CHIOGGIA |
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Eleonora Duse è una “gloria chioggiotta”: un suo busto bronzeo fregia la sala del Consiglio comunale e una lapide campeggia nell'omonima calle.
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"el gateo" |
Nata
in tournée [a Vigevano], l'attrice fece ritorno a Chioggia quando aveva
cinque mesi. Un ritorno che resterà abituale per molti anni, che si
faceva per trovare per ritrovare parenti o addirittura per esibirsi
"in patria" … Quando
fu annunciata la notizia della sua morte, "la bandiera del balcone
del palazzo comunale era a mezz'asta: sulle rive" raccontano le
cronache del tempo, "al molo, in pescheria la gente non parlava che
di Eleonora. La porteranno qui. I va a incontrarla... Le donne intanto
preparavano le bandierine di carta, rosse, gialle, verdi, da appendere a
cordicelle tra le finestre delle case, nelle calli e con quegli addobbi
mossi dalla brezza le popolane avrebbero salutato l'ultimo ritorno di
Eleonora Duse". |
Calle Duse |
canale "Lombardo" |
Chioggia '800 |
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Interpretando gli umori dell'intera città, il sindaco di allora Giuseppe Nordio scrisse un telegramma a Mussolini, nella sua qualità di ministro degli Interni: "Chioggia, profonda amarezza, piange scomparsa sua illustre figlia Eleonora Duse e invoca autorevole intervento E.V. onde ottenere rispettando diritto di sepoltura spoglie mortali, qualora non ostino precise disposizioni testamentarie". Ci si mise anche in contatto con la figlia Enrichetta, che si trovava a Cambridge, sposata con un docente di quella Università, per avere l'autorizzazione ad ospitare il feretro della madre. Per tutto riscontro, però, la figlia fece conoscere che il "desiderio di mamma mia era di riposare in camposanto ad Asolo in vista del Grappa" Unico privilegio che restò a Chioggia fu quello di veder posta sopra sopra la bara una propria corona accanto a quella dei Sovrani, del governo e della figlia » (Eleonora Duse: nostalgica figlia di Chioggia, www. clodianet.it/chioggia/illustr3.html) |
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