La Clonazione
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Gli unicellulari si dividono in due o più cellule figlie identiche,
mentre negli organismi superiori la riproduzione è sessuale e prevede
l'unione dei gameti in una sola cellula (zigote) che formerà il nuovo
individuo.
Con le nuove tecniche si è trovato il modo di ottenere delle serie
di individui adulti, cloni,
evitando la fase della riproduzione.
Si possono clonare vegetali e animali, utilizzando due diverse tecniche: per
i primi, si parte dalle cellule del corpo della pianta mentre per i secondi
si lavora su embrioni molto precoci.
Con una tecnica che si chiama splitting i biotecnologi possono suddividere un embrione molto precoce (che non abbia più di otto cellule) in due, quattro o otto cellule e ottenere altrettanti embrioni geneticamente uguali fra loro. In genere lo fanno alcuni allevatori per ottenere più esemplari di bestiame pregiato: i singoli embrioni, dopo essere stati suddivisi, vengono poi inseriti nell'utero di madri che porteranno a termine la gravidanza (l'inserimento degli embrioni nell'utero di una madri è una delle tecniche della fecondazione artificiale).
Esiste un tipo di clonazione (per ora applicata solo sulle rane) che si potrebbe
teoricamente utilizzare per gli animali, che
prevede di inserire nella cellula uovo un nucleo diverso da quello che essa
ha originariamente: nucleo che proviene da una cellula somatica dell'individuo
che si vuole replicare: in questo modo l'individuo che nasce è geneticamente
identico al "genitore" (cioè quello che ha dato il nucleo).
Questa è la clonazione classica, ben diversa dall'esperimento di Stillman
e Hall sugli embrioni umani ed è forse quella che pone gli interrogativi
più inquietanti e che richiede una legge che limiti la ricerca, evitando
manipolazioni sull'uomo.
Recentemente, due ricercatori scozzesi, K. H. S. Campbell e I. Wilmut (clicca qui per vedere la descrizione dell'esperimento), presso il Roslin Institute di Edimburgo, hanno concluso un esperimento ancora più delicato, ottenendo due pecore identiche che, all'età di sette mesi, nel marzo del '96 sono finite sui giornali di mezzo mondo: Megan e Morgan, due esemplari identici come gemelli monovulari, ottenuti con la clonazione.