Dal 1983 inizia un nuovo ciclo da tutti i punti di vista.
Venezia-Cannaregio
1983 opera a metà tra il concettuale ed il paesaggio urbano realizzata per la biennale di Venezia. Qui le mappe, le tracce vengono utilizzate per la pianificazione del progetto. |
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Palazzine per abitazione, Iba , Berlino Momento di svolta dal punto di vista della realizzazione effettiva delle sue opere; rappresenta la realizzazione pratica delle teorie del Post-Modernismo: 1) Costruzione
dentro la città
Eisenman re-ammaglia con una serie di griglie un'insieme di edifici già esistenti e tali griglie nascono dalla sua analisi contestuale. Alla fine riesce a realizzare solo un angolo del suo progetto. |
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Il movimento post-moderno afferma che: siccome la continua espansione della città-macchina, basata sulla velocità, sull'idea dell'industria e sulla virilità del mondo meccanico moderno, si comprende che non può continuare così e nasce l'idea di lavorare all'interno delle maglie, delle configurazioni, dei sistemi già esistenti; questo spostamento di attenzione da una città sempre all'avanguardia ad una idea di architettura che si muove all'interno di contesti già esistenti è uno degli elementi concettuali legati al post-modernismo (in architettura).
A questa componente se ne sposa un'altra, invece di avere un'architettura d'avanguardia fortemente astratta e basata, sui concetti di dinamismo, meccanicità e trasparenza, ci si muove verso la riscoperta dei meccanismi tradizionali del fare architettura e cioè una riscoperta degli stili del passato, della memoria dell'architettura, un ritorno ad un forte storicismo.
La terza componente
del pensiero post moderno è che non è affatto vero che l'architettura
debba essere astratta,
ma può
comunicare valori CONDIVISI, altra parola chiave del momento, che
possono essere trasmessi attraverso il repertorio classico del linguaggio
architettonico (timpani, colonne...).
Il 1980 viene
indicato come l'anno di acmè del movimento post-moderno ed anche
in Italia viene allestita una mostra a lui dedicata: LA MEMORIA DEL
PASSATO, che si trovava alla Biennale del 1980.
Questo tipo
di pensiero spiazza completamente la posizione intellettuale-architettonica
di Eisenman, che si trova in crisi ancora più forte di prima; egli
deve ora tirare fuori una risposta che sia capace di affrontare la crisi
e rilanciarla in direzione diversa.
Il nuovo modello
di pensiero prodotto da Eisenman si sviluppa attraverso il ragionamento
sul CONTESTO, questo non è più assimilato ad
un patrimonio dato, da guardare superficialmente, ma è inteso come
campo da indagare criticamente; il CONTESTO è divenuto campo
di indagine critica.
Alla parola
contesto
si è andata a sovrapporre l'interpretazione di Eisenman di contesto
che ruota attorno alla parola PALINSESTO*,
attraverso questo strumento concettuale il contesto entra in gioco come
maglia importante all'interno del processo progettuale.
Questo tipo
di ragionamento cambia il significato di CONTESTO, che da facile
memoria (significato proprio dell'architettura storicista) ne dà
una interpretazione concettuale.
L'organizzazione della tessitura, realizzata attraverso l'analisi critica del contesto è assolutamente oggettiva, non esiste più una scissione netta tra progetto ed altro (piante, terreno...) fa tutto parte della stessa operazione critica.
*Palinsesto: pergamena medievale su cui si scriveva, si cancellava lo scritto e si riscriveva. Veniva così a crearsi come una filigrana generata dai diversi passaggi dello "stilo". Praticamente si viene a creare come una sovrapposizione di layer.
Tutta questa analisi tira fuori dal tunnel Eisenman.