, Murolo,
Di Giacomo, Michetti, e di tanti, tanti altri. Eleonora Duse compresa. |
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Lina Poletti “Cordula” |
La Poletti è una libera pensatrice, femminista, aspirante poetessa, impegnata in attività culturali ed iniziative sociali a favore dei più deboli: è lei che nel 1913 caldeggia ad Eleonora Duse la creazione di un “Teatro del Popolo”. Lina
Poletti, detta "Cordula", ha una vita avventurosa, anche
sentimentalmente, un marito di comodo (lo “studioso” Santi Muratori),
ma anche una (tra le tante) relazione con Sibilla Aleramo… Conosce la Duse nel 1910, tramite Alberta “Berta” Alberti, figlia dell’attrice Giovannina Aliprandi. “Cordula”, al pari della “Berta”, è una di quei succedanei di figlia che la Duse colleziona (si firmava “Mamma” … ) e che hanno alimentato le voci di suoi possibili rapporti lesbici. La Duse frequenta per diversi anni Lina, e Lina pensa di scrivere dei testi che l’attrice reciti al suo rientro sulle scene. Alla fine, nel 1813, litigano, e la loro frequentazione si interrompe. L’Attrice è profondamente ammirata da uomini e donne, ed a lei piace certamente esercitare il proprio fascino, ma a conti fatti i suoi amori sono innegabilmente orientati verso il “sesso forte”. |
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Giuseppe Rosadi |
(1897-1925) Toscano, prima avvocato, poi deputato dal 1897, indi sottosegretario alle Belle Arti dal 1920 al 1922 (qui Silvio D'Amico sarà suo collaboratore). Intrattiene una nutrita corrispondenza con Eleonora, soprattutto nel periodo in cui l'attrice è lontana dalle scene, tra il 1908 e il 1916, E' un appassionato d'arte nonché commediografo dilettante, ma si occupa di teatro anche in maniera "più seria", lavorando per attivare la “prima sovvenzione pubblica” a favore di quest’arte. Vorrebbe che Eleonora entrasse nella Commissione per l'assegnazione delle sovvenzioni, ma per vari motivi (lei non è interessata, altri non vogliono lei ecc.) questo non accade. |
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Amy Lowell |
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Ad
Eleonora toccò in sorte di essere l'ispiratrice di innumerevoli
personaggi votati all'arte, tra questi l'americana Amy
Lowell (1874–1925). Costei, cresciuta in un ambiente colto e
sofisticato, riceve addirittura il premio Pulitzer, ma un anno dopo la sua
morte. In
vita, infatti, scandalizza critici e lettori con il suo conclamato
lesbismo, nonchè il comune senso del pudore con un peso di 114 kili e
l'abitudine di vestirsi con camice maschili e fumare sigari! Decide
di dedicarsi alla poesia nel 1902, folgorata dalla vista di Eleonora Duse
sul palcoscenico: “It loosed a bolt in my brain and I knew where my true
function lay.” ("Aprì la serratura nella mia mente e io compresi
il mio compito"). Tra le due, non si stabilisce però un legame di amicizia, si incontrano alcune volte: per la Duse si tratta di un'ammiratrice in più, per l'americana invece l'attrice diventa una musa alla quale dedicare il primo componimento poetico, e per la quale nutre indefessa ammirazione, tanto da concepire una fondazione alla memoria di Eleonora Duse (non se ne fece niente) alla morte di costei. |
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Axel Munthe |
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Il medico e scrittore svedese Axel Munthe (1857- 1949) è ricordato oggi per aver fatto costruire, sopra i resti della villa dell'imperatore Tiberio, la famosa "Villa San Michele" di Anacapri. Ai suoi tempi
comunque, è già famoso per la disponibilità nel curare gratuitamente le
persone più bisognose (per un certo periodo ospita in un castello vicino
a Tivoli un gruppo di anziani privi di mezzi di sussistenza) ed anche per
essere un medico e psicologo "alternativo", che prescrive con
moderazione farmaci e cure, preferendo ricorrere all'ipnosi ed alla
musicoterapia. Tra
i suoi pazienti si contano anche, di volta in volta, gli esponenti della
"migliore" società nelle capitali europee, nonché membri delle
famiglie reali; le sue frequentazioni riguardano personalità di spicco
del mondo della cultura e dell'arte: Eleonora Duse non può mancare! anzi,
nelle biografie del medico filantropo, è annoverata tra le amicizie. Esiste anche un film del 1962 (regia di Giorgio Capitani), Axel Munthe: il medico di San Michele, il cui copione è tratto dalla autobiografia La Storia di San Michele, con Valentina Cortese nei panni di Eleonora Duse. |
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Natalija Goncarova |
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Natalija Goncarova, pittrice e scenografa russa dei primi decenni del Novecento (1881-1962), è tra i maggiori interpreti del poliedrico movimento futurista russo, assieme a Mikhail Larionov, suo compagno, Kazimir Malevic, David Burljuk, Ol'ga Rozanova, Aleksandra Ekster, Ljubov Popova e Pavel Filonov Negli anni '20, collabora con Diaghilev e i "Ballets Russes", acquistando una solida fama di scenografa d'avanguardia. La Duse entra in contatto con la scenografa nel 1921 quando, nel tourbillon dei progetti sognati e non realizzati, le propone di creare dei costumi per alcuni suoi personaggi. Forse viene effettivamente prodotto un vestito "simbolico" per il dramma simbolico "La donna del mare" di Ibsen … |
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Giovanni Papini |
(1881-1956) E’ giornalista, critico, poeta, scrittore d’avanguardia, nonché fondatore delle riviste letterarie “Leonardo” e “Lacerba” e collaboratore de “La Voce”, nazionalista, interventista, scettico ed infine apologeta del cristianesimo La
Duse e Papini si conoscono a Firenze nel 1915, l’attrice ha 57 anni e
Papini 34, e da allora inizia un regolare scambio di epistole. Una
trentina di queste lettere è conservata presso l'Archivio Contemporaneo
Bonsanti di Firenze, le missive trattano in modo particolare della guerra
1915-18 e del cinema (è del 1916 “Cenere”), sono pervase dalle
inquietudini e difficoltà in cui versa la “Divina” in quegli
anni: "nel mio paese non c'è un teatro per me, né casotto, né
tenda". Papini stima inoltre la Duse come “letterata”: secondo quanto racconta Eleonora stessa in una lettera alla figlia Enrichetta (agosto 1917), Papini le avrebbe fatto pressione perché mandasse « .. al diavolo il teatro e cinema ..» per dedicarsi alla scrittura « ..voi siete soprattutto scrittrice e grande..». |
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Mercedes De Acosta |
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Nel
grande zoo delle ammiratrici della Duse è da annoverare anche Mercedes
De Acosta, anche se, probabilmente, costei bastava a se stessa.... Mercedes
(1893 - ? ) proviene da una ricca famiglia di Cuba, è donna (?)
poliedrica: scrittrice, poetessa, drammaturga, sceneggiatrice di
Hollywood. Il
suo fascino sembra sia stato “leggendario”, tanto da diventare amica
intima (molto intima) di Greta Garbo e Marlène Dietrich, di attrici come
Eva Le Gallienne, Alla Nazimova e, pare, anche di Isadora Duncan. Nelle sue frequentazioni eccellenti si incontrano Rodin, Edith Wharton, Stravinsky, Sarah Bernhardt, Picasso, Cecil Beaton, Elsa Maxwell, il guru Krishnamurti, Enrico Caruso, Henri Matisse, Anna Pavlova, Diaghilev, ed Eleonora Duse. L’attrice italiana è un must che non può assolutamente
mancare nella raccolta di una collezionista di celebrità. |
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Francesco Paolo Michetti |
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Francesco
Michetti (1851–1929) pittore ed appassionato fotografo abruzzese,
allievo di Domenico Morelli e di FIlippo Palizzi, è un artista di
"successo". Nel 1901 è nominato Presidente dell'Accademia di
Belle Arti di Napoli, nel
1910 la Biennale di Venezia gli dedica una sala e nel 1909 è
nominato senatore del Regno su proposta di Giolitti. Frequenta
per lavoro e per diletto la società all'avanguardia nei campi della
cultura, arte e spettacolo. Fissa
la sua dimora nell'eremo francescano di Francavilla al Mare (oggi
distrutto) dove ospita illustri amici, dando vita al "Cenacolo degli
Artisti": Paolo Tosti,
Matilde Serao, Edoardo Scarfoglio, Guido
Boggiani, Costantino Barbella, Michele Cascella e, naturalmente,
l'amicissimo Gabriele D'Annunzio, che qui compone alcune tra le sue
opere più importanti (Il Piacere, l’Innocente, parte del Trionfo della
morte). Quando
D'Annunzio nel 1904 inizia i preparativi per l'allestimento teatrale della
tragedia La
Figlia di Iorio, Michetti ha già dipinto la famosa tela,
presentandola alla XVIII^ edizione dell' Esposizione Internazionale d'Arte
di Venezia nel 1895. L'ispirazione che ha tanto preso Michetti, e che gli ha fatto realizzare il quadro in poco più di una settimana, risale a un tot di anni prima (al 1883?), quando assieme al Vate assiste ad una festa campestre estiva a Tocco Casauria (Pescara), quando all'improvviso appare correndo sulla piazza una giovane donna scarmigliata, inseguita da un gruppo di contadini eccitati dal vino e dal sole ... pare che pittore e poeta da allora si siano dati da fare per raccogliere, in giro per l'Abruzzo, costumi ed arredi autentici, spendendo e spandendo un mare di quattrini. |
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