A Venezia, Eleonora prende in
affitto un appartamento nel palazzo Barbaro-Wolkoff, stretto ed alto
edificio gotico del XV° secolo, in zona Accademia, più precisamente a
San Gregorio, dove risiederà a singhiozzo tra la fine del 1893 e il 1897. |
palazzo Barbaro |
Durante i brevi soggiorni frequenta il bel mondo intellettuale che gravita intorno alla città lagunare: innanzitutto il pittore Alexandre Wolkoff, oppure Volkov o meglio Roussoff (come si firmava), il padrone di casa, che abita assieme alla famiglia al piano di sotto, ed è proprietario di un’eclettica collezione di rare pitture e sculture (Wolkoff è amico un amico di vecchia data, nel 1891 è lui che organizza, per la Compagnia Città di Roma, una tournée in Russia; anche il suo nome è legato ad un possibile flirt con la Divina). La Duse ritratta da Wolkoff (1894) |
Vicini di casa (nella sinistramente famosa Ca’ Dario) la ricca ed eccentrica contessa de la Baume e la sua amica Madame Bulteau, poi c’e’ Mariano Fortuny e Angelo Conti, direttore delle Regie Gallerie dell’Accademia, e nella Casetta Rossa (quasi di fonte all’odierna Guggenheim e dove ha abitato lo scultore Antonio Canova) vive l’aristocratica austriaca Friedrich (Fritz) Hohenlohe tra i cui ospiti si contano la Contessa di Noailles e Gabriele D'Annunzio … ecc. ecc. «Un ambiente di raffinati che ruotava introno a se stesso, riempiendo le giornate di conversazioni estetiche e di visite, le sere di cene e le notti di falsi amori». (Piero Chiara, Vita di Gabriele D'Annunzio, Milano, Mondadori, 1978). |
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La Duse arreda
l’appartamento con la consueta semplicità: tappeti, mobili essenziali e
preziosi, alcuni pezzi di arredo antico. Nell’autunno 1894 Gegè
Priuli fotografa una Duse “privata”, sulla parete di fondo una
Madonna del senese Bernardino Fungai (1460-1516); Eleonora è gelosa di
queste immagini, prega l’amico di non farne copie per alcuno, perché
le sarebbe parso di violare la tranquillità trovata. |
Venezia 1894 |