Tecnologia del DNA ricombinante
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Consiste in un complesso insieme di tecniche di manipolazione del DNA che consentono di isolare dei brevi segmenti di tale molecola, per moltiplicarli, studiarne la sequenza nucleotidica, trasferirli nel genoma di altre cellule controllandone l’incorporazione e l’espressione.
Nei batteri sono presenti degli enzimi, detti enzimi di restrizione, che tagliano le molecole estranee di DNA in piccoli segmenti, prima che vengano duplicati o trascritti. Il taglio è effettuato presso sequenze nucleotidiche specifiche, dette di riconoscimento. I batteri producono questi enzimi, per proteggersi dall’aggressione dei virus batteriofagi.
Esistono due tipi di enzimi:
Brevi segmenti di DNA si possono ottenere in due modi:
Per avere un numero elevato di segmenti di DNA identici si possono utilizzare due tipi di tecniche:
Clonazione del DNAI dispositivi per duplicare i brevi segmenti di DNA
sono i batteri; il più utilizzato tra questi è E. Coli poiché
le conoscenze su di lui sono molto più specifiche, che su qualunque
altro essere vivente.
Ciò di cui si ha bisogno sono dei vettori (plasmidi
e virus), che possano trasportare i segmenti di DNA
da moltiplicare nelle cellule batteriche.
Si opera in questo modo:
Questo processo è stato messo a punto nel 1989 ed è in grado
a partire da un piccolissimo campione di DNA,
in poche ore, di sintetizzare milioni di copie di uno specifico segmento di
DNA. Pertanto risulta più rapido rispetto alla clonazione del DNA e
differentemente da questa necessita della conoscenza delle sequenze nucleotidiche
di ciascuna estremità del segmento di DNA che si vuole copiare.
In campo medico questa tecnica è usata per la diagnosi prenatale delle
malattie genetiche e per la ricerca d’infezioni causate da virus latenti
(AIDS).
Il processo si svolge in questo modo:
Ad ogni duplicazione la quantità di DNA raddoppia.
I sistemi di sequenziazione del DNA:
Campioni identici di una molecola di DNA da sequenziare vengono trattati con
differenti enzimi di restrizione che tagliano il DNA in siti differenti. I frammenti
di ciascun gruppo sono separati tra loro, clonati ed analizzati. In questo modo si
determinano le sequenze nucleotidiche di ciascun frammento.
I frammenti prodotti dai due enzimi di restrizione si sovrappongono ed è
possibile determinare la sequenza nucleotidica dell’intera molecola.
Ibridazione
L’ibridazione rappresenta uno dei metodi per individuare ed isolare
i segmenti specifici di DNA
e si basa sulla proprietà di appaiarsi tipica delle basi azotate degli
acidi nucleici.
Processo di ibridazione:
Sonde
Per individuare i segmenti ibridi specifici si ricorre all’uso di sonde
(mRNA, sequenze di DNA o segmenti di DNA sintetici), che cerchino segmenti
di DNA o RNA con una sequenza complementare.
Si prende un isotopo radioattivo e lo si inserisce in un breve segmento di
DNA
o RNA
a filamento singolo ,che deve avere la sequenza complementare a quella cercata;
la sonda può anche essere marcata con un colorante fluorescente.
Altri marcatori genetici sono i RFLP: la loro esistenza è dovuta al
fatto che variazioni ereditarie, o mutazioni, portano a lunghezze differenti
dei frammenti prodotti dagli enzimi di restrizione.