MARCO PRAGA: La moglie ideale (1890) | |
La
borghese Giulia vive senza
problemi la doppia vita di amante appassionata e moglie perfetta. Gustavo,
l'amante, decide di lasciarla proprio quando Piero, il marito di lei nonchè
suo amico, comincia a sospettare l’esistenza di una tresca. Piero
sorprende Giulia a casa di Gustavo, ma lei con abilità da trasformista
rovescia a suo favore la situazione. Alla
fine Gustavo la lascia comunque. Ora non le resta che consolarsi
nell'amore coniugale: sarà ora davvero una moglie ideale? |
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Giulio
è frutto dell'amore adulterino tra Bianca
e Decio. Egli sa di avere due padri, e sente che è arrivato per lui il
momento di abbattere la “porta chiusa” per crearsi un'esistenza libera
da segreti e reticenze. Finalmente Giulio chiama Decio col nome di “padre” e Bianca deve confessare a sua volta il "segreto" scontato in lunghi anni di doloroso silenzio: tutto è chiarito, ma Giulio parte lo stesso, e con la sua assenza comincia la vera espiazione ....
(nell'articolo apparso sul periodico inglese ripreso a fianco, si attribuisce all'opera il titolo "The open door" ... e poi si parla tanto di come una volta il pubblico capisse i testi anche assistendo alle rappresentazioni in lingua originale !) |
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"... Non vi siete sbagliata sul terz'atto. E' brutto, è fiacco. Ma non ho saputo farlo meglio di così otto anni fa. non saprei rifarlo oggi. però sentite, sentite Duse: se parrà alla folla che non ci sia niente per voi, in quel terzo atto, per cento eletti vi sarà molto. perchè non ci sono parole, che sarebbero mie, e mediocri,ma ci può essere tanta Duse, in silenzio. Quando il figlio vi parla, ai ginocchi vostri. Mettetevi di faccia al pubblico. E siate voi. ..." (da una lettera del 1920 di Marco Praga ad Eleonora Duse). |